elwood_blues
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lunedì 26 novembre 2012
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il peggior film del mio natale (spero!)
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Il film riesce a strappare qualche risata con un paio di gag ben riuscite, ma ben poca cosa se consideriamo che siamo di fronte ad una commedia che vorrebbe fare della comicità il suo punto di forza. La maggior parte degli episodi appare scontata, prevedibile. Cinepanettone con tanto di canti di Natale che ha il solo merito di anticipare di qualche settimana gli avversari nella ormai bollita gara al botteghino natalizio. Sconsigliato.
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ultimoboyscout
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giovedì 24 gennaio 2013
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il natale che non ti auguri...mai!
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Le disavventure natalizie del simpatico DeLuigi iniziano con una tormenta di neve, che il nostro affronta impavido a bordo della sua macchinina e che a ben vedere sarà il guaio minore. E' il seguito de "La peggior settimana della mia vita", uno dei casi dello scorso anno cinematografico e in certi momenti gli è anche superiore. Mattatore, come detto, Fabio DeLuigi, che torna a vestire i panni dello stralunato combinaguai Paolo, che dopo aver sposato Margherita, aspetta da lei il primogenito. Questo secondo, a differenza del primo, è decisamente più corale, ha cambiato pesi e logiche della comicità, lavorando proprio sui contrappesi come per esempio il personaggio di Laura Chiatti che crea un perfetto gioco di specchi e bilanciamenti con quello della Capotondi.
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Le disavventure natalizie del simpatico DeLuigi iniziano con una tormenta di neve, che il nostro affronta impavido a bordo della sua macchinina e che a ben vedere sarà il guaio minore. E' il seguito de "La peggior settimana della mia vita", uno dei casi dello scorso anno cinematografico e in certi momenti gli è anche superiore. Mattatore, come detto, Fabio DeLuigi, che torna a vestire i panni dello stralunato combinaguai Paolo, che dopo aver sposato Margherita, aspetta da lei il primogenito. Questo secondo, a differenza del primo, è decisamente più corale, ha cambiato pesi e logiche della comicità, lavorando proprio sui contrappesi come per esempio il personaggio di Laura Chiatti che crea un perfetto gioco di specchi e bilanciamenti con quello della Capotondi. Stessa cosa per il personaggio di DeLuigi controbilanciato dal suo nemico giurato Catania. DeLuigi ricorda Ben Stiller e Mr. Bean, il film è un clamoroso ma divertente calvario di sfighe, sventure, goffaggini e umiliazioni e nemmeno le festività riescono a disinnescare il protagonista. Ricorda la commedia anglosassone di genere ma la frammentazione è tipica della matrice televisiva che riduce la sceneggiatura a tantissime situazioni tragicomiche che strappano tantissimi sorrisi ma poche vere risate. Non si tratta, per fortuna, di un cinepanettone, è anzi una "catastrofica" commedia girata con arguzia, forse con poca sostanza, ma con un impianto comico suo, unico, migliore del precedente e che si avvale anche della presenza di Ale e Franz. Il finale è ottimistico e consolatorio, la cura con cui è stata confezionata è maniacale e al di sopra della media per il cinema italiano ma vive del susseguirsi infinito di gag anche se, a ben vedere, è una pellicola più sottile dle previsto.
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eugen
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martedì 2 gennaio 2024
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lo "sfigato"e i ....
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"Il peggiorr Natlae della mia vita"(Alessandro Genovesi, da lui scritto con Fabio de Luigi, protagonista del film, 2012)e'un film comico-gorttesco che parla di un Natale dove il padrone di casa ha fatto grandi inviti per Natale: c'e'la figlia del so amico e probabile successore in azienda, sua figlia, vari altri personaggi,, ma soprattutto il tutto si svolge in un castello, quello della"regina Margherita", a Gressoney, in Valle'e. La figlia del "capo"e'incintam ma non tanto(ossia non al punto da partorire)come la moglie dello "sfigato"in arrivo, bloccato in una macchina vecchiotta e quasi impossibilitato ad arrivate alla destinazione, la moglie di Paolo, il portagonista, fa le supebizze, tutto sembra precipitare e il capo-padrone del castello sembra addirittura morto, tanto che arriva alle pompe funebri, vine quasi imbalsamato, ma"rivive"senza problemi.
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"Il peggiorr Natlae della mia vita"(Alessandro Genovesi, da lui scritto con Fabio de Luigi, protagonista del film, 2012)e'un film comico-gorttesco che parla di un Natale dove il padrone di casa ha fatto grandi inviti per Natale: c'e'la figlia del so amico e probabile successore in azienda, sua figlia, vari altri personaggi,, ma soprattutto il tutto si svolge in un castello, quello della"regina Margherita", a Gressoney, in Valle'e. La figlia del "capo"e'incintam ma non tanto(ossia non al punto da partorire)come la moglie dello "sfigato"in arrivo, bloccato in una macchina vecchiotta e quasi impossibilitato ad arrivate alla destinazione, la moglie di Paolo, il portagonista, fa le supebizze, tutto sembra precipitare e il capo-padrone del castello sembra addirittura morto, tanto che arriva alle pompe funebri, vine quasi imbalsamato, ma"rivive"senza problemi. Gorttesco simpaticamente, con alberi di Natlae caduti, disastri annunciati ma anche avveratisi, il film dimostra che qualcuno(Genovesi e'tra questi ha potenzialita' notevolei, spesso inespresse o almeno rimaste potenziali e non"attuate", che su un tema come il Natale(Iper me , da laico, sacro, ma e'un altro fiscorso)si puo'scherzare con intelligenza e una volta tanto senza volgarita'. Ottimo in quesot caso De Luigi, bene, Diego Abatantuono, il "grande capo", bene Cristina Capotondi(la superincinta)e anche Laura CHiatti, figlia del capo anche lei "embarazada"ma meno della sua amica.nemica(litigano sempre, se le danno di "santa"ragione), Mentre Ale e Franz si limntano a una partecipazione, comunque effiace; Andrea Mingardi, nella parte del padre di de Luigi, va bene come attore e canta bene i classici natalizi in inglese. UNo dei pochi film italiani degli anni postDuemila capace di salvarsi senza problemi... Eugen
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stefano bruzzone
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martedì 18 novembre 2014
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il meno peggio
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Commediola spensierata e divertente che ricalca i canoni più classici del divertimento iper leggero. Tra equivoci e battute si ride per situazioni anche drammatiche come la morte, con un De Luigi in ottima forma affiancato da un cast di tutto rispetto e tutti ampliamente sul pezzo. Visto il panorama volgare e desolante della commedia italiana, direi uno dei film più vedibili.
Voto: 6,5
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enzo70
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domenica 4 gennaio 2015
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film perfetto per il buonismo di de luigi
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Il peggior natale della mia vita è una sorta di cine panettone edulcorato. Passata la moda dei natali di qua e di là, con ricorsi frequenti alla volgarità per strappare le risate ai spettatori, il cinema italiano da qualche anno ha deciso di abbassare i toni e Fabio De Luigi è salito in cattedra. Perfetto per interpretare il ruolo del pasticcione o l’imbranato, in questo film dà il meglio, o il peggio, di sé. La moglie, Cristiana Capotondi, aspetta un figlio e decidono di trascorrere il Natale nel castello del datore di lavoro del padre, al solito ottimo Abatantuono; ed è in questo contesto che emergeranno le incredibili “doti” di imbranato di De Luigi che daranno il là ad una serie continua e crescente di gag.
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Il peggior natale della mia vita è una sorta di cine panettone edulcorato. Passata la moda dei natali di qua e di là, con ricorsi frequenti alla volgarità per strappare le risate ai spettatori, il cinema italiano da qualche anno ha deciso di abbassare i toni e Fabio De Luigi è salito in cattedra. Perfetto per interpretare il ruolo del pasticcione o l’imbranato, in questo film dà il meglio, o il peggio, di sé. La moglie, Cristiana Capotondi, aspetta un figlio e decidono di trascorrere il Natale nel castello del datore di lavoro del padre, al solito ottimo Abatantuono; ed è in questo contesto che emergeranno le incredibili “doti” di imbranato di De Luigi che daranno il là ad una serie continua e crescente di gag. E’ un film di Natale basato sulla commedia familiare che sta riscuotendo un discreto successo di pubblico anche perché la crisi richiede come rimedio disimpegno e semplicità. Esattamente gli ingredienti di questa pellicola.
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veronica quarti
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giovedì 29 novembre 2012
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l'anticinepanettone che tutti si aspettavano.
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Divertente, spiritoso, comico ... Ma senza mai raggiungere la volgarità. E' questa secondo me la vittora più importante ottenuta dal cast e dallo stesso Alessandro Genovesi, che ha espresso più volte l'idea di voler creare un film che potesse far ridere, senza cadere nella volgarità tipica dei cinepanettoni. Un grandioso Fabio De Luigi che ancora una volta si cala nei panni del povero e sfortunato Paolo, che stavolta deve operare in un contesto totalmente diverso dal solito: il grandioso castello di montagna del migliore amico e capo del suocero di Paolo, Alberto. La storia è nuova, i personaggi sempre gli stessi, con qualche nuova e azzeccata entrata.
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Divertente, spiritoso, comico ... Ma senza mai raggiungere la volgarità. E' questa secondo me la vittora più importante ottenuta dal cast e dallo stesso Alessandro Genovesi, che ha espresso più volte l'idea di voler creare un film che potesse far ridere, senza cadere nella volgarità tipica dei cinepanettoni. Un grandioso Fabio De Luigi che ancora una volta si cala nei panni del povero e sfortunato Paolo, che stavolta deve operare in un contesto totalmente diverso dal solito: il grandioso castello di montagna del migliore amico e capo del suocero di Paolo, Alberto. La storia è nuova, i personaggi sempre gli stessi, con qualche nuova e azzeccata entrata. Laura Chiatti che interpreta una singolare ragazza incinta grazie all'inseminazione artificiale, una ragazza che arriverà ad odiare Paolo, per la serie di incidenti che causerà. La famiglia di Margherita, ormai rassegnata dalla presenza del genero, crea uno spirito comico decisamente interessante e anche piacevole. Fantastica Cristiana Capotondi che ancora una volta dimostra di inserirsi nei panni della moglie di Paolo in un modo unico, tipico della sua personalità. Diego Abatantuono veste i panni dell'elemento nuovo, dell'evoluzione della storia, facendo sorridere gli spettatori con le sue battute e la sua naturalezza. Molto interessante vedere come i nuovi personaggi (da Pino, Alberto fino alla figlia) sostituiscano in modo magistrale gli attori che hanno preso parte a La Peggior Settimana Della Mia Vita, rendendo ancora una volta il film totalmente frizzante e divertente nella sua semplicità.
Punto negativo invece per l'entrata in scena del padre di Paolo, interpretato da Andrea Mingardi, accompagnato dalla presunta figlia: non ho apprezzato molto la loro introduzione nelle vicende, tanto meno lo spettacolo canoro che sperimentano mentre la povera Margherita è in attesa di partorire la figlia. Prima Arisa, poi questo nuovo prodigio musicale: voce fantastica, per carità, ma è l'atmosfera creata va ad opporsi nettamente a quella di esasperazione al piano di sopra.
Nonostante questo piccolo aspetto, il resto del film è ben strutturato, le vicende comiche nella loro semplicità, De Luigi che non si smentisce mai, risultando essere quasi un Fantozzi del nuovo millennio. Un ottimo film che può essere definito senza dubbi un anticinepanettone, senza particolari cadute di stile volgari e offensive, ma comunque con risate e scene comiche.
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