L'uomo del treno

Un film di Patrice Leconte. Con Jean Rochefort, Johnny Hallyday, Jean-François Stévenin, Charlie Nelson, Pascal Parmentier.
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Titolo originale L'homme du train. Drammatico, durata 90 min. - Francia 2002. MYMONETRO L'uomo del treno * * * - - valutazione media: 3,22 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giovanni morandi sabato 10 dicembre 2022
il film delle occasioni perdute giovanni morandi Valutazione 3 stelle su cinque
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 Due uomini s'incontrano in una farmacia di un piccolo e desolato paese: uno è l'anziano professore (Rochefort) in pensione Manesquier, l'altro il silenzioso ed enigmatico Milan (Hallyday ) appena sceso dal treno. Siccome Milan non sa dove alloggiare, il professore lo accoglie amichevolmente in casa propria.

A poco a poco, i due cominciano a confidarsi e a diventare amici: Milan racconta di essere solo di passaggio in città, avendo un impegno importante il sabato successivo, di aver viaggiato e di essere stato a lungo in America; Manesquier, al contrario, ha avuto un'esistenza estremamente normale, tutta dedita allo studio e all'insegnamento. Anche per il professore, come per Milan, sabato sarà una giornata importante: dovrà infatti sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. [+]

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marcobrenni martedì 20 luglio 2021
film mal combinato, prolisso ma con ottimi attori Valutazione 3 stelle su cinque
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Sono d'accordo con la  critica: manca il ritmo, molti dialoghi anche divertenti ma inconcludenti; J. Hallyday sempre con la stesa faccia di ghisa, inespressivo; bravo come il solito Jean Rochefort. Lo scambio di "anime" sarà pure una trovata metafisica, ma in questo film è solo pretenziosa "filosofia"

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parsifal lunedì 11 dicembre 2017
incroci del destino Valutazione 4 stelle su cinque
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Patrice Leconte, uno dei registi di spicco della Francia contemporanea, concepisce questo piccolo  ma intenso capolavoro, incentrato sull'animo umano allo specchio, sui desideri e la realtà e sull'inseguire  e sfuggire ciò che la Vita propone ad ognuno di noi. Due individui apparentemente agli antipodi l'uno dall'altro, magicamente e misteriosamente si incrociano in un piccolo paese dell' Ardechè; uno è Milan ( Johnny Hallyday) misterioso , di poche parole e da i modi ruvidi di cui non si conoscono le motivazioni che lo conducono in centro così piccolo, l'altro è il Prof Manesquier, pacato e riflessivo, molto socievole e loquace con il suo inaspettato ospite. [+]

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stefanocapasso sabato 24 maggio 2014
la personalità che ingabbia Valutazione 4 stelle su cinque
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Due uomini si incontrano casualmente in una farmacia di una cittadina francese. Apparentemente opposti come carattere e personalità. Manesquier è un anziano professore che vive da sempre nella casa di famiglia, uomo di cultura legato al passato e alle tradizioni. Milan è un uomo di mezza età, ex artista circense, rapinatore dalla vita movimentata e avventurosa. In tre giorni di lento avvicinamento cominciano per gioco a sperimentare l’identità dell’altro e confidandosi i propri sogni e le proprie aspettative a scoprire che non sono poi così diversi. Possono arricchirsi delle caratteristiche dell’altro.
Leconte indaga in modo raffinato sulle sovrastrutture che l’uomo si trova cucite addosso, per storia o circostanze e che gli impediscono di accedere ad un’identità di se più completa. [+]

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linodigianni mercoledì 22 febbraio 2012
un film doppio, a voi la scelta Valutazione 4 stelle su cinque
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L’uomo del treno è un film con due possibilità di lettura. Nella prima lettura, il film è noioso, la storia banale, il finale scontato: due uomini diversi si incontrano, forse vorrebbero scambiarsi le vite, ma poi ciascuno conclude la propria. Nella seconda lettura il film è molto ricco di emozioni, di significati che rimandano ad altri significati. I due attori, scelti magnificamente e diretti dal regista che ha saputo girare film incantevoli (come “Il marito della parrucchiera!)i due attori creano atmosfere con gli sguardi e i dialoghi ; tagliente e reticente uno, ridicolo e amaro, l’altro. La vita di un altro che sarei potuto essere. Film da vedere per chi l’avesse perso, da gustarsi con calma, in attesa di rivederlo, prima o poi. [+]

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ignazio vendola lunedì 13 giugno 2011
film intelligente ma un po' lento Valutazione 3 stelle su cinque
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Patrice Leconte è un regista intelligente ed ironico, ed i suoi film sono sempre dei piccoli capolavori. Ma questa prova d'autore non è all'altezza del suo stile. Si guardi l'insuperato "Il marito della parrucchiera".

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kamurria domenica 27 gennaio 2008
per tutti e ad ogni ora Valutazione 4 stelle su cinque
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Bellissime atmosfere! Film sobrio, leggero ma di una profondità che strazia...Leconte entra a far parte con prepotenza fra i miei registi preferiti (consiglio vivamente "il marito della parrucchiera" e "la ragazza sul ponte")e questo per il suo essere romanticamente adatto ad ogni spettatore senza mai cadere nel banale. Molto belle anche le musiche. Non ricorda leggermente Sorrentino, versione francese, ovviamente?

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leconte venerdì 6 luglio 2007
leconte Valutazione 3 stelle su cinque
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Tre stelle.

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giovanni ciampaglia lunedì 13 gennaio 2003
dialoghi strepitosi! Valutazione 3 stelle su cinque
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Una colonna sonora da film western contrastano con immagini che mostrano una anonima cittadina della provincia francese. Un uomo dal volto duro e segnato, barba incolta e giubotto nero, sempre sulle stesse note, scende, portando con se una msteriosa borsa. Il caso lo porta a incontrare un goffo professore di francese in pensione. Ecco che sono dentro a una storia, ancora, sul CASO: l'incontro è insolito quanto sorprendente; un professore di francese in pensione e un ladro professionista. Il professore ospita il ladro e così vengono fuori dei bellissimi dialoghi, sempre più intensi, tra i due: uno dovrà subire un intervento delicato il Sabato successivo; l'altro dovrà rapinare una banca. Sanno di quanto sia breve questo loro incontro ed entrambi si appoggiano, l'uno all'altro, rivelando le proprie debolezze, i propri sogni. [+]

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