sandro010
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domenica 17 ottobre 2010
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film da vedere
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Il film è un capolavoro dal punto di vista musicale se si è in grado di apprezzare un tipo di sound non accessibile a tutti.I paragoni con trainspotting,requiem for a dream etc.. sono tutti forzatamente riportati dai soli critici incapaci di vedere il film per la semplicità e l'essenzialità che lo contraddistinguono.Lo dimostra il fatto che in Germania,a distanza di 14 mesi dall'uscita,il film è ancora nelle sale.Le musiche emozionano e lasciano il segno,le immagini e le spoglie esperienze notturne e diurne tra musica elettronica e droghe, raccontano alla perfezione un semplice spaccato della scena elettronica europea,vista da chi queste esperienze le prova davvero.Chi si limita a descrivere questa pellicola come una brutta copia di Trainpotting,non dispone della necessaria imparzialità per valutare un film pioneristico nel suo genere.
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Il film è un capolavoro dal punto di vista musicale se si è in grado di apprezzare un tipo di sound non accessibile a tutti.I paragoni con trainspotting,requiem for a dream etc.. sono tutti forzatamente riportati dai soli critici incapaci di vedere il film per la semplicità e l'essenzialità che lo contraddistinguono.Lo dimostra il fatto che in Germania,a distanza di 14 mesi dall'uscita,il film è ancora nelle sale.Le musiche emozionano e lasciano il segno,le immagini e le spoglie esperienze notturne e diurne tra musica elettronica e droghe, raccontano alla perfezione un semplice spaccato della scena elettronica europea,vista da chi queste esperienze le prova davvero.Chi si limita a descrivere questa pellicola come una brutta copia di Trainpotting,non dispone della necessaria imparzialità per valutare un film pioneristico nel suo genere.Per la prima volta infatti,molte riprese vengono effettuate "live" dall'interno dei locali,dando cosi la possibilità alla musica elettronica di assumere rilievo e forma in un contesto reale.
La musica elettronica come non si è mai ascoltata prima.Festival di Locarno,Festival di Berlino,Festival di Amburgo..sarà un caso?
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daddaman
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martedì 11 gennaio 2011
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un capolavoro mancato
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Da amante della musica e del cinema ho trovato questo progetto davvero molto interessante, un film che aveva l'opportunità di spingersi su nuove frontiere del cinema, aveva perchè, ahimè, a mio modestissimo parere il film sembra solo una bozza di un capolavoro rimasta infine incompiuta...
La protagonista, la musica, esce vincitrice indiscussa di questo film, avvolge tutte le scene e permea il film molto più di una colonna sonora, perchè vuole incarnare la vita underground berlinese. Bisogna però dire che siamo ben distanti dai capolavori della musica elettronica, livelli irraggiungibili per una creazione con un portatile e Ableton da parte di un discreto ma non eccelso produttore; comunque si parla di una produzione di elettronica "masticabile commercialmente" che ha avuto molto successo, che si lascia ben ascoltare e in alcune scene sà anche coinvolgere.
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Da amante della musica e del cinema ho trovato questo progetto davvero molto interessante, un film che aveva l'opportunità di spingersi su nuove frontiere del cinema, aveva perchè, ahimè, a mio modestissimo parere il film sembra solo una bozza di un capolavoro rimasta infine incompiuta...
La protagonista, la musica, esce vincitrice indiscussa di questo film, avvolge tutte le scene e permea il film molto più di una colonna sonora, perchè vuole incarnare la vita underground berlinese. Bisogna però dire che siamo ben distanti dai capolavori della musica elettronica, livelli irraggiungibili per una creazione con un portatile e Ableton da parte di un discreto ma non eccelso produttore; comunque si parla di una produzione di elettronica "masticabile commercialmente" che ha avuto molto successo, che si lascia ben ascoltare e in alcune scene sà anche coinvolgere. Questa pellicola, per il nostro Paul, che si è distinto fra l'altro per la più che buona performance da attore, è risultata infatti un ottimo espediente commerciale, che gli ha permesso di passare da tot mila euro a serata a tot x3, un omaggio alla sua musica e un grande trampolino di lancio per il suo album...
Ma per rendere questo film un ottimo film per quanto riguarda la musica c'era da fare qualcosina in più forse...
Ma ciò che davvero manca a questa pellicola è la rappresentazione della Vita underground, la capacità di penetrare nel cuore pulsante della Berlino giovane ed elettronica, perchè riprendere dall'interno del club serate realmente svolte, luci stroboscopiche e gente che balla, non basta per darci un'idea di ciò che è veramente questo ambiente, e delle possibilità che offre (lasciando da parte le droghe riguardo alle possibilità; però la rappresentazione della discesa di Icka nella droga risulta molto efficace, una delle parti più riuscite del film, insieme con le fuorvianti amicizie del Dj e i compagni nel centro di recupero della ottima dott.ssa Petra Paul). Un regista che ama questa città, ma che la lascia solo sullo sfondo senza farle prendere vita insieme con la sua musica, mi dà un'impressione mediocre. Non bastano due inquadrature su Alexanderplatz, in metro, o sul muro (appena accennato fra l'altro in una battuta e tema liquidato, così come il resto del contesto sociale) a farci sentire il battito del cuore di Berlino.
Inoltre le inquadrature minimaliste sono carenti di quella raffinatezza che è fondamentale per la loro buona riuscita, restano quindi fredde, un pò spezzate: manca il tocco del regista che faccia prendere vitalità e colore alle immagini e ci dia l'idea di uno spaccato di vita, lasciando il compito di coinvolgere lo spettatore solo alla musica di Ickarus. Sembra quasi che il film sia stato girato volendo esprimere quei contenuti ma senza troppa convinzione.
Berlin Calling è la bozza di un capolavoro che deve ancora arrivare, ma bisogna lavorarci sù. Nel frattempo ci godiamo un discreto connubio di cinema e musica, che ritengo sia stato pluripremiato perchè innovativo ed originale.
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dogen
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martedì 16 febbraio 2010
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un tiepido tentativo
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Il film narra caduta e risalita di un dj berlinese. Fortemente motivato alla pubblicazione del suo album, si ritrova invischiato in una dipendenza dalle innumerevoli droghe diffuse nella capitale tedesca, si comporta da bambino viziato spaccando uffici e trascurando relazioni. Dopo aver fatto colazione nudo in un albergo chiccoso, giocando con il cibo come i bimbi col das, viene ricoverato in una struttura per la riabilitazione. Qui cui toccherà il fondo, e risalirà con compita displina, da bravo convertito.
Il film nel complesso risulta debole. Debole nella descrizione dell'inferno della droga. Troppo leggero e ingiustificato nel trattare il percorso di riabilitaizone del il protagonista, che supera la confusione dovuta alla tossicodipendeza, con troppa facilità.
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Il film narra caduta e risalita di un dj berlinese. Fortemente motivato alla pubblicazione del suo album, si ritrova invischiato in una dipendenza dalle innumerevoli droghe diffuse nella capitale tedesca, si comporta da bambino viziato spaccando uffici e trascurando relazioni. Dopo aver fatto colazione nudo in un albergo chiccoso, giocando con il cibo come i bimbi col das, viene ricoverato in una struttura per la riabilitazione. Qui cui toccherà il fondo, e risalirà con compita displina, da bravo convertito.
Il film nel complesso risulta debole. Debole nella descrizione dell'inferno della droga. Troppo leggero e ingiustificato nel trattare il percorso di riabilitaizone del il protagonista, che supera la confusione dovuta alla tossicodipendeza, con troppa facilità. Scontato e banale il successo dell'album del musicista, come a voler calcare l'equalzione holliwodiana, bene (basta droga) uguale successo sociale.
I personaggi non sono approfonditi e allo stesso modo le relazioni, che rimangono fredde, i dialoghi mai pregni.
L'unica protagonista che esce vincitrice da questa opera è la musica. Spessa, meccanica, vellutata, potente, coinvolgente, introspettiva, pulsante. E della Berlino che visivamente latita, ci lascia un sapore forte, una sonora intensità.
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[+] vince la musica
(di bluto8000)
[ - ] vince la musica
[+] e questa sarebbe musica???
(di paolorol)
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[+] questa non è musica!
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fcknrckstar
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venerdì 6 settembre 2013
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molta carne al fuoco, pochi risultati
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Ickarus è un DJ abbastanza conosciuto nell'ambito della minimal, reduce da un tour mondiale, torna finalmente a Berlino, dove dovrebbe, spinto dalle pressioni della sua produttrice, produrre il suo nuovo album. Mathilde, la sua ragazza, gli è sempre vicino, ma purtroppo, le pressioni, e l'insoddisfazione di Ickarus, lo portano sempre più giù, in una discesa verso la tossicodipendenza. Arriverà il momento, di entrare, controvoglia, in una clinica di disintossicazione, dove la dottoressa Petra Paul, cercherà di aiutare Ickarus ad uscire dalla sua spirale autodistruttiva.
Film che racconta la storia per lo più autobiografica del DJ Paul Kalkbrenner, con lui stesso nella parte del protagonista: anni dopo London Calling, è Berlino adesso, che cerca per una salvezza che passa per la musica.
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Ickarus è un DJ abbastanza conosciuto nell'ambito della minimal, reduce da un tour mondiale, torna finalmente a Berlino, dove dovrebbe, spinto dalle pressioni della sua produttrice, produrre il suo nuovo album. Mathilde, la sua ragazza, gli è sempre vicino, ma purtroppo, le pressioni, e l'insoddisfazione di Ickarus, lo portano sempre più giù, in una discesa verso la tossicodipendenza. Arriverà il momento, di entrare, controvoglia, in una clinica di disintossicazione, dove la dottoressa Petra Paul, cercherà di aiutare Ickarus ad uscire dalla sua spirale autodistruttiva.
Film che racconta la storia per lo più autobiografica del DJ Paul Kalkbrenner, con lui stesso nella parte del protagonista: anni dopo London Calling, è Berlino adesso, che cerca per una salvezza che passa per la musica. Certo, non è il punk, questa volta, ad essere la via di fuga, ma l'elettronica minimale. E di certo Kalkbrenner, ha comunque utilizzato questo film, come una forma di auto promozione, che gli ha dato una visibilità che altrimenti, difficilmente avrebbe avuto. Ma, il progetto, è comunque abbastanza valido. C'è tutta la cupezza di chi sceglie l'autodistruzione, e Berlino, è un'ottima location, essendo un centro culturale giovanile di riferimento per l'intera Europa. La grossa pecca, è che, un progetto ambizioso ed interessante come questo, mette molta carne al fuoco, e si dimentica di approfondire, di scendere nel profondo; mancanza, che avrebbe potuto renderlo una vera pietra miliare, del calibro di Trainspotting, ed invece, lo relega a discreto film con tante pretese, e non molti risultati. Colonna sonora dello stesso Paul Kalkbrenner, adatta e godibile.
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