barbaruggine
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lunedì 12 aprile 2010
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meritato applauso
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Meritato applauso a Rocco Papaleo e al suo debutto come regista.
Il film scorre gioiosamente tra i verdi ed impolverati paesaggi della Basilicata con un verace resoconto sui traumi , debolezzee complessi dei personaggi che lontani dal mito del supereroe si incontrano e si riflettono nel quotidiano di tutti noi mentre percorrono la "strada" verso il desiderio di ribalta, che però si rivela scomoda, impervia e selvaggia, a tratti poco asfaltata ed inaffrontabile se non si indossano le giuste "calzature" e la grinta necessarie: la breccia fastidiosamente entra nelle "scarpe inadatte" come la realtà fastidiosamente riporta questo gruppo alla consapevolezza dei propri limiti.
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Meritato applauso a Rocco Papaleo e al suo debutto come regista.
Il film scorre gioiosamente tra i verdi ed impolverati paesaggi della Basilicata con un verace resoconto sui traumi , debolezzee complessi dei personaggi che lontani dal mito del supereroe si incontrano e si riflettono nel quotidiano di tutti noi mentre percorrono la "strada" verso il desiderio di ribalta, che però si rivela scomoda, impervia e selvaggia, a tratti poco asfaltata ed inaffrontabile se non si indossano le giuste "calzature" e la grinta necessarie: la breccia fastidiosamente entra nelle "scarpe inadatte" come la realtà fastidiosamente riporta questo gruppo alla consapevolezza dei propri limiti. Un quadro all'apparenza semplicistico ma incorniciato da un'intelligente ilarità e dalle vibranti e furtive note di un cntrabbasso che si esprime al posto di un cuore dilaniato dagli eventi della vita. Accattivante la colonna sonora, e cito "Basilicata on my mind" (per chi ama lo stile di Gazzè) e stupendo il singolo " Mentre dormi" che chiude l'avventura dei protagonisti e che cattura nell'immediato la sensibilità di chi permette alle note musicali di penetrare nel proprio animo. A gran voce sottolineo il cast che propone talenti come Gassman, Papaleo, Mezzogiorno, Briguglia, Gazzè, Andreozzi, Gerardi, Forneri, Amato...Da vedere e da applaudire.
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[+] un film delicato e divertente
(di lucana200per100)
[ - ] un film delicato e divertente
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loladarlyn
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martedì 13 aprile 2010
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alla (ri)scoperta del non-luogo lucano
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Per lungo tempo la Basilicata è stata trattata alla stregua di un'entità sfuggente, una regione i cui valori al meteo risultavano non pervenuti, il capoluogo Potenza puntualmente scambiato nella vulgata nazionale per Cosenza, ed altre simili umiliazioni tali da renderla quasi un soggetto comico.
E' lo spunto da cui parte Papaleo, di cui io, pur essendo lucana e, si suppone, tenuta a conoscere in modo appropriato le "poche" glorie autoctone (noi, così portati all'autocommiserazione!),ignoravo volutamente il profilo artistico ed, anzi,verso il quale nutrivo una immotivata non-simpatia (altro dalla schietta antipatia). Il pregiudizio, rivelatosi sciocca presa di posizione, è crollato miseramente già ai titoli di coda di questo piccolo, grazioso racconto.
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Per lungo tempo la Basilicata è stata trattata alla stregua di un'entità sfuggente, una regione i cui valori al meteo risultavano non pervenuti, il capoluogo Potenza puntualmente scambiato nella vulgata nazionale per Cosenza, ed altre simili umiliazioni tali da renderla quasi un soggetto comico.
E' lo spunto da cui parte Papaleo, di cui io, pur essendo lucana e, si suppone, tenuta a conoscere in modo appropriato le "poche" glorie autoctone (noi, così portati all'autocommiserazione!),ignoravo volutamente il profilo artistico ed, anzi,verso il quale nutrivo una immotivata non-simpatia (altro dalla schietta antipatia). Il pregiudizio, rivelatosi sciocca presa di posizione, è crollato miseramente già ai titoli di coda di questo piccolo, grazioso racconto. Inultile rivendicare la pregnanza culturale, la ricchezza folcloristica, l'orgoglio "brigante" della mitica Lucania in un frullato di luoghi comuni di cui si fa sempre volentieri a meno, meglio dipingerla per quello che è, o per quello che non è, sconosciuta ai più e spazio vuoto sulla cartina geografica...
A Papaleo, scappato via giovanissimo e turista di ritorno a casa propria, riesce felicemente una visione autentica della Basilicata,raccontata con l'indulgenza ricca di delicate suggestioni di chi riconosce una parte di sè in ciò che ha lasciato,e punteggiata dalla critica(mai caustica) ironia di chi da quel luogo ha deciso di andar via.
Bello il film, ben orchestrato il cast, che dire degli scenari, il Far West è proprio qui da noi!
La musica accompagna gradevolmente le vicende sgangherate di personaggi poco concreti, molto sognatori, lontani finalmente dagli stereotipi televisivi e beceri così radicati nell'attuale cinema italiano, che in comune con "Coast To Coast" ha solo l'aridità di alcuni scorci che fanno assomigliare Trecchina o Craco alle terre rocciose o al Grand Canyon, certo, a misura di briganti! D'altronde Basilicata On My Mind non è la naturale evoluzione della Georgia di Ray Charles?
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cortomaltese
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mercoledì 14 aprile 2010
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papaleo promosso
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Missione compiuta per Rocco Papaleo al debutto come regista, la sua commedia vede un gruppo di amici con la passione della musica, attraversare a piedi la Basilicata per partecipare al festival di scanzano. Un road movie che si svolge fra strade di campagna e paesaggi incantati, che raccontano la bellezza di una terra purtroppo ancora poco conosciuta. La musica fa da filo conduttore in questa storia dove i protagonisti si raccontano e riescono a risolvere le cose lasciate in sospeso grazie alla fatica fatta lungo il cammino insieme. Ottimo cast che vede Alessandro Gassman nei panni di un attore che insegue il successo, Paolo Briguglia, un ex studente di medicina, Giovanna Mezzogiorno, giornalista e figlia ribelle di un onorevole e il già citato Papaleo che interpreta un professore di matematica musicista e sognatore.
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Missione compiuta per Rocco Papaleo al debutto come regista, la sua commedia vede un gruppo di amici con la passione della musica, attraversare a piedi la Basilicata per partecipare al festival di scanzano. Un road movie che si svolge fra strade di campagna e paesaggi incantati, che raccontano la bellezza di una terra purtroppo ancora poco conosciuta. La musica fa da filo conduttore in questa storia dove i protagonisti si raccontano e riescono a risolvere le cose lasciate in sospeso grazie alla fatica fatta lungo il cammino insieme. Ottimo cast che vede Alessandro Gassman nei panni di un attore che insegue il successo, Paolo Briguglia, un ex studente di medicina, Giovanna Mezzogiorno, giornalista e figlia ribelle di un onorevole e il già citato Papaleo che interpreta un professore di matematica musicista e sognatore. Una citazione particolare merita Max Gazzè nel suo primo ruolo in un lungometraggio, che vediamo nei panni di un falegname anche lui musicista per passione che da anni non parla. Basilicata coast to coast è una commedia divertente e rappresenta una novità fra le commedie italiane. Bravo Rocco e complimenti.
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olgadik
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mercoledì 14 aprile 2010
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tra kerouak e brancaleone
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Si tratta di un on the road un po’ singolare, niente a che vedere con i lunghi percorsi americani, effettuato a piedi dal Tirreno allo Jonio in dieci giorni su un percorso di 120 chilometri, al seguito di un carretto trainato da un cavallo bianco su cui viaggiano armi bagagli e strumenti. Tra un episodio e l’altro però, come avviene in ogni on the road che si rispetti, anche se questo non è propriamente tale, non è importante la meta ma il procedere dei giorni e dei cambiamenti a loro legati. Protagonisti sono quattro antieroi sinceri, un po’ picari un po’ idealisti, animati dalla voglia di fare un’esperienza inconsueta, di quelle che si ricordano per una vita, caratterizzate dalla gratuità e dall’avventura.
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Si tratta di un on the road un po’ singolare, niente a che vedere con i lunghi percorsi americani, effettuato a piedi dal Tirreno allo Jonio in dieci giorni su un percorso di 120 chilometri, al seguito di un carretto trainato da un cavallo bianco su cui viaggiano armi bagagli e strumenti. Tra un episodio e l’altro però, come avviene in ogni on the road che si rispetti, anche se questo non è propriamente tale, non è importante la meta ma il procedere dei giorni e dei cambiamenti a loro legati. Protagonisti sono quattro antieroi sinceri, un po’ picari un po’ idealisti, animati dalla voglia di fare un’esperienza inconsueta, di quelle che si ricordano per una vita, caratterizzate dalla gratuità e dall’avventura. Essi si muovono tra dialoghi scuciti e canzoni che si richiamano alla tradizione lucana, in un paesaggio lirico e aspro ancora sconosciuto a molti italiani. Il più anziano (Rocco Papaleo) è un professore, vive a Maratea come quasi tutti gli altri, ama la musica e vuole partecipare con il suo improbabile quartetto a un festival che si svolge sulla costa jonica a Scanzano. E’ lui che trascina con contagioso entusiasmo i tre amici, quelli del gruppo Le pale eoliche. Uno, il più giovane (Claudio Briguglia), è un ex-studente di medicina, che ha lasciato studio e amore dopo un deludente abbandono; l’altro (Max Gazzè) è un uomo segnato dalla morte della sua donna, che si è rinchiuso in se stesso e parla solo attraverso la musica; il terzo (Alessandro Gassman) è un attore mezzo fallito che non sa suonare se non percotendo qualche superficie, né cantare, ma è un simpatico sciupafemmine pronto al sorriso. Insieme con loro una giornalista (Giovanna Mezzogiorno) in contestazione col padre deputato locale, inviata da un piccolo giornale parrocchiale, unico foglio interessato all’impresa. La giovane, sulle prime riottosa e seccata, finirà poi col condividere stabilmente il viaggio del gruppetto. I nostri non troveranno alla fine la strada per Scanzano, bensì quella per rinnovare se stessi e ripartire ognuno a modo suo, dalle proprie frustrazioni e sconfitte. E al regista interessava proprio fotografare questo con amabile leggerezza, un occhio quasi vergine e quasi bambino per fantasia. Dopo il primo quarto d’ora di proiezione, lento e scarsamente significativo, con attori in evidente stato di crisi o per difetto o per eccesso di recitazione (la Mezzogiorno), il racconto prende corpo, spessore umano, mentre i personaggi diventano simpatici e accattivanti. Cresce via via di tono anche la musica, scritta dagli stessi Papaleo e Briguglia con la sapiente collaborazione di una compositrice jazz come la Marcotulli.
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il caimano
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lunedì 19 aprile 2010
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lucanian road movie
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Da lucano doc (anche se ormai "trapiantato" a Roma per lavoro), ho visto con grande curiosità questo esordio di Rocco Papaleo come regista.
Lui non si discute: è bravo, divertente, capace di una comicità mai urlata e volgare, ma al contrario intelligente e dissacrante, e le musiche (che avevo avuto modo di apprezzare in un suo concerto) sono davvero trascinanti ("Basilicata on my mind" è meravigliosa!). Anche gli altri personaggi sono ben scritti e resi dai rispettivi interpreti, e suscitano, ciascuno per un diverso motivo, una generale simpatia. Quà e là si sentono gli echi della "lucanità" della Wertmuller, quella de "I Basilischi" per intenderci, ma i tempi sono cambiati: ora c'è la chimera della tv e una sana voglia di trasgredire che dà l'esatta misura del cambiamento dei tempi (che, sì, finalmente è arrivato anche in Basilicata, per buona pace di Carlo Levi).
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Da lucano doc (anche se ormai "trapiantato" a Roma per lavoro), ho visto con grande curiosità questo esordio di Rocco Papaleo come regista.
Lui non si discute: è bravo, divertente, capace di una comicità mai urlata e volgare, ma al contrario intelligente e dissacrante, e le musiche (che avevo avuto modo di apprezzare in un suo concerto) sono davvero trascinanti ("Basilicata on my mind" è meravigliosa!). Anche gli altri personaggi sono ben scritti e resi dai rispettivi interpreti, e suscitano, ciascuno per un diverso motivo, una generale simpatia. Quà e là si sentono gli echi della "lucanità" della Wertmuller, quella de "I Basilischi" per intenderci, ma i tempi sono cambiati: ora c'è la chimera della tv e una sana voglia di trasgredire che dà l'esatta misura del cambiamento dei tempi (che, sì, finalmente è arrivato anche in Basilicata, per buona pace di Carlo Levi).
Non stiamo parlando di un capolavoro, ma di un film assolutamente godibile e ironico, ben recitato con la giusta cialtroneria attoriale (Gassman si candida definitivamente come erede dei "nostri colonnelli" della risata). Magari a voler fare i sofisti si potrebbe dire che la storia praticamente non c'è, ed il viaggio è un a serie di gag messe una accanto all'altra, senza un vero sviluppo narrativo, ma la cosa che più lascia perplessi è forse l'effetto cartolina che qua e là viene fuori. Il film ha il merito di distrarre l'attenzione da ciò che è già conosciuto ai più della Basilicata, ma certo per chi la conosce e la vive (seppure a distanza) è forte l'impressione che Papaleo abbia costruito un vero decalogo del buon lucano, dal quale non devono mancare la Madonna nera di Viggiano, il paese abbandonato di Craco, le ragazze di Tramutola, Aliano e il Cristo di Levi, i due mari e l'aglianico del Vulture. Ottimo come spot turistico, ma il film forse potrebbe anche essere altro, un pò più di profondità non avrebbe guastato.
Mi dispiace constatare poi come ancora per film tutto sommato leggeri come questo la critica debba ancora fare i conti con una matrice di stampo politico che con questo racconto non c'entra niente (si vedano le recensioni dell'Unità, del Manifesto e all'opposto de Il giornale: chi avrà ragione?). Plauso finale ai titoli di testa, che giocano sull'ironia di una terra tuttora misconosciuta.
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massi182
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sabato 28 maggio 2011
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basilicata coast to coast
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Basilicata Coast to Coast è un immersione nella cultura della Basilicata. E' un viaggio culturale che permette di osservare le bellezze della natura in una regione alla quale purtroppo si da poca importanza.Un film che pone al centro l'importanza della musica che lascia agli uomini la possibilità di esprimere i loro sentimenti ,di rallegrare le loro giornate,di consolidare i rapporti. Un bagno agghiacciante nella Natura che lascia prevalere l essenzialità dello sguardo a quelle delle parole.Parole considerate da "franco"( interpretato dal cantautore e paroliere Max Gazzè) inutili e causa di contraddizioni. Parole che riempiono strofe di poesie recitate e ben interpretate dall' attore Rocco Papaleo.
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Basilicata Coast to Coast è un immersione nella cultura della Basilicata. E' un viaggio culturale che permette di osservare le bellezze della natura in una regione alla quale purtroppo si da poca importanza.Un film che pone al centro l'importanza della musica che lascia agli uomini la possibilità di esprimere i loro sentimenti ,di rallegrare le loro giornate,di consolidare i rapporti. Un bagno agghiacciante nella Natura che lascia prevalere l essenzialità dello sguardo a quelle delle parole.Parole considerate da "franco"( interpretato dal cantautore e paroliere Max Gazzè) inutili e causa di contraddizioni. Parole che riempiono strofe di poesie recitate e ben interpretate dall' attore Rocco Papaleo. Personaggio contradditorio è quello rappresentato da Allessandro Gassman ,in bilico tra l amicizia e l amore. Personaggio mistico è la giornalista rappresentata dalla bellissima attrice Giovanna mezzogiorno ,la quale riesce ad impadronirsi di sè stessa ,mostrando la sua personalità più vera.
Basilicata coast to coast evidenzia l importanza di far strada la quale è in grado di rafforzare i rapporti ,di convivere con l'essenzialità, di apprezzare cio che abbiamo e infine ci permette di provare grandi soddisfazioni
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[+] ottima basilicata
(di coliandro1954)
[ - ] ottima basilicata
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solo un'opinione
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giovedì 20 settembre 2012
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un viaggio tra l’antica arte di osservare
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e rispettare le tradizioni.
Bello, bello perchè ti lascia quel senso di senso della vita legato a origini, tradizioni e piccole emozioni che viaggio, amici e amori rinchiudono senza bisogno di nient'altro e senza aver nulla da chiedere.
"La prima considerazione è che abbiamo tempo da pardere... o meglio da regalarci,
dunque il motivo di questo viaggio è farci un regalo... il senso è vedere se siamo
in grado di meritarcelo..."
Quante volte avete bevuto un bicchiere d'acqua nella vostra vita?
Ci sono volte però, che quel sorso di quell'elemento nobile assume
un gusto particolare, vi sembra più buona del solito, vi sembra
più dissetante, più leggera insomma assume un gusto che altri giorni
non avreste notato.
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e rispettare le tradizioni.
Bello, bello perchè ti lascia quel senso di senso della vita legato a origini, tradizioni e piccole emozioni che viaggio, amici e amori rinchiudono senza bisogno di nient'altro e senza aver nulla da chiedere.
"La prima considerazione è che abbiamo tempo da pardere... o meglio da regalarci,
dunque il motivo di questo viaggio è farci un regalo... il senso è vedere se siamo
in grado di meritarcelo..."
Quante volte avete bevuto un bicchiere d'acqua nella vostra vita?
Ci sono volte però, che quel sorso di quell'elemento nobile assume
un gusto particolare, vi sembra più buona del solito, vi sembra
più dissetante, più leggera insomma assume un gusto che altri giorni
non avreste notato.
Non dipende solo dall'acqua, credo dipenda dal momento, dal nostro stato
mentale e a volte anche dal contesto, dall'empatia che corpo e mente
ricevno in quel momento dall'acqua stessa oppure da ciò che ci circonda;
non esiste una regola, esiste il momento, esiste una sommatoria di eventi
che fanno si che un momento qualsiasi possa diventare un momento da ricordare,
si tratta di energia, di svariati fattori che sensibilizzano i nostri ricettori.
Durante la visione di questo film, l'ambiente, il contesto, tutto ciò che fa da
cornice al film stesso trasmettono senza filtri l'empatia che un viaggio come quello
non può non trasmettere.
La povertà dei mezzi a disposizione amplifica queste sensazioni, la mancanza quasi
assoluta di quella tecnologia che è la cornice dei giorni nostri impedisce l'alterazione
di quello che un semplice paesaggio con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi suoni
ci può regalare.
Basilicata Coast to coast è la storia di quattro amici musicisti che decidono di intraprendere
un viaggio a piedi di 10 giorni per raggiungere la meta di un concerto.
Attraversare da costa a costa la loro regione, la Basilicata appunto, alla ricerca di qualcosa
che nel film risulterà molto chiara.
Io penso che ci siano delle cose che non dovrebbero mai mancare nella vita di ogni persona
che ha un cuore che batte per certi ideali e certe sensazioni, non sono cose proibitive e non
sono cose alla portata di pochi, sono piccole scelte, piccoli regali che dovremmo farci
perchè a differenza dei beni consumistici ci regalerebbero dei doni che porteremmo con noi
tutta la vita e che ne eleverebbero il valore stesso. Molto spesso ci lasciamo convincere
anche dalle nostre stesse coscienze che per regalarci situazioni simili siano necessari
grandi mezzi e grandi sforzi, spesso non è così, perchè quello che conta realmente non è ne la
destinazione ne i mezzi quanto piuttosto il momento e il desiderio che c'è dentro di noi.
Bello, bello perchè ti lascia quel senso di senso della vita legato a origini, tradizioni e piccole emozioni che viaggio, amici e amori rinchiudono senza bisogno di nient'altro e senza aver nulla da chiedere.
"La prima considerazione è che abbiamo tempo da pardere... o meglio da regalarci,
dunque il motivo di questo viaggio è farci un regalo... il senso è vedere se siamo
in grado di meritarcelo..."
Quante volte avete bevuto un bicchiere d'acqua nella vostra vita?
Ci sono volte però, che quel sorso di quell'elemento nobile assume
un gusto particolare, vi sembra più buona del solito, vi sembra
più dissetante, più leggera insomma assume un gusto che altri giorni
non avreste notato.
Non dipende solo dall'acqua, credo dipenda dal momento, dal nostro stato
mentale e a volte anche dal contesto, dall'empatia che corpo e mente
ricevno in quel momento dall'acqua stessa oppure da ciò che ci circonda;
non esiste una regola, esiste il momento, esiste una sommatoria di eventi
che fanno si che un momento qualsiasi possa diventare un momento da ricordare,
si tratta di energia, di svariati fattori che sensibilizzano i nostri ricettori.
Durante la visione di questo film, l'ambiente, il contesto, tutto ciò che fa da
cornice al film stesso trasmettono senza filtri l'empatia che un viaggio come quello
non può non trasmettere.
La povertà dei mezzi a disposizione amplifica queste sensazioni, la mancanza quasi
assoluta di quella tecnologia che è la cornice dei giorni nostri impedisce l'alterazione
di quello che un semplice paesaggio con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi suoni
ci può regalare.
Basilicata Coast to coast è la storia di quattro amici musicisti che decidono di intraprendere
un viaggio a piedi di 10 giorni per raggiungere la meta di un concerto.
Attraversare da costa a costa la loro regione, la Basilicata appunto, alla ricerca di qualcosa
che nel film risulterà molto chiara.
Io penso che ci siano delle cose che non dovrebbero mai mancare nella vita di ogni persona
che ha un cuore che batte per certi ideali e certe sensazioni, non sono cose proibitive e non
sono cose alla portata di pochi, sono piccole scelte, piccoli regali che dovremmo farci
perchè a differenza dei beni consumistici ci regalerebbero dei doni che porteremmo con noi
tutta la vita e che ne eleverebbero il valore stesso. Molto spesso ci lasciamo convincere
anche dalle nostre stesse coscienze che per regalarci situazioni simili siano necessari
grandi mezzi e grandi sforzi, spesso non è così, perchè quello che conta realmente non è ne la
destinazione ne i mezzi quanto piuttosto il momento e il desiderio che c'è dentro di noi.
Bello, bello perchè ti lascia quel senso di senso della vita legato a origini, tradizioni e piccole emozioni che viaggio, amici e amori rinchiudono senza bisogno di nient'altro e senza aver nulla da chiedere.
"La prima considerazione è che abbiamo tempo da pardere... o meglio da regalarci,
dunque il motivo di questo viaggio è farci un regalo... il senso è vedere se siamo
in grado di meritarcelo..."
Quante volte avete bevuto un bicchiere d'acqua nella vostra vita?
Ci sono volte però, che quel sorso di quell'elemento nobile assume
un gusto particolare, vi sembra più buona del solito, vi sembra
più dissetante, più leggera insomma assume un gusto che altri giorni
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Non dipende solo dall'acqua, credo dipenda dal momento, dal nostro stato
mentale e a volte anche dal contesto, dall'empatia che corpo e mente
ricevno in quel momento dall'acqua stessa oppure da ciò che ci circonda;
non esiste una regola, esiste il momento, esiste una sommatoria di eventi
che fanno si che un momento qualsiasi possa diventare un momento da ricordare,
si tratta di energia, di svariati fattori che sensibilizzano i nostri ricettori.
Durante la visione di questo film, l'ambiente, il contesto, tutto ciò che fa da
cornice al film stesso trasmettono senza filtri l'empatia che un viaggio come quello
non può non trasmettere.
La povertà dei mezzi a disposizione amplifica queste sensazioni, la mancanza quasi
assoluta di quella tecnologia che è la cornice dei giorni nostri impedisce l'alterazione
di quello che un semplice paesaggio con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi suoni
ci può regalare.
Basilicata Coast to coast è la storia di quattro amici musicisti che decidono di intraprendere
un viaggio a piedi di 10 giorni per raggiungere la meta di un concerto.
Attraversare da costa a costa la loro regione, la Basilicata appunto, alla ricerca di qualcosa
che nel film risulterà molto chiara.
Io penso che ci siano delle cose che non dovrebbero mai mancare nella vita di ogni persona
che ha un cuore che batte per certi ideali e certe sensazioni, non sono cose proibitive e non
sono cose alla portata di pochi, sono piccole scelte, piccoli regali che dovremmo farci
perchè a differenza dei beni consumistici ci regalerebbero dei doni che porteremmo con noi
tutta la vita e che ne eleverebbero il valore stesso. Molto spesso ci lasciamo convincere
anche dalle nostre stesse coscienze che per regalarci situazioni simili siano necessari
grandi mezzi e grandi sforzi, spesso non è così, perchè quello che conta realmente non è ne la
destinazione ne i mezzi quanto piuttosto il momento e il desiderio che c'è dentro di noi.
Bello, bello perchè ti lascia quel senso di senso della vita legato a origini, tradizioni e piccole emozioni che viaggio, amici e amori rinchiudono senza bisogno di nient'altro e senza aver nulla da chiedere.
"La prima considerazione è che abbiamo tempo da pardere... o meglio da regalarci,
dunque il motivo di questo viaggio è farci un regalo... il senso è vedere se siamo
in grado di meritarcelo..."
Quante volte avete bevuto un bicchiere d'acqua nella vostra vita?
Ci sono volte però, che quel sorso di quell'elemento nobile assume
un gusto particolare, vi sembra più buona del solito, vi sembra
più dissetante, più leggera insomma assume un gusto che altri giorni
non avreste notato.
Non dipende solo dall'acqua, credo dipenda dal momento, dal nostro stato
mentale e a volte anche dal contesto, dall'empatia che corpo e mente
ricevno in quel momento dall'acqua stessa oppure da ciò che ci circonda;
non esiste una regola, esiste il momento, esiste una sommatoria di eventi
che fanno si che un momento qualsiasi possa diventare un momento da ricordare,
si tratta di energia, di svariati fattori che sensibilizzano i nostri ricettori.
Durante la visione di questo film, l'ambiente, il contesto, tutto ciò che fa da
cornice al film stesso trasmettono senza filtri l'empatia che un viaggio come quello
non può non trasmettere.
La povertà dei mezzi a disposizione amplifica queste sensazioni, la mancanza quasi
assoluta di quella tecnologia che è la cornice dei giorni nostri impedisce l'alterazione
di quello che un semplice paesaggio con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi suoni
ci può regalare.
Basilicata Coast to coast è la storia di quattro amici musicisti che decidono di intraprendere
un viaggio a piedi di 10 giorni per raggiungere la meta di un concerto.
Attraversare da costa a costa la loro regione, la Basilicata appunto, alla ricerca di qualcosa
che nel film risulterà molto chiara.
Io penso che ci siano delle cose che non dovrebbero mai mancare nella vita di ogni persona
che ha un cuore che batte per certi ideali e certe sensazioni, non sono cose proibitive e non
sono cose alla portata di pochi, sono piccole scelte, piccoli regali che dovremmo farci
perchè a differenza dei beni consumistici ci regalerebbero dei doni che porteremmo con noi
tutta la vita e che ne eleverebbero il valore stesso. Molto spesso ci lasciamo convincere
anche dalle nostre stesse coscienze che per regalarci situazioni simili siano necessari
grandi mezzi e grandi sforzi, spesso non è così, perchè quello che conta realmente non è ne la
destinazione ne i mezzi quanto piuttosto il momento e il desiderio che c'è dentro di noi.
Bello, bello perchè ti lascia quel senso di senso della vita legato a origini, tradizioni e piccole emozioni che viaggio, amici e amori rinchiudono senza bisogno di nient'altro e senza aver nulla da chiedere.
"La prima considerazione è che abbiamo tempo da pardere... o meglio da regalarci,
dunque il motivo di questo viaggio è farci un regalo... il senso è vedere se siamo
in grado di meritarcelo..."
Quante volte avete bevuto un bicchiere d'acqua nella vostra vita?
Ci sono volte però, che quel sorso di quell'elemento nobile assume
un gusto particolare, vi sembra più buona del solito, vi sembra
più dissetante, più leggera insomma assume un gusto che altri giorni
non avreste notato.
Non dipende solo dall'acqua, credo dipenda dal momento, dal nostro stato
mentale e a volte anche dal contesto, dall'empatia che corpo e mente
ricevno in quel momento dall'acqua stessa oppure da ciò che ci circonda;
non esiste una regola, esiste il momento, esiste una sommatoria di eventi
che fanno si che un momento qualsiasi possa diventare un momento da ricordare,
si tratta di energia, di svariati fattori che sensibilizzano i nostri ricettori.
Durante la visione di questo film, l'ambiente, il contesto, tutto ciò che fa da
cornice al film stesso trasmettono senza filtri l'empatia che un viaggio come quello
non può non trasmettere.
La povertà dei mezzi a disposizione amplifica queste sensazioni, la mancanza quasi
assoluta di quella tecnologia che è la cornice dei giorni nostri impedisce l'alterazione
di quello che un semplice paesaggio con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi suoni
ci può regalare.
Basilicata Coast to coast è la storia di quattro amici musicisti che decidono di intraprendere
un viaggio a piedi di 10 giorni per raggiungere la meta di un concerto.
Attraversare da costa a costa la loro regione, la Basilicata appunto, alla ricerca di qualcosa
che nel film risulterà molto chiara.
Io penso che ci siano delle cose che non dovrebbero mai mancare nella vita di ogni persona
che ha un cuore che batte per certi ideali e certe sensazioni, non sono cose proibitive e non
sono cose alla portata di pochi, sono piccole scelte, piccoli regali che dovremmo farci
perchè a differenza dei beni consumistici ci regalerebbero dei doni che porteremmo con noi
tutta la vita e che ne eleverebbero il valore stesso. Molto spesso ci lasciamo convincere
anche dalle nostre stesse coscienze che per regalarci situazioni simili siano necessari
grandi mezzi e grandi sforzi, spesso non è così, perchè quello che conta realmente non è ne la
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great steven
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martedì 26 agosto 2014
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papaleo esordisce alla regia con un film azzeccato
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BASILICATA COAST TO COAST (IT, 2010) diretto da ROCCO PAPALEO. Interpretato da ROCCO PAPALEO – ALESSANDRO GASSMAN – MAX GAZZE’ – PAOLO BRIGUGLIA – GIOVANNA MEZZOGIORNO – CLAUDIA POTENZA – MICHELA ANDREOZZI – GAETANO AMATO – ANTONIO GERARDI – AUGUSTO FORNARI § Dopo venticinque film come attore, una ventina di prove teatrali, una mezza dozzina di titoli televisivi e un corto come regista, il lucano 52enne Papaleo passa alla regia di un lungometraggio, covato da anni e scritto con Walter Lupo. È una commedia corale con canzoni (e musiche della jazzista Rita Marcotulli); divertente e un po’ malinconica, simpatica e un po’ lunare, ma soprattutto diversa, per struttura e toni, da quel cinema sentimentale italiano dei primi anni 2000 (e non soltanto nel filone del moccia-muccinismo) che ha il suo corrispettivo nei “telefoni bianchi” dell’epoca fascista.
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BASILICATA COAST TO COAST (IT, 2010) diretto da ROCCO PAPALEO. Interpretato da ROCCO PAPALEO – ALESSANDRO GASSMAN – MAX GAZZE’ – PAOLO BRIGUGLIA – GIOVANNA MEZZOGIORNO – CLAUDIA POTENZA – MICHELA ANDREOZZI – GAETANO AMATO – ANTONIO GERARDI – AUGUSTO FORNARI § Dopo venticinque film come attore, una ventina di prove teatrali, una mezza dozzina di titoli televisivi e un corto come regista, il lucano 52enne Papaleo passa alla regia di un lungometraggio, covato da anni e scritto con Walter Lupo. È una commedia corale con canzoni (e musiche della jazzista Rita Marcotulli); divertente e un po’ malinconica, simpatica e un po’ lunare, ma soprattutto diversa, per struttura e toni, da quel cinema sentimentale italiano dei primi anni 2000 (e non soltanto nel filone del moccia-muccinismo) che ha il suo corrispettivo nei “telefoni bianchi” dell’epoca fascista. Componenti di un gruppo musicale dal nome improbabile (Le pale eoliche), quattro amici decidono di attraversare a piedi l’antica Lucania dal Tirreno (Maratea) allo Ionio (Scanzano Jonico), seguendo un carro trainato da un cavallo, ripresi da una televisione parrocchiale e in compagnia di una fotoreporter prima svogliata e annoiata ma poi affettivamente impegnata. Vediamo nel dettaglio i quattro viaggiatori: Nicola Palmieri, alla voce e alle tastiere, insegna storia dell’arte e coltiva il sogno della musica, e da frontman entusiasta di una band di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano; Salvatore, alla chitarra, è uno studente di medicina che ha dimenticato di laurearsi e di innamorarsi; Franco, al contrabbasso, è pescatore di pesca libera a cui l’amore ha tolto parole e intenzioni; Rocco, alle percussioni, è un villano attore televisivo di grande fascino ossessionato dalla celebrità. Tra un panino con frittata sotto un albero e un bicchiere di vino al chiaro di luna, i quattro musicisti intraprenderanno un viaggio picaresco e suoneranno il loro brano migliore ad un surreale ed emozionante concerto con un solo spettatore: l’appassionata e vivace moglie di Nicola. Le interpretazioni costituiscono il punto di forza di quest’opera prima che ha raccolto numerosi premi fra il 2010 e il 2011 – fra cui il Nastro d’Argento al miglior regista esordiente (Papaleo) e alla colonna sonora (Marcotulli), il David di Donatello per entrambe le categorie summenzionate e per la canzone originale che compare insieme ai titoli di coda (Mentre dormi, interpretata da Gazzè, qui al suo esordio come attore) – e ha riscosso perlopiù pareri positivi fra i critici più rispettabili e distinti dei giornali italiani: ad esempio, Il Messaggero e Il Corriere della Sera l’hanno giudicato con affermazioni favorevoli e inclinanti all’elogio, mentre Il Giornale ha espresso pareri sostanzialmente contrari. Ma torniamo agli attori: Papaleo eccelle sia nell’interpretazione che nella regia (che segue con sapiente mestiere e accenti laconici che lasciano spazio sia a silenzi produttivi che a moralità sentimentali), e ci regala un personaggio ammirevole per la sua giocosità, il suo candore e la sua voglia di vivere e soprattutto di suonare; Gassman offre al pubblico un personaggio contradditorio e mutevole, che a un certo punto abbandona il gruppo per poi ricongiungersi ad esso dopo che la crisi annebbiata e nebulosa da lui vissuta è passata, insieme alla sua smania del successo (indimenticabile mentre parla al cellulare con la schiuma da barba sul mento); Gazzè è ironicamente nei panni del contrabassista muto, che parla solo alla fine (tra l’altro pentendosene) e riceve una poesia dedicata alla sua inespressività verbale, che colma e compensa con l’amore per la pesca d’altura; Briguglia è un simpatico chitarrista che riscopre il valore dell’amore e dell’importanza di avere in mano un saggio titolo di studio, riuscendo a riportare al fulgore antico le sue passioni e la sua estrosa versatilità; infine, la Mezzogiorno è una giornalista che affronta un complesso e umoristico percorso di crescita interiore, quasi fosse in un romanzo di formazione, che la fa passare dalla noia improduttiva alla salute interiore e all’impiego cosciente e fruttifero delle passioni. Due valenze indiscutibili in questo piccolo film intelligente: i paesaggi con la fotografia di Fabio Olmi e una galleria di sette personaggi tutti azzeccati. Un road movie made in Italy che rimarrà nella memoria dell’immaginario collettivo per la sua schietta semplicità e il suo amore genuino e autentico per una regione, nel senso di terra madre e casa base, oppure come punto di partenza per tutte le ambizioni artistiche e non che l’animo umano sa e può coltivare. Prodotto da Paco Cinem., Eagle e Ipotesi Cinema.
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fabio57
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giovedì 12 novembre 2015
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film simpatico ma senza pretese
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Papaleo è simpatico e bravo e il cast del film è di tutto rispetto,premesso questo e detto che comunque la prima esperienza del neoregista è sostanzialmente positiva,resta un pizzico di delusione per una diciamo occasione mancata.Ottima l'idea di partenza,belli e suggestivi i luoghi dove hanno girato,però lo sviluppo e i dialoghi sono scontati e un pò banali.La stoffa in ogni caso c'è, Il nostro beniamino lucano è ottimo interprete soprattutto in chiave comica,come regista deve ancora crescere.
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aristoteles
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martedì 15 dicembre 2015
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papaleo è rock
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Papaleo è uno dei miei attori preferiti,in questa occasione dimostra anche di essere un bravo regista.
Il viaggio attraverso paesini della Basilicata riscuote consensi grazie alla simpatia e alla grande semplicità dei personaggi messi in scena.
Bravi tutti gli attori, solo la Mezzogiorno non mi ha convinto del tutto, a tratti l'ho trovata eccessiva.
Si sorride molto grazie a una musicalità da band fatta in casa e divertenti descrizioni di vita vissuta.
Due ore che passano veloci e rilassano lo spettatore.
Assente ogni tipo di volgarità, fortunatamente,visto il regista,non è una sorpresa ma vale la pena sottolinearlo.
Bravo Rocco,ti premio con tre stelle,sei uno dei pochi che alza il livello delle commedie italiane.
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Papaleo è uno dei miei attori preferiti,in questa occasione dimostra anche di essere un bravo regista.
Il viaggio attraverso paesini della Basilicata riscuote consensi grazie alla simpatia e alla grande semplicità dei personaggi messi in scena.
Bravi tutti gli attori, solo la Mezzogiorno non mi ha convinto del tutto, a tratti l'ho trovata eccessiva.
Si sorride molto grazie a una musicalità da band fatta in casa e divertenti descrizioni di vita vissuta.
Due ore che passano veloci e rilassano lo spettatore.
Assente ogni tipo di volgarità, fortunatamente,visto il regista,non è una sorpresa ma vale la pena sottolinearlo.
Bravo Rocco,ti premio con tre stelle,sei uno dei pochi che alza il livello delle commedie italiane.
Davvero un film per tutti.
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