«Sleuth», bifolco di un parrucchiere occhio al trabocchetto
di Alberto Crespi L'Unità
Sleuth è termine gergale per «investigatore». Titolo abbastanza misterioso, anche per anglofoni. È stranamente bello il titolo italiano, Gli insospettabili, affibbiato sia al vecchio film di Joseph L. Mankiewicz (1972) sia a questo remake di Kenneth Branagh visto in concorso a Venezia. Andrew Wyke, uno scrittore di gialli ricchissimo e dissoluto, convoca nella propria villa-castello nella campagna inglese l'amante di sua moglie, un parrucchiere bello ma bifolco dal buffo nome di Milo Tindle. Gli propone un patto: per non pagare gli alimenti alla fedifiraga, vuole che Milo finga di derubarlo per intascare l'assicurazione sui gioielli. [...]
di Alberto Crespi, articolo completo (2234 caratteri spazi inclusi) su L'Unità 9 novembre 2007