Ellen Page ha la carica di un ciclone sulle ali di una libellula: con questa fanciulla, insieme ad una paio di idee giuste di fotografia, colore e musica, qualunque regista e' in grado di mettere insieme un blockbuster da milioni di dollari, spendendone qualche migliaio. Non penso sia una questione di testi "giovanili" o di sceneggiatura "scapigliata", certo ci vuole uno script che la faccia parlare e la vesta per quei 5 anni in meno di quelli che ha, ma la chiave di tutto resta definitivamente lei. Chi non l'ha conosciuta in Hard Candy, non perda l'occasione e trovera' una variante ancora piu' dirompente del suo carattere spontaneo e travolgente. Quanto alla regia, sono diffidente e spero che Reitman non scivoli anzitempo come Slade (dopo Hard Candy, giu' nel baratro di 30 Days of Night), dimostrando ancor di piu' che la riuscita della pellicola e principalmente dovuto a lei, solo a lei e non alle accattivanti canzoncine, ai colori-pastello, a grafica e titoli ammiccanti ed alle mille ideuzze "birbanti" disseminate nella scenografia. Senza Ellen Page questo film non esisterebbe e forse proprio in questo sta la limitazione della "ragazzina-prodigio", che quando crescera' potrebbe non trovare piu' script "giusti" per farla scatenare. 5 stelle a lei, nel momento magico della sua carriera, ed al film magicamente e semplicemente quasi perfetto.
[+] lascia un commento a gus da mosca »
[ - ] lascia un commento a gus da mosca »
|
gus da mosca
|
domenica 11 maggio 2008
|
successo per cody grazie alla spontaneità di ellen
|
|
|
|
E chi nega che la sceneggiatura abbia il suo merito !! Penso pero' allo stesso identico film realizzato con una protagonista diversa, come Hilary Swank (tanto per citare un tipo "maschiaccio e ribelle"). Certo, altra femmina e altro carattere, molto piu' adatto alle drammatizzazioni non scanzonate, ma qui sta il punto: penso che nell'odierno panorama di giovani e brave attrici, solo Ellen era in grado di interpretare in modo esclusivo questo film, dando un contributo suo personale, che altre piu' navigate attrici avrebbero forse cercato nel copione, senza trovarlo. Non basta la battutta "slangata" per rendere accattivante uno script originale. Non nego che qui stia anche la limitazione di Ellen: forse recita se stessa.
[+]
E chi nega che la sceneggiatura abbia il suo merito !! Penso pero' allo stesso identico film realizzato con una protagonista diversa, come Hilary Swank (tanto per citare un tipo "maschiaccio e ribelle"). Certo, altra femmina e altro carattere, molto piu' adatto alle drammatizzazioni non scanzonate, ma qui sta il punto: penso che nell'odierno panorama di giovani e brave attrici, solo Ellen era in grado di interpretare in modo esclusivo questo film, dando un contributo suo personale, che altre piu' navigate attrici avrebbero forse cercato nel copione, senza trovarlo. Non basta la battutta "slangata" per rendere accattivante uno script originale. Non nego che qui stia anche la limitazione di Ellen: forse recita se stessa. Vorrei vederla alla prova su di uno script diverso dal provocatorio Hard Candy o dallo spensierato Juno: in entrambi trovi 2 decise sfumature dello stesso tipo di fanciulla.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gus da mosca »
[ - ] lascia un commento a gus da mosca »
|
|
d'accordo? |
|
carmen
|
domenica 25 maggio 2008
|
la lunghezza è proporzionata ai contenuti
|
|
|
|
è vero la mia recensione è lunga, ma io scrivo perchè mi piace e trovo un particolare piacere andando a fondo nei particolari,finchè non sento di ripetermi!Chiarisco la tua interpretazione della mia recensione:il cinema è molto di più di un "linguaggio di sensazioni" quasi come un corso di degustazione di vini!.Ha una grande valenza pedagogica per fortuna oggi riconosciuta.Premesso ciò,il valore aggiunto diJuno-FilmFavola non è la semplicistica autoidentificazione infantile con la favola ("vorrei essere un'eroina") nè solo la più importante funz.catartica di scaricare nella finzione filmica le tensioni che il sol pensiero di una gravidanza inaspettata può darmi, ma proprio il risultato di far riflettere con un animo sereno, rilasciatomi dal genere commedia,che trovo recuperi la funz.
[+]
è vero la mia recensione è lunga, ma io scrivo perchè mi piace e trovo un particolare piacere andando a fondo nei particolari,finchè non sento di ripetermi!Chiarisco la tua interpretazione della mia recensione:il cinema è molto di più di un "linguaggio di sensazioni" quasi come un corso di degustazione di vini!.Ha una grande valenza pedagogica per fortuna oggi riconosciuta.Premesso ciò,il valore aggiunto diJuno-FilmFavola non è la semplicistica autoidentificazione infantile con la favola ("vorrei essere un'eroina") nè solo la più importante funz.catartica di scaricare nella finzione filmica le tensioni che il sol pensiero di una gravidanza inaspettata può darmi, ma proprio il risultato di far riflettere con un animo sereno, rilasciatomi dal genere commedia,che trovo recuperi la funz.delle fiabe zoomorfe antiche che spostavano appunto l'attenzione dalla realtà per condurre un'inconscia "educazione popolare",che oggi credo proprio manchi nella cultura popolare che è poi quella mediatica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carmen »
[ - ] lascia un commento a carmen »
|
|
d'accordo? |
|
gus da mosca
|
martedì 27 maggio 2008
|
il ragazzo dai capelli verdi (per carmen)
|
|
|
|
Interessante e vero. I media visivi oggi puntano al "real" e le metafore favolistiche, e non, non si usano piu'. Invece "l'educazione" e' affidata a film e tv verita' (la real-fiction), in cui si giunge al paradosso. Si spara e si piange per finta, per essere convinceti su finte-storie-vere (altro che favole-metafore), col risultato che qualche fanciullo troppo sveglio poi spara agli amici, pensando che non sia cosi' doloroso sanguinare. "Riflettere con animo sereno" questo si, anche se temo che lo spaventoso successo di pubblico americano non abbia premiato la "riflessione serena", ma sia stato motivato da una superficialissima identificazione col mondo di Juno, dove le "tragedie" della vita "reale", si risolvono con la superficialita' e la spensieratezza dei 15anni.
[+]
Interessante e vero. I media visivi oggi puntano al "real" e le metafore favolistiche, e non, non si usano piu'. Invece "l'educazione" e' affidata a film e tv verita' (la real-fiction), in cui si giunge al paradosso. Si spara e si piange per finta, per essere convinceti su finte-storie-vere (altro che favole-metafore), col risultato che qualche fanciullo troppo sveglio poi spara agli amici, pensando che non sia cosi' doloroso sanguinare. "Riflettere con animo sereno" questo si, anche se temo che lo spaventoso successo di pubblico americano non abbia premiato la "riflessione serena", ma sia stato motivato da una superficialissima identificazione col mondo di Juno, dove le "tragedie" della vita "reale", si risolvono con la superficialita' e la spensieratezza dei 15anni. Molti del pubblico vorrebbero risolvere i problemi come fa Juno, pensandoci meno di 1 minuto. Sono definitvamente tramontati i tempi del film "Il Ragazzo dai capelli verdi"(1948) e delle favole che fanno pensare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gus da mosca »
[ - ] lascia un commento a gus da mosca »
|
|
d'accordo? |
|
|