Roberto Nepoti
La Repubblica
Quattro giovanissimi napoletani arrivano ad Amburgo, dove sperano di fare il colpo grosso: invece è una "sola" e gli sgangherati moschettieri decidono di spostarsi a Oslo. In Norvegia si svolge il loro piccolo romanzo picaresco, tra furtarelli, lavori faticosi, incontri sentimentali e sessuali con le donne nordiche. Non mancano neppure il risvolto "nero" e l'iniziazione alla morte. Uno solo dei ragazzi arriverà a Capo Nord, terra di nessuno eletta a emblema della libertà.
A parte un po' di luoghi comuni sull'italiano all'estero, il debutto nel lungometraggio di Carlo Luglio è migliore della media dei film generazionali: non coltiva né illusioni né vittimismi, s'ingegna per trovare soluzioni tecniche, fa un uso abbastanza immaginativo della macchina da presa.(r.n.)
Da La Repubblica, 08 marzo 2003
di Roberto Nepoti, 08 marzo 2003