Orgoglio e pregiudizio

La prima volta che ho visto il film non sono riuscita a cogliere la sottigliezza presente al confine tra orgoglio e pregiudizio. Se ci pensiamo bene stà tutto lì. questo film mozzafiato non è altro che una serie di sguardi accecanti, frasi rivelatrici, il tutto avvolto da una sottile membrana trasparente di cui troviamo protagonista la borghesia settecentesca. mi sono chiesta più volte cosa significasse il titolo e trovo notabile all'occhio del pubblico l'orgoglio di Lizzie che ha luogo lungo tutto il lungometraggio e che viene singolarmente ferito dalla frase "La trovo passabile, ma non così bella da tentarmi". da quel momento per la nostra protagonista ha inizio una "sfida" troppo non corrisposta per funzionare secondo i piani. perchè non riusciva ad apprezzarlo? ad essere gentile con lui? le numerose mine lanciate a Darcy rappresentano i pregiudizi a cui lei si appoggia, dietro cui lei si nasconde, troppo orgoliosa per ammettere di provare un'attrazione significativa nei confronti del gentiluomo. lui, arrogante all'apparenza, in un certo qual senso era ugualmente attratto dalla testardaggine di lei, dalla sua spigliatezza e in egual misura dal suo inmancabile orgoglio. nonostante le "frecciatine bersaglio" è evidente fin dall'inizio il nascondersi dell'amore per cui lei si sarebbe sposata. all'inizio della commedia, viene presentata l'immagine di Elisabeth che legge un libro in mezzo ad un prato, ebbene: io credo che lei sognasse di trovare il vero amore, ma certa che non potesse esistere la sua prima arma contro un sentimento così nuovo quale l'amore è l'indifferenza. un apprezzamento particolare per la mamma suscettibile alla quale manca il controllo dei nervi!