Il paradiso naturale tra i messicani per Natan, 5 anni prima della scuola
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Alamar (ala mar, al mare in spagnolo) è un documentario intimo, potremmo dire. Al centro un bambino di cinque anni, Natan, figlio dell'amore appassionato ma non duraturo tra un'italiana e un indio messicano. Prima che Natan inizi ad andare a scuola a Roma dove vive con la mamma, il padre vuole tenerlo un po' con sé per fargli esplorare il mondo fatato della propria infanzia. I due raggiungono il nonno pescatore presso l'atollo corallino dove l'anziano vive, una specie di paradiso terrestre dove il tempo pare essersi fermato, e con lui si immergono in una quotidianità semplice e felice di mare, barca, pesca, giochi e osservazione rapita della natura della quale fanno parte i coccodrilli che sguazzano a riva e un airone che il bimbo riesce quasi ad addomesticare. Per lui, che alla fine saluteremo nel ritorno sereno a un'Italia invernale, sarà stato un indimenticabile apprendistato alla diversità e alla ricchezza della vita. Proprio perché riesce ad assumere lo sguardo di un bambino il film è asciutto e privo di retorica.
Da La Repubblica, 25 maggio 2017
di Paolo D'Agostini, 25 maggio 2017