dandy
|
mercoledì 12 aprile 2017
|
simpatico.
|
|
|
|
Commedia horrorifica girata dal regista in appena 3 settimane con un budget ristretto,basata sul cortometragio di Alan Trezza,che sceneggia.I temi proposti(il fanatismo e l'eccesiva passività come rovina nelle relazioni,il mito parossistico dell'amore oltre la morte)sono scontati,il sangue scorre poco e il divertimento viene più dai dialoghi sboccati del fratellastro di Max che dalle situazioni stesse.Un regista come Dante poteva fare certamente meglio.Bravi gli attori(davvero bellissima la Daddario)e finale piacevole.I fan dell'horror di una volta apprezzeranno la miriade di citazioni,dai film della Hammer,a Mario Bava,ai poster nostrani dei film di Corman(c'è anche la locandina di "Tempi duri per i vampiri"di Steno).
[+]
Commedia horrorifica girata dal regista in appena 3 settimane con un budget ristretto,basata sul cortometragio di Alan Trezza,che sceneggia.I temi proposti(il fanatismo e l'eccesiva passività come rovina nelle relazioni,il mito parossistico dell'amore oltre la morte)sono scontati,il sangue scorre poco e il divertimento viene più dai dialoghi sboccati del fratellastro di Max che dalle situazioni stesse.Un regista come Dante poteva fare certamente meglio.Bravi gli attori(davvero bellissima la Daddario)e finale piacevole.I fan dell'horror di una volta apprezzeranno la miriade di citazioni,dai film della Hammer,a Mario Bava,ai poster nostrani dei film di Corman(c'è anche la locandina di "Tempi duri per i vampiri"di Steno).Rituale comparsa per Dick Miller,attore feticcio del regista,nel ruolo di un poliziotto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
claudiofedele93
|
mercoledì 15 luglio 2015
|
relazioni complicate con i "non-morti".
|
|
|
|
Dopo una lunga pausa di quasi cinque anni è finalmente tornato a far parlare di se Joe Dante, il maestro del cinema di genere che nella sua carriera ha saputo dar vita a dei veri e propri cult e pellicole che hanno lasciato un segno profondo nella mente del pubblico quali, ad esempio: Gremlins, L’Ululato, Ai Confini della Realtà, Small Soldiers.
Torna un vero uomo di Cinema che ha saputo confezionare successi e piccoli gioielli, stavolta con un film che, solo apparentemente, potrebbe non essere inteso come un’opera puramente propria e personale, ma che, se analizzato nel suo piccolo, riesce a regalare piccole soddisfazioni e affrontare alcune delle tematiche care al regista americano.
[+]
Dopo una lunga pausa di quasi cinque anni è finalmente tornato a far parlare di se Joe Dante, il maestro del cinema di genere che nella sua carriera ha saputo dar vita a dei veri e propri cult e pellicole che hanno lasciato un segno profondo nella mente del pubblico quali, ad esempio: Gremlins, L’Ululato, Ai Confini della Realtà, Small Soldiers.
Torna un vero uomo di Cinema che ha saputo confezionare successi e piccoli gioielli, stavolta con un film che, solo apparentemente, potrebbe non essere inteso come un’opera puramente propria e personale, ma che, se analizzato nel suo piccolo, riesce a regalare piccole soddisfazioni e affrontare alcune delle tematiche care al regista americano.
Buriyng the Ex, presentato in Italia lo scorso anno, ma tutt’altro che in lista per una distribuzione nelle nostre sale, è una commedia horror incentrata sulla fine di una relazione, come tante, dove Max, il giovane protagonista, commesso in un negozio di articoli a tema ed appassionato di cinema (specialmente dei classici Italiani dell’orrore), vuole chiudere la sua storia d'amore con Evelin, la bella fidanzata ambientalista,animalista e vegetariana che non riesce a minimamente ad aver chiaro il concetto di convivenza, portando, a causa di un suo ossessivo comportamento e del suo egocentrismo, la relazione con Max ad un grado di disagio insopportabile. Dopo l’ennesima discussione, stavolta riguardante gli ingredienti ed i composti di un comune gelato, quest’ultimo decide di lasciarla, purtroppo del tutto all’oscuro del fatale incidente che di lì a poco coinvolgerà la sua “dolce” altra metà, che a sua volta, a causa di una statuina malvagia arrivata accidentalmente nel negozio di questi, tornerà dal mondo dei morti in veste di zombie intenta a voler stare sempre con Max, andando ben oltre l’assioma “fino a che morte non ci separi”.
Solo nella sua veste più superficiale Burying the Ex delude le sue aspettative, ritrovandosi essere un semplice b-movie come tanti che pare aver appeso giacca e cappello al muro smettendo di fare cinema di genere e ricercando unicamente una lettura puramente rosa e costellata di continui omaggi al passato, per lasciarsi andare a momenti poco brillanti o ai più noti luoghi comuni. Dietro, tuttavia, ad una certa tipologia di pellicola, l’ultima fatica di Dante rivela di aver all’interno di se un anima, un’eleganza ed una ironia non tanto graffiante, ma sobria e acuta, dove non si punta tanto alla risata, o all’eccesso di momenti esilaranti, ma ad una contenuta critica verso le storie di amore del giorno d’oggi e al modo in cui queste vengono viste non dall'interno, ma al di fuori di esse.
Tempi duri, indubbiamente, per i vegani e vegetariani che, dopo Hungry Hearts di Saverio Costanzo, sembrano essere destinati ad una rappresentazione cinica e crudele nel mondo del cinema, magari anche esagerata. L’espediente, ad ogni modo, della ragazza ossessiva e iper gelosa funziona, così come sono ben graditi i tanti riferimenti e citazioni dei molti film italiani del cinema Horror, e vedere su un piccolo televisore il viso di Christopher Lee, in uno dei suoi film più celebri nelle vesti di Dracula, poche settimane dopo la sua dipartita, non può che far un certo piacere ed effetto, quasi fosse la riprova dell’immortalità del genio e dell’estro dell’attore britannico che Dante non fa fatica a riconoscere.
Burying The Ex si rivela essere una commedia piacevole, sebbene priva di quella carica e potenza visiva presente nei lavori precedenti di Dante, un elemento, questo, dovuto più, forse, alla mancanza di fondi o di idee nella stesura della sceneggiatura. Quel che di certo non le manca sono i toni, il sarcasmo, l’eleganza tecnica e la voglia di un artista come il padre dei Gremlins di mettersi ancora in gioco e offrire ancora molto alla settima arte, sebbene questa, purtroppo, non l’abbia mai veramente ricambiato il favore né datogli la giusta riconoscenza. Con un cast che nel complesso sa gestire i tempi e sa mettersi in gioco, grazie alle atmosfere tipiche di un teenage-movie degli anni ’80 Joe Dante ci porta in dietro di quasi trent’anni, ci sa far divertire e ragionare, in modo pacato, forse, non al meglio della forma, ovvio, però resta il fatto che questo regista indubbiamente sappia di cosa sia capace e sebbene Burying the Ex, con le sue incertezze e le sue ingenuità, abbia dei difetti, primo fra tutti una poca originalità di fondo ed un senso retro, resta una pellicola godibile e ben costruita, la cui durata beneficia in toto la valutazione finale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a claudiofedele93 »
[ - ] lascia un commento a claudiofedele93 »
|
|
d'accordo? |
|
taty23
|
sabato 20 settembre 2014
|
commedia con risvolti horror gotici
|
|
|
|
Presentato alla 71esima edizione del Festival di Venezia “Burying di Ex” diretto da Joe Dante è una commedia con risvolti horror gotici.
Max(Anton Yelchin) lavora presso un negozio di trucchi horror ed è fidanzato con Evelyn (Ashley Green) una ragazza ambientalista, vegana e con atteggiamenti dittatoriali. Quando decidono di andare a vivere insieme gli aspetti negativi di lei si estremizzano sempre di più.
Max vorrebbe lasciarla, ma non riesce. Dopo aver avuto una discussione con il fratellastro Travis(Oliver Cooper) decide di lasciarla, mentre sta andando da lui Evelyn viene tirata sotto da un autobus e muore.
Quello che Max non sa è che Evelyn tornerà in vita, grazie ad una promessa fatta davanti ad una statuetta vodoo a forma di diavolo, e farà di tutto per stare insieme a lui proprio quando lui sta cominciando a rifarsi una vita con la simpatica Olivia una ragazza che con Max ha tantissimi interessi in comune.
[+]
Presentato alla 71esima edizione del Festival di Venezia “Burying di Ex” diretto da Joe Dante è una commedia con risvolti horror gotici.
Max(Anton Yelchin) lavora presso un negozio di trucchi horror ed è fidanzato con Evelyn (Ashley Green) una ragazza ambientalista, vegana e con atteggiamenti dittatoriali. Quando decidono di andare a vivere insieme gli aspetti negativi di lei si estremizzano sempre di più.
Max vorrebbe lasciarla, ma non riesce. Dopo aver avuto una discussione con il fratellastro Travis(Oliver Cooper) decide di lasciarla, mentre sta andando da lui Evelyn viene tirata sotto da un autobus e muore.
Quello che Max non sa è che Evelyn tornerà in vita, grazie ad una promessa fatta davanti ad una statuetta vodoo a forma di diavolo, e farà di tutto per stare insieme a lui proprio quando lui sta cominciando a rifarsi una vita con la simpatica Olivia una ragazza che con Max ha tantissimi interessi in comune.
Il film scorre velocemente senza cadere mai nel ridicolo, il regista riesce a creare una commedia simpatica e divertente sui rapporti di coppia e su come varie decisioni possono influenzare il rapporto stesso.
Con dialoghi e riferimenti cinematografici interessanti ai film di genere (il regista si autocita ad un certo punto) la storia riesce a coinvolgere lo spettatore.
Sicuramente un punto a favore va al cast che interagisce molto bene ed è ben amalgamato, vediamo l’attrice Ashley Green catapultata dal mondo dei vampiri a quello degli zombie, Alton Yelchin a suo agio nel ruolo anche se è l’attore che interpreta Travis la vera sorpresa del film che con la sua facile ironia è quello che strappa più di una risata al pubblico.
Scena molto interessante, forse quella più emblematica sia per la storia sia per il regista, quella in cui vediamo con un montaggio alternato una scena d’amore tra Max e Oliva e una di lotta tra Evelyn e Travis.
Piccola chicca dopo i titoli di coda dato che fanno vedere com’è stata fatta una determinata scena molto “Riposseduta”.
In conclusione un film godibile sulla falsa riga de “La morte ti fa bella” e “La sposa cadavere”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a taty23 »
[ - ] lascia un commento a taty23 »
|
|
d'accordo? |
|
peer gynt
|
venerdì 5 settembre 2014
|
la fidanzata che non potrai mai mollare
|
|
|
|
Volete sapere cosa è successo all'intransigente madre vegana protagonista del film di Saverio Costanzo "Hungry hearts" presentato alla 71. Mostra del cinema di Venezia?
Ecco il film che può rispondere a questa domanda. Quella di Joe Dante è una divertente e non impegnativa commedia horror (sottogenere: zom com, ovvero zombies comedy) che dimostra come sia difficile liberarsi di una ragazza integralista e votata all'ambientalismo più sfrenato, prepotente, pianificatrice, stucchevolmente romantica. La protagonista, Evelyn, dopo aver reso la vita difficile al suo fidanzato Max, viene investita da un autobus. Ma la morte non le impedisce di tentare di riconquistare il suo fidanzato, nel frattempo innamoratosi della bella gelataia dagli occhi azzurri Olivia.
[+]
Volete sapere cosa è successo all'intransigente madre vegana protagonista del film di Saverio Costanzo "Hungry hearts" presentato alla 71. Mostra del cinema di Venezia?
Ecco il film che può rispondere a questa domanda. Quella di Joe Dante è una divertente e non impegnativa commedia horror (sottogenere: zom com, ovvero zombies comedy) che dimostra come sia difficile liberarsi di una ragazza integralista e votata all'ambientalismo più sfrenato, prepotente, pianificatrice, stucchevolmente romantica. La protagonista, Evelyn, dopo aver reso la vita difficile al suo fidanzato Max, viene investita da un autobus. Ma la morte non le impedisce di tentare di riconquistare il suo fidanzato, nel frattempo innamoratosi della bella gelataia dagli occhi azzurri Olivia. Fra le due ragazze, molto combattive, saranno scintille. Dante (malgrado il nome per noi altisonante che si ritrova) non riempie il suo film di alcuna metafora o messaggio. Lo fa semplice semplice, divertente ed essenziale, molto citazionista e pieno di poster di film italiani (dai quali ha forse pescato anche il nome di Evelyn, che compare in un horror italiano degli anni '70, "La notte che Evelyn uscì dalla tomba", di Emilio Miraglia). E, senza abbondare in effetti speciali (finalmente!), si affida per divertire il suo pubblico a dialoghi, battute e situazioni. Riuscendoci in pieno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a peer gynt »
[ - ] lascia un commento a peer gynt »
|
|
d'accordo? |
|
|