Collataeral è uno di quei film che ti rimangono impressi, che guarderesti e riguarderesti, perché hai sempre da imparare.
Dire che è un film di genere sarebbe banalizzarlo, perché in questa pellicola troviamo ciò che si può definire poetica e autorialità, concetti che vanno perdendosi nell’attuale panorama cinematografico, ma che il buon vecchio Michael ci ricorda.
L’azione inizia subito, zero titoli di testa, e procede per tutta la durata del film come se fosse in tempo reale, occupando la vicenda lo spazio di un’unica nottata. Forse si nota un poco che la sceneggiatura non è di Mann, ma il lavoro compiuto è comunque egregio. Tom Cruise, oltre ad essere un divo, si conferma un ottimo attore, sostenuto da un ottimo J. Foxx che avrebbe meritato l’oscar come non protagonista, forse di più di quello per Ray, e menzione particolare la merita anche J. Pinkett-Smith, attrice non nuova per questo regista.
Ad impressionare, come ormai è divenuto un marchio di fabbrica della produzione Manniana, è la fotografia, curata da due direttori per il fatto che una buona parte del film è in digitale mentre la restante in pellicola, portando avanti l’evoluzione nata con Alì. Discorso duplice quindi: Dion Beebe meriterebbe un posto nel’Olimpo, ma forse ancora più in alto ci dovrebbe stare Paul cameron Escoffier, curatore della parte in pellicola, così bravo da non far notare la differenza.
Il vero protagonista di Collateral è la città di Los Angeles, filmata in modo unico, più vera del vero. Le sequenze in taxi e le inquadrature a piombo dall’elicottero rendono un’impressione di verosimiglianza stupefacente.
Collateral è anche il film delle coincidenze: coincidenza è l’incontro tra Vincent e Max (quest’ultimo non badava al cliente inizialmente), coincidenza è l’incontro tra Max e Annie, coincidenza è l’uomo che precipita sul taxi, coincidenza è la chiamata della polizia al momento del controllo, coincidenza è il telefono scarico di Max alla fine del film, e così per ore…
Il finale potrebbe sembrare insoddisfacente, ma appunto per questo ti aspetteresti un’altra cosa ed ecco che vieni spiazzato.
Collateral è un capolavoro del cinema contemporaneo, che fra qualche anno, quando Michael Mann verrà considerato maggiormente, sarà utilizzato come materiale didattico.
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