Il voto che il caro Gabriele Niola dà a questo film, non è esagerato, è assurdo... Quattro e mezzo come voto,. è la manifestazione più eccessiva della soggettività. Insomma, cos'ha questo film per essere considerato un capolavoro? Inutile criticare la regia di Kosinski che per essere un esordiente fa un ottimo lavoro, ma la storia? Probabilmente il mio giudizio è sicuramente dato anche dal fatto di non aver visto il primo capitolo, ma la storia qual'è però? Il buon Sam rampollo genio dell'informatica e sistematicamente associale entra nella rete, che sembrerebbe essere una specie di universo digitale parallelo, contenuto chissà dove (tutto nello stanzino dietro il videogioco?), per salvare il padre, rimastoci intrappolato da più di vent'anni. Però Tron che cos'è? Nel film il videogioco Arcade davanti all'entrata del laboratorio di Flynn si chiama Tron, ma è li che Sam si materializza? O la rete è un altra faccenda e Tron è solo il videogioco? Ma, in più qual'è lo scopo della rete? Perchè esiste? A cosa serve? Un sacco di domande non hanno risposta in questo film, e non è neanche possibile godersi il film dal lato dell'azione, poca quanto scarna, condensata e quasi schiacciata da una valanaga insormontabile di effetti visivi. E gli attori? Tolto Jeff Bridges che fa il guru Zen dell'informatica e neanche con troppo impegno, il resto del cast fa pena, il marmoreo Garrett Hedlund non regge per niente la parte di protagonista, mentre la bella Olivia Wilde (che mi sposerei volentieri...) un po' assopita cerca di mantenere il ritmo fungendo da eroina cyber-punk, forse l'unico personaggio riuscito del film. Ma tutto ciò da nessuno viene accennato, mentre i punti forte del marketing (colonna sonora, 3D) sono i più deludenti, a partire dalle rimbombanti musiche dei Daft Punk, mischiate in parte a penose intrusioni orchestrali. E il 3D? Per essere un film di consumo, il 3D è sfruttato pochissimo, capirai vedere la profondità dell'ambientazione digitale, forse due o tre volte soltanto l'immagine esce fuori dallo schermo. Forse io l'ho visto con lo spirito sbagliato, ma certo è che i critici di oggi hanno iniziato e griadare capolavoro per molti più film di consumo, dove invece non si raggiunge neanche il livello del discreto.
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