joker
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sabato 27 dicembre 2008
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una donna del 700 in chiave moderna
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Il film si sviluppa sulla scia della biografia della Foreman,che ha ricostruito il personaggio di Georgiana attraverso documenti storici, colloqui con i discendenti Spencer e lettere d'archivio. Il lavoro della Foreman è stato accurato, nonostante il genere storico costituisca ormai la nicchia di quei pochi che hanno il coraggio di cimentarsi con tomi di piu di 400 pagine incentrati sul gossip del 700.Il film è incentrato sulla figura della Knightley, una Georgiana un pò atletica per l'epoca, in conflitto con un gelido Fiennes marito distaccato interessato ad assicurare un erede alla propria dinastia. La storia è stata notevolmente semplificata, basti pensare che nella prima mezz'ora di film si è coperto più di metà del libro.
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Il film si sviluppa sulla scia della biografia della Foreman,che ha ricostruito il personaggio di Georgiana attraverso documenti storici, colloqui con i discendenti Spencer e lettere d'archivio. Il lavoro della Foreman è stato accurato, nonostante il genere storico costituisca ormai la nicchia di quei pochi che hanno il coraggio di cimentarsi con tomi di piu di 400 pagine incentrati sul gossip del 700.Il film è incentrato sulla figura della Knightley, una Georgiana un pò atletica per l'epoca, in conflitto con un gelido Fiennes marito distaccato interessato ad assicurare un erede alla propria dinastia. La storia è stata notevolmente semplificata, basti pensare che nella prima mezz'ora di film si è coperto più di metà del libro. I costumi e la fotografia ricordano la Maria Antonietta della Coppola anche se la copiosità di Versailles resta irragiungibile!Quel che manca comunque nel film è però il cuore. La psicologia della protagonista è appena tracciata sul quadro rappresentativo, il conflitto con il marito troppo esasperato. Come al solito le necessità di copione o di produzione hanno imposto dialoghi e baci impossibili per l'epoca. Il film è bello ma di una bellezza polare! Gelidi sono gli ambienti dove si avvicendano personaggi di varia estrazione nobili, borghesi e servi,mentre l'aria delle stanze è pervasa dalle urla di una violenza(inventata per aumentare maggiormente la drammaticità dell'intreccio).Consiglio a coloro che hanno letto il libro di non essere troppo pretenziosi...Rimarreste delusi. Ad ogni modo il film è apprezzabile per quanto la mancanza di introspezione lo renda zoppo e anche un pò vuoto come lo sono gli occhi di Fiennes, ormai imprigionato nel ruolo di Voldemort! Giacomo
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giulia_mb
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sabato 21 marzo 2009
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tristemente reale
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Appena finita la visione mi sono sentita dentro una sensazione di tristezza e amarezza infinite. Dettate anche dall'impotenza, dall'impossibilità di vedere ma di non poter cambiare le cose, che, ora come ora, sono ben diverse, e spesso le donne ai tradimenti dei mariti rispondono con omicidi o alimenti costosissimi. Questo Georgeana non lo poteva fare e per amore dei figli fu condannata all'infelicità eterna, a partire dai suoi 17 anni. Rinunciò in ordine alle seguenti cose: la sua gioventù, la sua felicità, le sue amicizie, la sua libertà e, infine, al suo vero amore. Tutto per colpa di un marito che voleva tutto, ma non voleva dare niente, nemmeno un piccolo barlume di felicità a una donna che mai aveva amato e mai avrebbe potuto amare.
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Appena finita la visione mi sono sentita dentro una sensazione di tristezza e amarezza infinite. Dettate anche dall'impotenza, dall'impossibilità di vedere ma di non poter cambiare le cose, che, ora come ora, sono ben diverse, e spesso le donne ai tradimenti dei mariti rispondono con omicidi o alimenti costosissimi. Questo Georgeana non lo poteva fare e per amore dei figli fu condannata all'infelicità eterna, a partire dai suoi 17 anni. Rinunciò in ordine alle seguenti cose: la sua gioventù, la sua felicità, le sue amicizie, la sua libertà e, infine, al suo vero amore. Tutto per colpa di un marito che voleva tutto, ma non voleva dare niente, nemmeno un piccolo barlume di felicità a una donna che mai aveva amato e mai avrebbe potuto amare. Lady G come Maria Antonietta, con la differenza che se per il Delfino di Francia vigeva la timidezza e l'indifferenza verso una sposa non desiderata, per il duca di Devonshire ogni cosa è spregio regalato e rispetto preteso. Il cast è ottimo, le ricostruzioni degli ambienti dell'epoca anche. Il sorriso di Keira Knightely illumina ed è sincero nei momenti sereni; da solo vale la visione del film.
4 stelle.
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alessandra verdino
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giovedì 27 agosto 2009
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una vita
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"La duchessa", interpretato superlativamente da Keira Kneily e da Ralph Fienness, non é solo un film.
E' il ritratto di una vita.
Dietro i lustrini e l'apparenza - che come al solito inganna - può nascondersi l'infelicità.
E una donna vittima della solitudine e dell'imbecillità degli uomini.
La condizione femminile, nell'Inghilterra del XVIII Secolo, non era certamente rose e fiori.
Lo é adesso?
Nulla é, in realtà, cambiato.
Lady Georgiana é un simbolo dell'emancipazione mentale femminile, dell'intelligenza, della grazia e della bellezza.
Purtroppo, usata da tutti.
Una donna con tutte queste doti non avrà mai vita facile. Non sarà facile comprendere che dietro la bellezza può esistere un cervello ed un cuore.
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"La duchessa", interpretato superlativamente da Keira Kneily e da Ralph Fienness, non é solo un film.
E' il ritratto di una vita.
Dietro i lustrini e l'apparenza - che come al solito inganna - può nascondersi l'infelicità.
E una donna vittima della solitudine e dell'imbecillità degli uomini.
La condizione femminile, nell'Inghilterra del XVIII Secolo, non era certamente rose e fiori.
Lo é adesso?
Nulla é, in realtà, cambiato.
Lady Georgiana é un simbolo dell'emancipazione mentale femminile, dell'intelligenza, della grazia e della bellezza.
Purtroppo, usata da tutti.
Una donna con tutte queste doti non avrà mai vita facile. Non sarà facile comprendere che dietro la bellezza può esistere un cervello ed un cuore.
Lady Georgiana non é assolutamente una femminista: anzi, ha un tremendo bisogno d'amore e d'affetto.
Ma é sveglia, non ha peli sulla lingua, sa dettare uno stile e svegliare una nazione.
Un carattere pericolosissimo, per una donna.
Si ha voglia di soggiogarla, di metterla al muro.
Non comprendendo che tutto questo é una facciata, un tentativo di rivalsa, piuttosto che di ribellione.
Un modo per compensare una terribile mancanza d'amore.
Ecco quindi l'eleganza, la voglia di apparire, gli interessi politici.
Avendo, in realtà, da fare con un marito stupido, brutale e vendicativo (un magnifico Ralph Fienness) e con un amore romantico non troppo degno di lei.
Il maggior problema di Georgiana?
L'intelligenza. Ed un cuore d'oro, che sa sacrificarsi per gli altri.
Tutto ciò é in grado di soggiogarla, anche se lei riesce sempre, malgrado il dolore, a tenere la testa in alto.
Un meraviglioso ritratto femminile.
Dietro il successo, può esserci l'infelicità.
Dettata, soprattutto, dal sentirsi una donna libera e dal volere essere amata.
Sinceramente. Con il cuore.
Un altro ritratto di Lady Diana?
Sì e no.
Una donna forte. E fragile.
Una vittima di se stessa e dell'incomprensione generata dalla stupidità di un mondo basato su valori che non sono quelli del cervello e del cuore.
Una vincitrice sul piano sociale ed una vinta su quello degli affetti.
Una donna interessantissima. Descritta, molto bene, in un film coraggioso e geniale.
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iuriv
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martedì 2 dicembre 2014
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lady spencer. ma non diana.
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La Duchessa è un film che parla di una donna dalle idee liberali, intrappolata in un periodo storico in cui certe caratteristiche non erano ben accette dalla società. Keira, come sempre in costume, interpreta Lady Georgiana Spencer, giovane rampolla destinata in sposa al duca del Devonshire. La speranza dell'altero Fiennes è quella che la sua nuova moglie possa generare un figlio maschio.
Forse è vero che la sceneggiatura di questa pellicola tenta di rivoluzionare la figura femminile settecentesca, ma, a un primo sguardo, non si nota nulla di sorprendente nello schermo.
La messa in scena di Dibb è sfarzosa come le sue ambientazioni, ricca com'è di carrelli, panoramiche, inquadrature intense, eccetera.
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La Duchessa è un film che parla di una donna dalle idee liberali, intrappolata in un periodo storico in cui certe caratteristiche non erano ben accette dalla società. Keira, come sempre in costume, interpreta Lady Georgiana Spencer, giovane rampolla destinata in sposa al duca del Devonshire. La speranza dell'altero Fiennes è quella che la sua nuova moglie possa generare un figlio maschio.
Forse è vero che la sceneggiatura di questa pellicola tenta di rivoluzionare la figura femminile settecentesca, ma, a un primo sguardo, non si nota nulla di sorprendente nello schermo.
La messa in scena di Dibb è sfarzosa come le sue ambientazioni, ricca com'è di carrelli, panoramiche, inquadrature intense, eccetera. L'effetto che ottiene è una pesantezza tangibile, per altro tipica del genere. E diventa difficile scindere le immagini dalla storia, anche solo per provare a capire cosa sia a trasmettere la lentezza che avvolge tutto il lavoro.
In realtà il film vive anche di momenti interessanti, per lo più incentrati sulle svolte narrative che duca e duchessa si trovano di fronte. A volte l'uno, a volte l'altra, riescono ad emergere con la struttura dei loro personaggi, mettendo in atto qualche spunto interessante.
Ciò non toglie che la vicenda narri del classico triangolo amoroso di corte, con la protagonista orgogliosa vittima della prepotenza maschile e la concubina che si approfitta della situazione per trarne un vantaggio personale. E' forse il tipo più classico di narrativa al quale si può andare incontro.
A tentare di cambiare le sorti del lavoro c'è la parte finale, in cui orgoglio e sentimento contrastano e ne viene fuori il lato migliore del film, dove le decisioni divergono un po' dal dramma tipico e restituiscono un'immagine un filino più cruda di tutti i personaggi in gioco. Unica nota stonata, la scelta di chiudere la storia prima della sua conclusione naturale, lasciando al testo scritto il compito di spiegare come si sono svolti i fatti da li in poi. Espediente che io personalmente detesto e che qui ha anche l'aggravante di non restituire nemmeno il sapore di una figura drammatica, come pare sia stata la vera Georgiana Spencer.
Ad esclusione del duro Fiennes, sullo schermo si vede quasi solo il corpicino esile di Keira, che, come al solito, è capace di farsi odiare grazie al suo ristretto campionario espressivo e a uno stile recitativo sempre uguale a se stesso. E' vero però che la sua bellezza particolare, diciamo così, è molto adatta ai filmoni in costume. E difatti non ne manca nemmeno uno.
In definitiva una pellicola un po' così, che alterna grandi fasi da sbadiglio ad altre interessanti, senza che riesca mai a fare davvero breccia. Gli amanti del genere, però, potrebbero persino amarlo.
Nella vita tutto può essere.
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greyhound
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martedì 7 maggio 2013
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la solitudine di una donna
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La Duchessa è un film estremamente profondo e attuale nelle tematiche trattate, sebbene nelle campagne di marketing a suo sostegno si sia ampiamente cercato di accostare la figura di Giorgiana Spencer e del suo triste matrimonio a quello, altrettanto non riuscito, di Diana Spencer (meglio conosciuta come Lady Diana).
In realtà è una pellicola in grado di svelarci molto della società aristocratica (e non solo) della fine del 1700 e del rapporto esistente tra uomini e donne. Sin dai primi minuti del suo svolgimento i fatti sono esposti con chiarezza: il duca di Cavendish ha come unico obiettivo il perpetuarsi del suo casato e, di conseguenza, l'ottenimento di un erede potrà avvenire con qualsiasi donna.
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La Duchessa è un film estremamente profondo e attuale nelle tematiche trattate, sebbene nelle campagne di marketing a suo sostegno si sia ampiamente cercato di accostare la figura di Giorgiana Spencer e del suo triste matrimonio a quello, altrettanto non riuscito, di Diana Spencer (meglio conosciuta come Lady Diana).
In realtà è una pellicola in grado di svelarci molto della società aristocratica (e non solo) della fine del 1700 e del rapporto esistente tra uomini e donne. Sin dai primi minuti del suo svolgimento i fatti sono esposti con chiarezza: il duca di Cavendish ha come unico obiettivo il perpetuarsi del suo casato e, di conseguenza, l'ottenimento di un erede potrà avvenire con qualsiasi donna. L'ancora giovane ed ingenua Giorgiana sarà solamente il mezzo (ancorché attraente) e non a caso il matrimonio verrà combinato come se la ragazza fosse un mero oggetto a disposizione dell'acquirente.
Successivamente si assisterà al disvelamento del sempre più meschino carattere dell'uomo, desideroso di ottenere i favori di qualsivoglia esponente del genere femminile senza però concedere la stessa possibilità alla moglie, segretamente innamorata di un coetaneo ben più prodigo di attenzioni. Uno stupro tra le mura domestiche, infine, renderà manifesto il comportamento sprezzante e l'ideologia suprematista del duca nei confronti della moglie in particolare e del genere femminile in generale.
Un'ulteriore tematica in gioco attiene al punto fino il quale si è disposti a spingersi per amore dei figli; ciò è ben visibile sia nel personaggio di Giorgiana che in della sua amica. La prima accetterà ogni sopruso pur di non perdere la possibilità di vivere assieme ai suoi (ivi compreso l'abbandono dell'ultimogenita ancora in fasce ma figlia del tradimento), mentre la seconda si piegherà alla volontà del duca di farne la sua amante (ed in un certo qual modo anche la sua schiava sessuale) pur di riottenere la custodia dei figli avuti da un precedente matrimonio.
Ottima prova attoriale di Ralph Fiennes, in grado di rappresentare al meglio il lato oscuro del personaggio, e della sempre perfetta Kiera Knightley, che una volta di più dimostra di essere nata per ruoli del genere.
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everbigod81
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venerdì 16 gennaio 2009
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la duchessa
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Tratto dal romanzo di Amanda Foreman “Georgiana, Duchess of Devonshire”, pubblicato nel 1998, il primo film per il grande schermo di Saul Dibb non è di certo un'opera felice. La storia, ambientata nella seconda metà del '700, ci mostra una giovane Georgiana Spencer (nel film Keira Knightley non al meglio delle sue performance) data in sposa a un Duca (l'eccellente Ralph Fiennes) in cerca di moglie per avere degli eredi. Scopre ben presto che egli ama un'altra donna. Le viene negato l'amore, per gli eredi che non riesce a dare, e lo trova in un altro uomo. Questo però la metterà di fronte ad una scelta molto importante. Georgiana è una donna bellissima, attiva nella vita sociale, chiacchieratissima e ricercatissima anche per il suo buon gusto nel vestire.
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Tratto dal romanzo di Amanda Foreman “Georgiana, Duchess of Devonshire”, pubblicato nel 1998, il primo film per il grande schermo di Saul Dibb non è di certo un'opera felice. La storia, ambientata nella seconda metà del '700, ci mostra una giovane Georgiana Spencer (nel film Keira Knightley non al meglio delle sue performance) data in sposa a un Duca (l'eccellente Ralph Fiennes) in cerca di moglie per avere degli eredi. Scopre ben presto che egli ama un'altra donna. Le viene negato l'amore, per gli eredi che non riesce a dare, e lo trova in un altro uomo. Questo però la metterà di fronte ad una scelta molto importante. Georgiana è una donna bellissima, attiva nella vita sociale, chiacchieratissima e ricercatissima anche per il suo buon gusto nel vestire.Torna subito alla nostra memoria Lady D ma i tempi sono diversi e nel '700 ad una donna non viene concesso il lusso di una separazione. Le apparizioni vanno salvate anche a costo di sacrificare la propria vita.
Il film se non fosse per la storia in se, che offre delle impennate significative solo in poche occasioni, potrebbe essere molto interessante e di certo offre tanti spunti di discussione. Bella la fotografia, le ambientazioni e i costumi. Gli abiti su tutto sono forse i veri protagonisti del film. Sempre belli, meravigliosi. All'inizio del film la protagonista indossa abiti chiari, simbolo di spensieratezza e purezza, ma con l'andare del tempo diventano sempre più scuri, quasi a lutto, come se l'amore mancato avesse rotto qualcosa nell'animo di Georgiana. Gli abiti diventano delle maschere in un gioco molto teatrale e delle gabbie dalle quali è difficile uscire.
Conoscendone i pregi e i difetti è possibile concedersi una visione di “La duchessa” almeno per il gusto di osservare i costumi di qualche secolo fà.
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yore
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venerdì 16 gennaio 2009
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noiosetto
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film che riprende la riproposizione in chiave moderna di nobili inglesi del '700. in questo caso Georgiana Spencer che ad appena 17 anni lascia mamma e palazzo per sposare il Duca di Devorshire( interpretato da un antipatico ed imparrucchato Fiennes) con il solo scopo di dare a questo ultimo un erede maschio. il classico matrimonio combinato dalle alte famiglie aristoscratiche... se non che dopo tanti tentativi la neo duchessa e solo capace di sfornare figlie femmine non pretendenti al titolo.. nel frattempo questa esuberante ed eccentrica donna sfoggia in tutto il suo splendore abiti costosissimi e alla moda e viene trattata all'epoca come una vip odierna solo che non c'erano foto ma ritratti.
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film che riprende la riproposizione in chiave moderna di nobili inglesi del '700. in questo caso Georgiana Spencer che ad appena 17 anni lascia mamma e palazzo per sposare il Duca di Devorshire( interpretato da un antipatico ed imparrucchato Fiennes) con il solo scopo di dare a questo ultimo un erede maschio. il classico matrimonio combinato dalle alte famiglie aristoscratiche... se non che dopo tanti tentativi la neo duchessa e solo capace di sfornare figlie femmine non pretendenti al titolo.. nel frattempo questa esuberante ed eccentrica donna sfoggia in tutto il suo splendore abiti costosissimi e alla moda e viene trattata all'epoca come una vip odierna solo che non c'erano foto ma ritratti. inoltre si batte in politica per l'acquisizione dell'assoluta libertà, libertà che spetta anche al genere femminile. cosi tanto controccorente nella vita pubblica quanto prigioniera di quella gabbia dorata che il marito le ha costruito intorno. capace di salvare gli altri e incapace di salvare se stessa, da un marito taciturno e indifferente per poter coronare il sogno di fuggire con l'amore della sua vita... nemmeno di fronte finalmente all'unico erede maschio concepito e procreato con la violenza. morirà in un Menage a trois con l'amica e amante del marito Bess. film mediocre e incolore dove brilla solo la stella di Keira perfetta nel ruolo della ribelle e anticonformista duchessa. infelice fiennes di ritorno ad un ruolo da cattivo e la Rampling tutta spocchia e smorfie... classico film di costume innaffiato di modernismo.
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