alexpark
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lunedì 14 febbraio 2011
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un'avventura profonda,una lotta per la vita
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Sanctum è il famoso film prodotto da Cameron e come dire che questo non si nota?Le profondità e gli scenari marini spettacolari sono caratteristici della passione del grande regista di Avatar ma anche riconducibili alle capacità del regista,l'australiano Grierson.Il tragico e ansiogeno evento si svolge in un sistema di grotte in Nuova Guinea,dove un gruppo di speleologi di fama mondiale sta cercando in tutti i modi di trovare dei condotti che permettano di passare attraverso l'isola e di uscire dall'altro capo,così realizando una delle migliori scoperte di quei tempi.Ma un tempesta,prevista per i giorni successivi,arriva imperterrita e contribuisce ad allagare una buona parte del sistema di grotte,precludendo il passaggio agli speleologi.
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Sanctum è il famoso film prodotto da Cameron e come dire che questo non si nota?Le profondità e gli scenari marini spettacolari sono caratteristici della passione del grande regista di Avatar ma anche riconducibili alle capacità del regista,l'australiano Grierson.Il tragico e ansiogeno evento si svolge in un sistema di grotte in Nuova Guinea,dove un gruppo di speleologi di fama mondiale sta cercando in tutti i modi di trovare dei condotti che permettano di passare attraverso l'isola e di uscire dall'altro capo,così realizando una delle migliori scoperte di quei tempi.Ma un tempesta,prevista per i giorni successivi,arriva imperterrita e contribuisce ad allagare una buona parte del sistema di grotte,precludendo il passaggio agli speleologi.Così il leader della "spedizione" Frank e suo figlio Josh partono insieme al finanziatore di quella grande impresa(accompagnato dalla fidanzata)per salvarsi la vita e uscire da quell'inferno.La paura di restare lì per sempre e gli stessi pericoli di quegli antri bui e claustrofobici incominciano a mietere vittime e presto il tutto si trasformerà in una lotta per la vita,"giocata"anche in modo sleale e da vigliacchi.Al primo impatto con quest'opera emerge il fatto che essendo Cameron il produttore,il 3D non delude le aspettative e la sua resa risulta migliore rispetto a molti altri film girati in 3D(da escludere quelli convertiti in 3D in post-produzione).La regia risulta pulita ed essenziale per un film neanche troppo facile da dirigere.Sublimi appaiono le riprese delle profondità,capaci di dare una "descrizione" visiva delle profonde grotte meravigliosa e impressionante oppure quando il copione lo richiede claustrofobica e brutale.Risulta ben studiata e ben resa sul grande schermo la difficoltà del rapporto conflittuale padre-figlio,che troverà la ricercata armonia solo sull'orlo del baratro.La sceneggiatura figura vivace ma non troppo convincente ma d'altro canto il cast nella sua varietà riesce a evidenziare l'impotenza di qualsiasi uomo davanti alla grandezza della natura,un uomo che pochissime volte è capace di riaffiorare dal baratro.
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nihil-0
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domenica 20 febbraio 2011
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sanctum 3d: poco stelle, ma un gran bel film!
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Sinceramente fin dal trailer avevo la curiosità di vederlo, ma dopo aver letto le critiche, anche dal pubblico, sul film ho fatto un passo indietro. Dopo una settimana di proiezione e l'opera di persuasione della mia ragazza mi sono convinto a vederlo. MENOMALE!
Il 3D è una scelta difficile, forse inopportuna nel complesso, ma in alcuni scene rende il flm più coinvolgente e alimenta la tensione narrativa. I personaggi esprimono degli stereotipi comuni e non subiscono un evoluzione durante il film, tranne uno scambio di gerarchia che noterete sicuramente. Il punto forte del film è sicuramente la tensione, sempre alta, al contrario di molte critiche.
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Sinceramente fin dal trailer avevo la curiosità di vederlo, ma dopo aver letto le critiche, anche dal pubblico, sul film ho fatto un passo indietro. Dopo una settimana di proiezione e l'opera di persuasione della mia ragazza mi sono convinto a vederlo. MENOMALE!
Il 3D è una scelta difficile, forse inopportuna nel complesso, ma in alcuni scene rende il flm più coinvolgente e alimenta la tensione narrativa. I personaggi esprimono degli stereotipi comuni e non subiscono un evoluzione durante il film, tranne uno scambio di gerarchia che noterete sicuramente. Il punto forte del film è sicuramente la tensione, sempre alta, al contrario di molte critiche. Non trascuro neanche le scene iniziali, che ritraggono paesaggi incantevoli.
La trama è semplice, l'esplorazione della grotta più antica del mondo andata male, ma gli sviluppi della vicenda sono un continuo sconvolgimento di obiettivi e priorità, dove i valori canonici della vita lasciano il posto alla legge della soprovvivenza. Il messaggio è chiaro: la natura non riconosce il valore del danaro, solo la maturità, la disciplina e l'esperienza possono permettere ad un essere umano di sopravvivere quando i soldi non fanno la differenza.
ANDATE A VEDERLO!!
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giacomogabrielli
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sabato 19 febbraio 2011
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acquoso. **
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Jim Cameron presenta questo film d'avventura girato e distribuito in 3D. Un 3D "low cost" -a detta dello stesso Cameron- che ha mantenuto "low" anche il risultato. In effetti nemmeno le aspettative, visti anche solo gli incassi USA, non erano alte. Un film semplice, che però intrattiene, anche se non col fiato sospeso. Lento nella parte iniziale e, nonostante sia stato girato con la tecnologia di AVATAR, risulta più digitale e meno curato di quest'ultimo. Il cast non passa tutto. Alcuni degli attori danno al film un impronta da film alla "Asylum" (per chi non la conoscesse è la casa di produzione di TITANIC 2, MONSTER e altre schifezze) ed altri si salvano; certo è che il film non intendeva puntare sulle interpretazioni.
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Jim Cameron presenta questo film d'avventura girato e distribuito in 3D. Un 3D "low cost" -a detta dello stesso Cameron- che ha mantenuto "low" anche il risultato. In effetti nemmeno le aspettative, visti anche solo gli incassi USA, non erano alte. Un film semplice, che però intrattiene, anche se non col fiato sospeso. Lento nella parte iniziale e, nonostante sia stato girato con la tecnologia di AVATAR, risulta più digitale e meno curato di quest'ultimo. Il cast non passa tutto. Alcuni degli attori danno al film un impronta da film alla "Asylum" (per chi non la conoscesse è la casa di produzione di TITANIC 2, MONSTER e altre schifezze) ed altri si salvano; certo è che il film non intendeva puntare sulle interpretazioni. Un po' AVATAR e un po' CLIFFHANGER, a tratti ricorda THE DESCENT e a tratti VERTICAL LIMIT. Cameron è qui produttore esecutivo (secondo me è addirittura solo il presentatore), anche se la sua Lightstorm non c'entra nulla. ACQUOSO **
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ultimoboyscout
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lunedì 29 agosto 2011
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da vivere tutto d'un fiato.
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Ennesimo capitolo della sfida uomo contro natura. Un capitolo avventuroso, a tratti agghiacciante, claustrofobico e da far saltare i nervi in cui un errore è anche troppo e può essere una condanna a morte. Prodotto da Re Mida James cameron riprende i temi di "The abyss" e di "The descent" e nonostante un budget abbastanza contenuto piace perchè sempre teso, in bilico e sul filo del rasoio. Certo il cameronismo che forse era lecito aspettarsi non c'è, la regia piace ma non sfonda e la storia è solo discreta ma non eccezionale. Le profondità terrestri miste aquelle marine restano semza ombra di dubbio la cosa più bella del film. Stupore, panico, speranza e buio sono i temi principali, la decimazione dei personaggi alterna lampi feroci a dolorosissima umanità, pipistrelli e musica a manetta in cui si riconoscono i Ramones scandiscono il passo e Grierson mette mano a tutti i clichè da b-movie, rispettandone scrupolosamente le regole, sotto l'occhio vigile (e tecnologico) di Cameron.
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Ennesimo capitolo della sfida uomo contro natura. Un capitolo avventuroso, a tratti agghiacciante, claustrofobico e da far saltare i nervi in cui un errore è anche troppo e può essere una condanna a morte. Prodotto da Re Mida James cameron riprende i temi di "The abyss" e di "The descent" e nonostante un budget abbastanza contenuto piace perchè sempre teso, in bilico e sul filo del rasoio. Certo il cameronismo che forse era lecito aspettarsi non c'è, la regia piace ma non sfonda e la storia è solo discreta ma non eccezionale. Le profondità terrestri miste aquelle marine restano semza ombra di dubbio la cosa più bella del film. Stupore, panico, speranza e buio sono i temi principali, la decimazione dei personaggi alterna lampi feroci a dolorosissima umanità, pipistrelli e musica a manetta in cui si riconoscono i Ramones scandiscono il passo e Grierson mette mano a tutti i clichè da b-movie, rispettandone scrupolosamente le regole, sotto l'occhio vigile (e tecnologico) di Cameron. L'acqua è il vero mostro ma anche le frequenti zampate di angoscia tolgono il respiro, grazie anche al 3D, che ora crea spazio per poi creare claustrofobia in maniera geniale. In questo vortice emozionale non va sottovalutato un altro discorso: quello del conflittuale rapporto padre-figlio, che cambierà durante il film, perchè finalmente impareranno a conoscersi, a guardarsi, a rispettarsi e a capirsi come mai avevano fatto prima. Ispirato a una storia vera, l'avventura estrema la fa da padrona ma si mescola ad atmosfere thriller, natura e lotta per la sopravvivenza: il sistema fusion (macchina da presa stereoscopica + tridimensionale) creato appositamente per "Avatar" colpisce nel segno.
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hidalgo
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martedì 8 marzo 2011
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acqua da tutte le parti
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Un gruppo si speleologi si lancia in una rischiosa esploraziolne di una grotta sottomarina in Nuova Guinea. Quando sul territorio si abbatte una violenta tempesta tropicale cominciano i guai... La trama è tutta qui, ed essendo io uno di quelli che pensa che un buon film, per essere considerato tale, debba inanzitutto poter contare su di una solida sceneggiatura, prima, ed una regia funzionale, dopo, mi accodo a coloro i quali hanno trovato più difetti che pregi in questo Sanctum, a cui va il merito di aver sfruttato al meglio l'illustre nome di James Cameron, il quale ha usato il film per "testare" il 3D sottomarino che vedremo (sicuramente in tutto altro modo) nel secondo capitolo di Avatar.
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Un gruppo si speleologi si lancia in una rischiosa esploraziolne di una grotta sottomarina in Nuova Guinea. Quando sul territorio si abbatte una violenta tempesta tropicale cominciano i guai... La trama è tutta qui, ed essendo io uno di quelli che pensa che un buon film, per essere considerato tale, debba inanzitutto poter contare su di una solida sceneggiatura, prima, ed una regia funzionale, dopo, mi accodo a coloro i quali hanno trovato più difetti che pregi in questo Sanctum, a cui va il merito di aver sfruttato al meglio l'illustre nome di James Cameron, il quale ha usato il film per "testare" il 3D sottomarino che vedremo (sicuramente in tutto altro modo) nel secondo capitolo di Avatar. Ma di Cameron non c'è niente in questo film, e si vede. Sanctum è un prodotto che oscilla tra la bassa serie A e la serie B cinematografica. Claustrofobia e tensione sono gli unici ingredienti che catturano lo spettatore fino ad un certo punto. Il resto è da dimenticare. Sceneggiatura e regia fanno più acqua della tempesta tropicale, i dialoghi sono ridicoli, penosi e i personaggi privi di profondità. La continue schermaglie psicologiche tra padre e figlio dopo un pò annoiano. Frank dopo aver soppresso l'ennesimo essere umano accusa gli altri di "non capire perchè loro vivono nel loro mondo perfetto", afferma che "la grotta è la sua chiesa" e pare saperne sempre una più del diavolo. Quell'altro scrive sulla roccia "George è stato qui" prima di lasciarsi morire per non essere di peso al gruppo. Infine, il Carl furioso aggredisce Frank, reo di essere la causa della morte della sua fidanzata. Frank muore ma prima indica la strada a Josh che trova così il passaggio segreto ed emerge dalle acque tipo Nessie decantando le qualità del padre fino a quel momento a lui sconosciute. Personalmente, mi ha dato l'idea di un prodotto confezionato da una banda di dilettanti allo sbaraglio. Ma forse sono io che non amo l'acqua.
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(di tiamaster)
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paros
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mercoledì 16 febbraio 2011
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non adatto ai bambini
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bellissimo per adulti appassionati del genere, non claustrofobici e che nuotano in mare senza problemi.
SCONSIGLIATO AI BAMBINI.Dalla trama e recensioni mi sembrava perfetto per il mio bambino di 10 anni, appassionato di natura, che vede "wild" e "CSI", invece ha avuto incubi, e chi l'ha visto saprà perchè!Come diceva qualcuno, si ispira ad una storia vera, non ci sono mostri che ti avvolgono con i loro tentacoli, quindi non puoi mentire su ciò che succede o dire che è finzione...Io comunque non mi sono annoiata per niente, certi personaggi "svalvolano" e sembrano inesperti? Bè, con quello che si sente in giro e vista la situazione, è il minimo!
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(di simone.de.rosa)
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movie54
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domenica 29 maggio 2011
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un capolavoro di claustrofobia!
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Il film forse in assoluto più claustrofobico (ma non lo definirei un thriller) della storia del cinema: più di The Hole, più di Alien. Merito alla trama (peraltro ispirata ad un fatto realmente accaduto anche se, nella realtà, finito bene), all'ambientazione, all'impiego del 3D e alla tecnologia di ripresa adottata, forse coadiuvata dal computer. Musica funzionale alle sensazioni visive, cupa e funerea come certi passi delle sinfonie di Gustav Mahler: si percepisce il senso della morte ineluttabile che pervade il film dopo i primi 10 minuti, al punto che paradossalmente l'unica nota dissonante sta nel fatto che alla fine vi sia un superstite che riesce a salvarsi quasi "partorito" da un pertugio subacqueo dalla Madre Terra (un simbolismo voluto o casuale? un omaggio all'happy-end all'americana?).
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Il film forse in assoluto più claustrofobico (ma non lo definirei un thriller) della storia del cinema: più di The Hole, più di Alien. Merito alla trama (peraltro ispirata ad un fatto realmente accaduto anche se, nella realtà, finito bene), all'ambientazione, all'impiego del 3D e alla tecnologia di ripresa adottata, forse coadiuvata dal computer. Musica funzionale alle sensazioni visive, cupa e funerea come certi passi delle sinfonie di Gustav Mahler: si percepisce il senso della morte ineluttabile che pervade il film dopo i primi 10 minuti, al punto che paradossalmente l'unica nota dissonante sta nel fatto che alla fine vi sia un superstite che riesce a salvarsi quasi "partorito" da un pertugio subacqueo dalla Madre Terra (un simbolismo voluto o casuale? un omaggio all'happy-end all'americana?). Bravi gli attori. Da vietare assolutamente ai minori di anni 14 (alcune scene crude, altre cruente che rasentano il Grand Guignol come il cuoio capelluto della donna coi capelli impigliati alle corde che si strappa pian piano nel mezzo dell'abisso), ma soprattutto da vietare alle persone che soffrono di claustrofobia (potrebbe per queste addirittura risultare pericoloso, tanto sono coinvolgenti certe scene specie col 3D, perché ti trovi dentro quelle caverne e quei pertugi subacquei completamente bui). Nel suo genere un capolavoro, e, come spesso accade, sottovalutato dalla critica.
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jack black
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lunedì 21 febbraio 2011
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c'è tanto di peggio, ma c'è anche tanto di meglio
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Io ci sono andato in una domenica piovosa, e tutto sommato non me ne sono pentito.
Film modesto film di azione, dove però non ci sono assurdità evidentissime. Non so se avete visto "Oltre ogni limite", storia di scalatori sul K2 o Himalaya.... E' la stessa cosa, ma questa volta sotto acqua. Attori abbastanza scarsi, storia vista e rivista, ma diciamo che l'ambientazione è originale, il 3d almeno per un po' è gradevole. Quindi vi direi che se uno va, non se ne dovrebbe pentire (almeno amaramente pentire). Se invece decideste di non vederlo, nessuna tragedia, la vita andrà avanti. I riferimenti ad Avatar che appaiano da qualche parte sono totalmente fuorvianti: non c'entra assolutamente nulla Avatar con questo film.
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Io ci sono andato in una domenica piovosa, e tutto sommato non me ne sono pentito.
Film modesto film di azione, dove però non ci sono assurdità evidentissime. Non so se avete visto "Oltre ogni limite", storia di scalatori sul K2 o Himalaya.... E' la stessa cosa, ma questa volta sotto acqua. Attori abbastanza scarsi, storia vista e rivista, ma diciamo che l'ambientazione è originale, il 3d almeno per un po' è gradevole. Quindi vi direi che se uno va, non se ne dovrebbe pentire (almeno amaramente pentire). Se invece decideste di non vederlo, nessuna tragedia, la vita andrà avanti. I riferimenti ad Avatar che appaiano da qualche parte sono totalmente fuorvianti: non c'entra assolutamente nulla Avatar con questo film.
Conclusione: consigliato solo per gli amanti del genere, ai non claustrofobi. Sconsigliato a chi vuole iniziare attività di sub.
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hollyver07
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sabato 26 febbraio 2011
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documentaristico!
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Pretestuoso esercizio "ricreativo" post-Avatar, basato esclusivamente sulle capacità tecnologiche di ripresa subacquea (guardacaso... J. Cameron). Non appena le scene escono dal contesto liquido, paradossalmente, il film.... si scioglie! Attori da set del "Grande Fratello" e regìa spenta, poca roba, rispetto alle attese. Eliminando le scene d'azione... resta solo un bel documentario (così giustifico le due stelle). Saluti a tutti
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(di frash )
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[+] insulto... forse è solo un'opinone!
(di hollyver07)
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pinodeluca
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sabato 12 febbraio 2011
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3d part time e dilettantismo "no limits"
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Che la visione di grotte, anfratti e spazi underground venisse esaltata dal 3D non c'era quasi dubbio e di anticipazioni - anche se non proprio tematiche di tipo esplorativo - ne avevamo già viste. Che il mondo sottomarino fosse affascinante e suggestivo nella visione in tre dimensioni questo film ne offre purtroppo anche solo un'anticipazione. L'ambiente della speleologia subacquea è purtroppo monotono negli effetti cromatici, inquietante per la propensione ad emozioni claustrofobiche, rimanendo tuttavia spettacolare nella sua qualità documentale e negli effetti prospettici. Quando poi il film presenta caratteristiche da triller psicologico vissute alla luce di torce, batterie in esaurimento, gadget elettronici alimentati a pile, ovvero in assenza totale di luce, allora a che scopo servirsi del 3D? Solo per vedere qualche gocciolina di umidità o in genere l'acqua scorrere davanti e tutt'intorno ai protagonisti rinchiusi in spazi angusti e asfittici? Gli occhiali stereoscopici per buona parte del film non servono a nulla e la visione "qusi totalmente" in notturna di circa il 90% del film stanca, influendo molto sulla freschezza della vista e la concentrazione nell'attenzione.
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Che la visione di grotte, anfratti e spazi underground venisse esaltata dal 3D non c'era quasi dubbio e di anticipazioni - anche se non proprio tematiche di tipo esplorativo - ne avevamo già viste. Che il mondo sottomarino fosse affascinante e suggestivo nella visione in tre dimensioni questo film ne offre purtroppo anche solo un'anticipazione. L'ambiente della speleologia subacquea è purtroppo monotono negli effetti cromatici, inquietante per la propensione ad emozioni claustrofobiche, rimanendo tuttavia spettacolare nella sua qualità documentale e negli effetti prospettici. Quando poi il film presenta caratteristiche da triller psicologico vissute alla luce di torce, batterie in esaurimento, gadget elettronici alimentati a pile, ovvero in assenza totale di luce, allora a che scopo servirsi del 3D? Solo per vedere qualche gocciolina di umidità o in genere l'acqua scorrere davanti e tutt'intorno ai protagonisti rinchiusi in spazi angusti e asfittici? Gli occhiali stereoscopici per buona parte del film non servono a nulla e la visione "qusi totalmente" in notturna di circa il 90% del film stanca, influendo molto sulla freschezza della vista e la concentrazione nell'attenzione.
Se poi si guarda alla trama del film viene quasi da ridere in certi momenti riflettendo sui costosi investimenti della ricerca e dell'esplorazione, sul grado di evoluzione delle tecnologie, sulla sofisticatezza di alcune strutture e la vulnerabilità, l'obsolescenza di altre. Automatismi perfetti inficiati da banalissime deficienze di materiali, di semplici e inconsistenti accessori.
Che poi il mondo dell'avventura dove esperienza, capacità e conoscenze specialistiche debba essere popolato da insulsi personaggi che si lasciano prendere dal panico e costituiscono zavorra e seri pericoli anche per altri appassionati scienziati ed esploratori, sembra proprio inverosimile. Chi porterebbe in cima all'Everest un compagno di cordata con malattie cardiovascolari o deficit respiratori già conclamati? E allora come si può pensare di portare in grotte abissali gente con fobie di ogni tipo, embolie precedenti e totali inesperienze ad esempio nell'immersione in cavità sotterranee? Altro che sport estremi, qui siamo veramente al "no limits", ma della ignoranza e del buon senso:
Storia dunque impossibile, non fantascientifica, quanto surreale. Tra i personaggi si salva la recitazione di Gruffud e di Roxburgh. Bello ma impacciato per espressività emotiva il giovane Wakefield, pure degno di soppiantare altri divi cinematografici dalle bionde chiome.
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