Mariarosa Mancuso
Il Foglio
Qualcuno trovi un altro ruolo per il povero Alec Baldwin, maggiore dei quattro fratelli Baldwin. In Elizabethtown di Cameron Crowe era il direttore dell’azienda mandata in rovina da Orlando Bloom (colpa di una scarpa con le alette in plastica trasparente, così brutta che la prossima generazione potrebbe tornare al piede nudo). Qui fa il presidente della Globodyne, tutto caccia e golf e ottimismo, anche quando la società fallisce, e il neodirigente Jim Carrey si ritrova sul lastrico.
Niente prato (gli operai vengono a riprendersi le zolle), niente jacuzzi, niente televisore al plasma, niente soldi per pagare il mutuo della bella casa, e per colmo di sfortuna – poiché la catastrofe segue
di un giorno l’attesa promozione – la moglie Téa Leoni si è appena licenziata dall’agenzia di viaggi. [...]
di Mariarosa Mancuso, articolo completo (2395 caratteri spazi inclusi) su Il Foglio 28 gennaio 2006