Palla di neve

Bella fiaba ecologica e umanissima, firmata da Maurizio Nichetti(1995), "Palla di neve"si riferisce a un bel beluga bianco(un'orca, ritengo, da non zoologo), è inno a un bellissimo animale(ora sarà nel regno dell'acqua, per sempre unito al suo elemento, temo), che è il quid del contendere tra un attore anziano la cui pensione sembra sia stata ingoiata dall'orca, un bambino, il malvagio proprietario di"Palla di neve"e altri personaggi.  Ottima, unendo fantasia (dervante anche dalla sua frequentazione dei cartoons)e razionalità logica nella vicenda avventurosa, a tratti"gialla",  la regia di Nichetti, come anche le interpretazioni, rispettivamente di Paolo Villaggio(l'attore un po'male in arnese), Alessandro Haber(il cattivone di turno, dove"vilain-cattivone"vale veramente a designare "la cosa"), Leo Gullotta nella parte del furbo greco che affitta autobus e altro, oltre a due bellissime, Monica Bellucci e Anna Falchi. Utile per tutti/e, adulti e bambini, per capire la necessità del reciproco aiuto, della solidarietà intesa non retoricamente o pietisticamente, "Palla di neve"è una fiaba, una metafora, un racconto filmico che concilia commedia e dramma, da recuperare in ogni modo, se se ne ha l'opportunità. Peccato che il film non passi spesso nei canali TV, perché, anche nel suo"manicheismo"(cattivi e buoni a tutto tondo), esprime idealità importanti da coltivare. Probabilmente oggi, con la crisi e la penuria di interpreti attuali, un film così non verrebbe neppure più realizzato, ma si ha la speranza che altre opere ne surroghino il"compito"...Dal film sono stati tratti dei piccoli libri, anch'essi certamente utili"didatticamente"e per la formazione degli umani...    El  Gato