giacomoasaro
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lunedì 5 marzo 2012
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hesher resterà qui (per sempre)
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Questa opera pregiata è stata proiettata al Sundance Film Festival il 22 gennaio 2010!
Ignorata da (quasi) tutto il pubblico mondiale la pellicola è diventata un cult e il personaggio di Hesher un mito, dando inizio a una vera e propria Hesher-mania.
Ma chi è Hesher? Rappresenta il bene o rappresenta il male, è il diavolo?
Non si capisce bene ma è proprio questo che rende il film unico. Affascinante.
Io vi parlo con le lacrime agli occhi.
Un film molto toccante.
"La vita è come una passeggiata sotto la pioggia, c'è chi trova riparo e chi si bagna e basta"
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formas
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venerdì 2 marzo 2012
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da ora in poi io faccio parte della casa!
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Un film di cui non bisogna tener conto che è un film, perlomeno nella sua concezione classica.
E' un grido d'aiuto, un messaggio sgrammaticato di speranza, ma insolente, viziato, crudo, forse inutile.
Non interessa il dettaglio della trama e nemmeno le performance, peraltro molto buone, degli attori, ma la scia di sensazioni, spesso gravi, che lascia.
Nell'opera d'arte contemporanea, dove tutto è già stato detto, rimangono solo queste ad isolare tra due parentesi la bellezza che si può trovare in un peto. E poco importa se serve violenza e masochismo, ciò che colpisce è che, vedendo il film, un suo proprio sapore ti rimarrà appiccicato al palato come birra calda.
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Un film di cui non bisogna tener conto che è un film, perlomeno nella sua concezione classica.
E' un grido d'aiuto, un messaggio sgrammaticato di speranza, ma insolente, viziato, crudo, forse inutile.
Non interessa il dettaglio della trama e nemmeno le performance, peraltro molto buone, degli attori, ma la scia di sensazioni, spesso gravi, che lascia.
Nell'opera d'arte contemporanea, dove tutto è già stato detto, rimangono solo queste ad isolare tra due parentesi la bellezza che si può trovare in un peto. E poco importa se serve violenza e masochismo, ciò che colpisce è che, vedendo il film, un suo proprio sapore ti rimarrà appiccicato al palato come birra calda.
Hesher è questo, ma non chiedetegli altro.
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doni64
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venerdì 17 febbraio 2012
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film drammatico...ma spinto
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Un film che drammaticamente mi ha colpito.Buona la trama..ottima la recitazione di tutti gli interpreti..ma a mio avviso il film pecca in una cosa.....l'assoluta inutilita' di un linguaggio scurrile...peccaminoso...volubile e spinto..quindi adatto ad un pubblico per soli adulti.
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osteriacinematografo
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venerdì 17 febbraio 2012
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un nuovo piccolo lebowski
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Sulla scia di altre opere che esplorano in modo genuino la provincia americana, quali “Sunshine”, “Win win” e “American life”, Spencer Susser (all’esordio nei lungometraggi) realizza un buon film, interpretando con stile e personalità un modello narrativo già sperimentato.
E’ la storia di TJ, un ragazzino che ha perso la madre in un terribile incidente d’auto, e della sua nuova vita a casa della nonna, tra i logici disagi della nuova collocazione e i silenzi di un padre devastato dal lutto.
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Sulla scia di altre opere che esplorano in modo genuino la provincia americana, quali “Sunshine”, “Win win” e “American life”, Spencer Susser (all’esordio nei lungometraggi) realizza un buon film, interpretando con stile e personalità un modello narrativo già sperimentato.
E’ la storia di TJ, un ragazzino che ha perso la madre in un terribile incidente d’auto, e della sua nuova vita a casa della nonna, tra i logici disagi della nuova collocazione e i silenzi di un padre devastato dal lutto. TJ è abbandonato a se stesso, e conduce una vita solitaria, segnata da frequenti zuffe con un ragazzo più grande, dall’assiduo tentativo di recuperare la macchina in cui la madre perse la vita, e dal primo innamoramento embrionale nei confronti della cassiera di un supermercato (un’incantevole Natalie Portman).
Ma ben presto irrompe nella vicenda Hesher, una sorta di metal hippie sbandato e randagio che vive senza alcuna regola: Hesher ha capelli lunghissimi, tatuaggi ovunque, non ha fissa dimora e vaga per la città a torso nudo e a bordo di un furgone malandato; è trasandato e incurante della società in cui è calato, utilizza un linguaggio rozzo e volgarissimo, e somiglia vagamente a un piccolo Lebowski , se non fosse per l’attitudine alla violenza e a frequenti scatti di collera e follia.
Hesher s’insedia nell’abitazione dei Forney con la scusa di una lavatrice, e s’inserisce con naturalezza e noncuranza nel piatto menage familiare; ignora e disprezza Paul, il padre di TJ, ma si guadagna le simpatie di nonna Madeleine (Piper Laurie) e le attenzioni del ragazzino, che inizia ad assecondarne e poi imitarne pericolosamente le gesta, a causa della totale e sopraggiunta assenza di un qualsivoglia punto di riferimento.
L’estremo Hesher riuscirà a farsi amare proprio per quella bruta schiettezza che in fondo rivela un animo sensibile e una grande capacità di analisi delle persone che incontra nel suo dissestato cammino.
Il piccolo Devin Brochu interpreta TJ in modo assai credibile, donando uno sguardo dolce e toccante a quel bambino ancorato all’auto materna come fosse l’unica parte rimasta di lei; Joseph Gordon-Levitt è straordinario nel ruolo di Hesher, rivelando insospettabili doti di trasformista e la giusta caratura per riempire individualmente la scena, grazie a un’espressività che oscilla in modo spiazzante e a un taglio d’occhi che lo equipaggia di un’indecifrabile profondità.
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big85
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martedì 14 febbraio 2012
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don't stop for nothing, full speed or nothing!
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Così cantavano i Metallica all'apice della loro giovinezza violenta ed esagerata; e così è Hesher. Un ragazzo dall'età indefinita che incarna i (dis)valori di una generazione di cui i Metallica, i Motorhead erano i portavoce (ormai però quasi 30 anni fa): violenti, eccessivi, rabbiosi, aggressivi, a loro modo ingenui e sensibili; insomma degli adolescenti anni '80.
Il personaggio di Gordon-Levitt si presenta come il guru di uno stile di vita al di sopra di tutto che si porta dentro una tristezza e solitudine che sfocia in violenza. A dire il vero tutto quello che fa durante il film è sconclusionato e folle ma la pellicola centra il punto alla fine e si intravede un barlume di senno illuminante anche in Hesher.
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Così cantavano i Metallica all'apice della loro giovinezza violenta ed esagerata; e così è Hesher. Un ragazzo dall'età indefinita che incarna i (dis)valori di una generazione di cui i Metallica, i Motorhead erano i portavoce (ormai però quasi 30 anni fa): violenti, eccessivi, rabbiosi, aggressivi, a loro modo ingenui e sensibili; insomma degli adolescenti anni '80.
Il personaggio di Gordon-Levitt si presenta come il guru di uno stile di vita al di sopra di tutto che si porta dentro una tristezza e solitudine che sfocia in violenza. A dire il vero tutto quello che fa durante il film è sconclusionato e folle ma la pellicola centra il punto alla fine e si intravede un barlume di senno illuminante anche in Hesher.
Ma il vero protagonista non è questa figura magnetica e intangibile quanto piuttosto un bambino già adulto e determinato che decide in piena lucidità quando rubare, spaccare, minacciare, insultare, amare.
Un film che merita di essere visto con un occhio alla fotografia fredda ed intimista (non innovativa ma bella) e un orecchio ai Metallica di "Kill 'em all" ovvero di quando erano pura ideologia e niente marketing.
Consigliato da Big
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pinocantautore
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venerdì 10 febbraio 2012
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accettazione della perdita ed elaborazione
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Hesher e' un anticonformista profeta, la sua sregolatezza, il suo atteggiamento volgare e' il suo verbo scurrile riescono incredibilmente ad entrare nelle coscienze di chi incontra nella sua strada. Un film molto sensibile con una regia moderna degna di nota. Gli attori bravissimi, soprattutto j. Gordon,splendido nel finale. Consiglio di vederlo.
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damber
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giovedì 9 febbraio 2012
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deludente opera prima
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Deludente opera prima di Spencer Susser. La vicenda narra del dodicenne T.J. che cerca di riprendere il filo della propria esistenza sconvolta dalla morte della madre in un incidente d’auto. Accanto a lui vi sono un padre distrutto dal dolore e la nonna che vive in un mondo a parte. Quando Hesher entra prepotentemente nelle loro vite, tutto lascia presagire una svolta. Invece lo ieratico Hesher altro non è che un tipo squinternato. Con un vocabolario dalla volgarità insistita ed una tendenza ad essere posseduto da improvvisi quanto immotivati accessi di rabbia, il nostro protagonista sembra incarnare perfettamente la terza legge fondamentale della stupidità del celeberrimo trattato di Carlo Maria Cipolla, laddove “ produce consistenti danni agli altri senza al contempo realizzare alcun vantaggio per sé ”.
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Deludente opera prima di Spencer Susser. La vicenda narra del dodicenne T.J. che cerca di riprendere il filo della propria esistenza sconvolta dalla morte della madre in un incidente d’auto. Accanto a lui vi sono un padre distrutto dal dolore e la nonna che vive in un mondo a parte. Quando Hesher entra prepotentemente nelle loro vite, tutto lascia presagire una svolta. Invece lo ieratico Hesher altro non è che un tipo squinternato. Con un vocabolario dalla volgarità insistita ed una tendenza ad essere posseduto da improvvisi quanto immotivati accessi di rabbia, il nostro protagonista sembra incarnare perfettamente la terza legge fondamentale della stupidità del celeberrimo trattato di Carlo Maria Cipolla, laddove “ produce consistenti danni agli altri senza al contempo realizzare alcun vantaggio per sé ”. Ed eccolo dunque in Nostro, entrare in una villa di sconosciuti con l’unico scopo di devastarne giardino e piscina, senza peraltro trarne alcun particolare piacere. Oppure investire di proposito il ragazzino con il furgone traendone, questa volta si, motivo di grande divertimento e lasciandoci del tutto sconcertati. Il film arranca con la sua storia che si fa via via sempre più approssimativa , mancando qualsiasi analisi sui personaggi, fino a diventare incongruente. Qualche battuta azzeccata contribuisce a mantenere un certo ritmo che ci conduce al gran finale laddove finalmente Hesher , con un discorso solenne , ci svela il profondo e a noi sconosciuto legame con il ragazzino ed il padre. Soltanto dopo un’ultima lunga sorsata di birra la rivelazione che, ciò che li accomuna, è il suo strazio per la perdita del proprio testicolo sinistro. L’ultima scena , che si suppone dall’intento commovente ,e girata enfaticamente al rallentatore, risulta invece essere esattamente a metà strada tra il ridicolo e il patetico.
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[+] hai frainteso tutto
(di muiron)
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[+] ma tu......
(di francesco2)
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renato volpone
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martedì 7 febbraio 2012
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hesher was here
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Film durissimo e impietoso. Sceneggiatura davvero originale: T.J. Rimasto orfano vive con un padre depresso e una nonna svanita, lotta per riavere l'auto in cui è morta la madre. Sulla sua strada compare hesher, questo strano personaggio, che un po' lo uccide e un po' lo difende, così come avviene anche con la cassiera di un supermercato. Sono storie di vita, di un presente povero e arrendevole, ma T.J. è un vero duro, non si arrende mai, combatte, lotta, nessuno lo ferma, nemmeno Hesher. Splendida recitazione del ragazzino, e per tutti un po' di insegnamento di vita e sopravvivenza. Morale: quando perdiamo un "coglione" non è una tragedia, ce ne rimane sempre un altro.
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Film durissimo e impietoso. Sceneggiatura davvero originale: T.J. Rimasto orfano vive con un padre depresso e una nonna svanita, lotta per riavere l'auto in cui è morta la madre. Sulla sua strada compare hesher, questo strano personaggio, che un po' lo uccide e un po' lo difende, così come avviene anche con la cassiera di un supermercato. Sono storie di vita, di un presente povero e arrendevole, ma T.J. è un vero duro, non si arrende mai, combatte, lotta, nessuno lo ferma, nemmeno Hesher. Splendida recitazione del ragazzino, e per tutti un po' di insegnamento di vita e sopravvivenza. Morale: quando perdiamo un "coglione" non è una tragedia, ce ne rimane sempre un altro. Ottime le musiche, da non perdere i titoli di coda. Non per tutti.
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flyanto
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lunedì 6 febbraio 2012
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a volte occcorre un elemento del tutto nuovo e des
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Film sull'elaborazione di un un lutto, la perdita cioè della madre, da parte di un adolescente grazie all'incontro con uno strano ragazzo hippy-metallaro. Delicato e commovente e con due attori molto bravi (Joseph Gordon-Levitt nella parte dell'hippy ed il giovane Devin Brochu in quella dell'adolescente sconvolto). Da menzionare anche Natalie Portman qui sapientemente imbruttita per il suo ruolo di modesta ed insicura cassiera di supermercato.
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epidemic
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lunedì 23 gennaio 2012
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doppiaggio????
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perfavore guardatelo in lingua originale coi sottotitoli se potete perchè doppiato perde verametne tanto
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