rossosegnale
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martedě 9 maggio 2017
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la meraviglia della natura si fa sentimento
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Non sono un gran intenditore di questo genere di pellicole (a metà tra finzione e documentario), tuttavia questo piccolo film è riuscito a catturarmi fin dall'inizio per la sua semplicità (la storia) che diventa prima bellezza (la fotografia) poi universalità (il messaggio...o forse lo spunto per una riflessione). Ogni cosa scorre nel tempo dell'Uomo prima e della Natura dopo, avvolgendo lo spettatore (in questo caso me) in un abbraccio...lo stesso della madre che saluta il piccolo Natan, quello del Padre che gioca con lui, quello del mare per i suoi abitanti (sia sotto che sopra la superfice dell'acqua). La biodiversità (che nel film è sapientemente intreprtata dal una riserva in Messico) assume anche una valenza culturale e sociale mettendo a confronto stili e 'idee' di vita diverse da quella con la quale ci confrontiamo quotidianamente.
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Non sono un gran intenditore di questo genere di pellicole (a metà tra finzione e documentario), tuttavia questo piccolo film è riuscito a catturarmi fin dall'inizio per la sua semplicità (la storia) che diventa prima bellezza (la fotografia) poi universalità (il messaggio...o forse lo spunto per una riflessione). Ogni cosa scorre nel tempo dell'Uomo prima e della Natura dopo, avvolgendo lo spettatore (in questo caso me) in un abbraccio...lo stesso della madre che saluta il piccolo Natan, quello del Padre che gioca con lui, quello del mare per i suoi abitanti (sia sotto che sopra la superfice dell'acqua). La biodiversità (che nel film è sapientemente intreprtata dal una riserva in Messico) assume anche una valenza culturale e sociale mettendo a confronto stili e 'idee' di vita diverse da quella con la quale ci confrontiamo quotidianamente. Forse proprio per questo motivo, mi sono lasciato (volentieri) ipnotizzare da qualcosa che possiede grazia e leggerezza. Bravo Alamar:)
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monicabrz
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martedě 9 maggio 2017
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un giovane padre e un bimbo nell'incanto del mare
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Alamar è la semplice storia, realizzata con pochi mezzi e una troupe ridottissima, di un padre, Jorge, e un figlio, il piccolo Natan, che passano l'estate con il nonno pescatore in uno splendido atollo nei caraibi messicani, isolato e protetto dalle grandi correnti del turismo di massa. In una palafitta in mezzo al mare i tre passano il tempo con semplicità, rafforzando il legame tra di loro e con l'ambiente naturale che li circonda. Natan, che durante l'anno vive a Roma con la mamma Roberta, impara a riconoscere piante e animali e fa amicizia con Blanquita, un airone tropicale. Arriverà il giorno dei saluti, ma Natan porta con sé un tesoro che non perderà più.
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Alamar è la semplice storia, realizzata con pochi mezzi e una troupe ridottissima, di un padre, Jorge, e un figlio, il piccolo Natan, che passano l'estate con il nonno pescatore in uno splendido atollo nei caraibi messicani, isolato e protetto dalle grandi correnti del turismo di massa. In una palafitta in mezzo al mare i tre passano il tempo con semplicità, rafforzando il legame tra di loro e con l'ambiente naturale che li circonda. Natan, che durante l'anno vive a Roma con la mamma Roberta, impara a riconoscere piante e animali e fa amicizia con Blanquita, un airone tropicale. Arriverà il giorno dei saluti, ma Natan porta con sé un tesoro che non perderà più.
Un film adatto a tutti, adulti e ragazzi, che affronta con poesia temi come quello di una formazione dei bambini alternativa e diversa, nel contatto con la natura, nonché quello dell'integrazione dell'essere umano nell'ambiente, di un possibile dialogo con la natura e del nostro dovere di preservare quei luoghi incontaminati che ancora resistono.
Delicato come la storia che racconta, Alamar tocca corde profonde senza mai eccedere in sentimentalismi e senza l'ombra di retorica, grazie all'autenticità e spontaneità dei non-attori che lo interpretano di fronte a una camera estremamente discreta e capace di entrare n intimità con le loro vite.
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simoner
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martedě 9 maggio 2017
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un film poetico e struggente
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Alamar contiene due storie, che possono essere definite entrambe come due diverse espressioni dell'amore. La prima è quella di un rapporto tra padre e figlio: in un "mondo fuori dal mondo" dove leggerezza e poesia, ma anche la realtà cruda di una natura incontaminata, fanno da scenografia alla storia di formazione di un bimbo perché possa conoserne i segreti e le ricchezze. Un passaggio di conoscenze quello tra padre e figlio necessario per apprezzare le possibilità e i valori di un luogo cosi differente da quello dove egli ha vissuto fino ad allora. La seconda storia è l' incomparabile atto di amore della natura nei nostri confronti.
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Alamar contiene due storie, che possono essere definite entrambe come due diverse espressioni dell'amore. La prima è quella di un rapporto tra padre e figlio: in un "mondo fuori dal mondo" dove leggerezza e poesia, ma anche la realtà cruda di una natura incontaminata, fanno da scenografia alla storia di formazione di un bimbo perché possa conoserne i segreti e le ricchezze. Un passaggio di conoscenze quello tra padre e figlio necessario per apprezzare le possibilità e i valori di un luogo cosi differente da quello dove egli ha vissuto fino ad allora. La seconda storia è l' incomparabile atto di amore della natura nei nostri confronti. Della pazienza che ha nel sopportare tutto quello che di offensivo ha ricevuto dall'uomo, ma ancora capace di offrire, se salvaguardata, incomparabili bellezze e tesori.
E' un film che non vuole denunciare, vuole semplicemente raccontare, testimoniare le vite possibili in un mondo, forse l'unico vero, reale, perfetto.
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