paolp78
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lunedì 15 agosto 2022
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prevedibile ma efficace
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La ragazzina demoniaca (o il ragazzino) è uno dei grandi classici del cinema orrorifico soprannaturale sin dai tempi almeno de “L’esorcista” di William Friedkin, tanto da divenirne un elemento usato ed abusato per via della sua capacità di spaventare ed impressionare il pubblico. Questo film horror dell’australiano Stephen Hopkins sembra voler riproporre il personaggio, sebbene con delle grosse differenze disvelate nel finale, ma sin da subito intuibili dallo spettatore più esperto del genere.
Se la prevedibilità dello sviluppo principale è senza dubbio l’aspetto più debole della pellicola, ve ne sono comunque altri che risollevano il valore complessivo del film, permettendogli di funzionare abbastanza bene.
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La ragazzina demoniaca (o il ragazzino) è uno dei grandi classici del cinema orrorifico soprannaturale sin dai tempi almeno de “L’esorcista” di William Friedkin, tanto da divenirne un elemento usato ed abusato per via della sua capacità di spaventare ed impressionare il pubblico. Questo film horror dell’australiano Stephen Hopkins sembra voler riproporre il personaggio, sebbene con delle grosse differenze disvelate nel finale, ma sin da subito intuibili dallo spettatore più esperto del genere.
Se la prevedibilità dello sviluppo principale è senza dubbio l’aspetto più debole della pellicola, ve ne sono comunque altri che risollevano il valore complessivo del film, permettendogli di funzionare abbastanza bene. A questo risultato contribuiscono sicuramente le molte scene thrilling, girate seguendo pedissequamente le tecniche più affermate e consolidate per mettere alla prova i nervi dello spettatore che viene tenuto in tensione per buona parte del film; buona anche la capacità di ingenerare inquietudine, dovuta agli argomenti trattati. Certo si resta lontani dalle vette terrorizzanti di altre opere horror, come il sopracitato capolavoro di Friedkin; la pellicola non rimane addosso dopo la visione, dimenticandosi abbastanza agevolmente.
Originale anche la scelta del personaggio principale, che non è il classico sacerdote, bensì una donna di scienza impegnata a confutare presunti miracoli e particolarmente scettica verso il soprannaturale; il personaggio bene interpretato dalla bravissima Hilary Swank, risulta molto interessante e ben costruito. Il sacerdote c’è anche stavolta, benché rilegato in una piccola parte ben ricoperta da Stephen Rea che si dimostra molto adatto. Il cast è completato da David Morrissey e Idris Elba nei due ruoli maschili più importanti, nonché dalla piccola AnnaSophia Robb nella parte dell’inquietante bambina, che però non riesce a terrorizzare più di tanto anche a causa del suo amabile aspetto.
Apprezzabile il riferimento alle sette piaghe d’Egitto della tradizione biblica, che offrono il pretesto al bravo Hopkins di realizzare scene impressionanti e di grande effetto scenico, che esaltano le capacità del regista australiano e propongono al pubblico una vasta gamma di apprezzabili effetti speciali, tutti molto ben riusciti.
Con l’ultima scena il film riesce ancora ad avere un ottimo colpo di coda, dando luogo ad un effetto destabilizzante molto pregevole.
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carloalberto
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giovedì 11 marzo 2021
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la mummia 2
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Stephen Hopkinsinserisce nel cast un grande attore come Stephen Rea, anche se poi lo relega a una particina che è quasi un cammeo, e crede di aver risolto, ma il film è una rivisitazione della Mummia con le dieci piaghe dell’Egitto che si trasformano in chiave moderna nella lotta apocalittica tra il bene ed il male.
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franceschino
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domenica 2 dicembre 2012
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bellissimo...
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bellissimo film, bellissima trama, bellissimi effetti speciali, bellissimo finale
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franceschino
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domenica 2 dicembre 2012
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bellissimo...
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bellissimo film, bellissima trama, bellissimi effetti speciali, bellissimo finale !!!
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franceschino
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domenica 13 febbraio 2011
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un film sulle piaghe d' egitto
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è molto bello questo lo consiglio a chi non l' ha visto
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sixy89
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venerdì 10 dicembre 2010
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un film originale
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Personalmente non mi è piaciuto il finale ma in generale è un bel film, uno di quelli nel quale non capisci cosa succede fino alla fine e che ti invogliano a volerlo veder finire. Non lo considererei sinceramente un horror, al massimo un thriller, ma in generale il soggetto è buono,, le sceneggiature anche. Un film piacevole per una serata senza troppe pretese.
voto:7
[+] gran bel film
(di carli_95)
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wynorski guiaz '80s
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martedì 9 marzo 2010
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le piaghe de i segni del male
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Katherine Winter(Hilary Swank sempre brava e sopra le righe) è una donna frustrata dalla perdita del marito e della figlia e convinta che a dare risposte certe sia la scienza piuttosto che la religione e la fede, viene ingaggiata dagli abitanti di una piccola cittadina di campagna che sembra essere stata colpita da eventi naturali simili alle sette piaghe d'Egitto descritte dalla Bibbia. Giunta sul posto, Katherine comincia le sue indagini fino a che le piaghe cominciano a diventare reali e a portare la donna a trarre conclusioni scottanti riguardo ad un possibile coinvolgimento dell'intera cittadina verso i misteriosi fatti. Dopo La Maschera Di Cera(2005) la Dark Horse Entertainment di Joel Silver e Robert Zemeckis torna con il solito horror annuale stavolta trattante di religione, finzione e realtà.
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Katherine Winter(Hilary Swank sempre brava e sopra le righe) è una donna frustrata dalla perdita del marito e della figlia e convinta che a dare risposte certe sia la scienza piuttosto che la religione e la fede, viene ingaggiata dagli abitanti di una piccola cittadina di campagna che sembra essere stata colpita da eventi naturali simili alle sette piaghe d'Egitto descritte dalla Bibbia. Giunta sul posto, Katherine comincia le sue indagini fino a che le piaghe cominciano a diventare reali e a portare la donna a trarre conclusioni scottanti riguardo ad un possibile coinvolgimento dell'intera cittadina verso i misteriosi fatti. Dopo La Maschera Di Cera(2005) la Dark Horse Entertainment di Joel Silver e Robert Zemeckis torna con il solito horror annuale stavolta trattante di religione, finzione e realtà. Ne viene fuori questo I Segni Del Male(The Reaping in originale), horror paranormale molto ben realizzato nella messa in scena di set ed effetti speciali(computerizzati e non). La prima ora di film è anche interessante e angosciante(le acque delle paludi che diventano rosse/sangue come le acque del Nilo) e la tensione e l'atmosfera di mistero sono percepibili dal pubblico. Quando poi la nostra protagonista comincia a scoprire che niente è quello che sembra, l'horror d'atmosfere di partenza si trasforma in un distorto thriller pieno zeppo di grafica computerizzata e con un finale ed un epilogo veloci e inaspettati che, oltre a far perdere interesse al pubblico inizialmente 'preso' dalla storia, risultano banali e a tratti prevedibili. Aggiungiamo poi che nel montaggio vi siano presenti dei fastidiosi ed evitabili flashback che riguardano la protagonista interrompendo la tensione e la storia durante il pieno del suo svolgimento. Il Mistero Della Casa Sulla Collina era un bell'horror di impatto, Ghost Ship era un'ottimo remake di tensione, Ghotika era un discreto paranormal movie, La Maschera Di Cera era un pò una copia di Venerdì 13 ma accettabile mentre I Segni Del Male non convince appieno proprio per il finale. Peccato perchè la pellicola era più che buona. Passato inosservato nei cinema in Italia.
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fluturnenia
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martedì 14 aprile 2009
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che fastidio questo bzz bzz........
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Vi piacerebbe sollazzarvi con un bel "cane bastonato" come Hilary Swank? Su diciamoci la verità? Non abbiate vergogna. Non vi piace il film? Se non altro vi regala una buona lezione combinata di storia, medicina forense, teologia, etc etc...Vi basta? E se foste pignoli abbastanza, vi potreste cimentare nel confutare o confermare le notiziole che la avvenente quanto sapiente dr.ssa/prof.ssa Katherine Winter ci snocciola mano mano durante il film. Auguri e buona ricerca!
[+] non e' questione di piacere, ma di bravura.
(di gus da mosca)
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xez
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venerdì 16 gennaio 2009
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non così male...
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Horror godibile secondo me, anche se certamente non un capolavoro...brava come sempre AnnaSophia Robb
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gus da mosca
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mercoledì 17 settembre 2008
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true lies
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Quel "maschiaccio" di Hilary Swank lascia periodicamente il ruolo che le e' piu' consono di "cane bastonato" e si veste da donna anche in questo scenario da antico testamento, trasposto in lingua yankee. Un film tirato via alla svelta, con molte discutibili soluzioni di ripresa, come l'uso inutile di camera a mano e sfocature. Il film rivela lentamente una storia vuota di contenuti e di fatti, giocata solo sugli effetti (a buon mercato): farneticazioni pseudo-bibliche ed irrazionalita' anti-scientifica completano un quadretto di assurdita' in crescendo, che terminano col classico insulto alla meternita', gia' visto in altri film "demoniaci". Hillary si era gia' cimentata in film di genere, non protagonista e bastonata, nel ben piu' interessante thriller esoterico: The Gift.
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