Roberta Ronconi
Liberazione
Viva la faccia di Kitano, che fa dei filmetti divertenti e non ce li vende per capolavori. «Forse mi state sopravvalutando», dichiara infatti tra il lucido e l'ironico ai giornalisti del festival. Qualità che qui al Lido scarseggiano - per ora - in modo vergognoso, in un'apoteosi autocelebrativa che farebbe arrossire anche un pavone. E' il caso del sopravvalutatissimo, ma inconsapevole, Kenneth Branagh, che dopo i vari deliri mozartiani arriva alla Mostra di Venezia con quello che i più fini di palato hanno ribattezzato «un gioiellino», ovvero "Sleuth", cosiddetto remake del lontano "Gli insospettabili" di Joseph Mankiewicz, adattamenti entrambi della piéce di Anthony Shaffer e una sceneggiatura, per Branagh, firmata nientedimeno che dal premio Nobel Harold Pinter. [...]
di Roberta Ronconi, articolo completo (1680 caratteri spazi inclusi) su Liberazione 31 agosto 2007