alessandra verdino
|
lunedì 16 marzo 2009
|
il confine tra il bene e il male
|
|
|
|
Clinet Eastwood presenta, con "Un mondo perfetto", un film dolente, toccante, che arriva all'esplorazione dell'anima umana.
Ma quanto é grande Eastwood?
Lo é a tal punto da mettersi completamente in gioco, nel dare quasi ragione a un delinquente.
E questo perché?
Perché questo delinquente si dimostra, anche nel peccato, degno di chiamarsi "uomo".
"Un mondo perfetto" é un film grandissimo.
Dov'é il confine tra il bene e il male?
E chi può dirlo?
Solo Dio, nella Sua infinita misericordia.
Sì, il "mondo perfetto" non esiste.
Come non sono "perfetti" gli uomini.
La legge deve vincere, e vincerà.
Come sempre, nei suoi films.
Ma con un tocco di "pietas" umana che commuove ed incanta.
Eastwod.
[+]
Clinet Eastwood presenta, con "Un mondo perfetto", un film dolente, toccante, che arriva all'esplorazione dell'anima umana.
Ma quanto é grande Eastwood?
Lo é a tal punto da mettersi completamente in gioco, nel dare quasi ragione a un delinquente.
E questo perché?
Perché questo delinquente si dimostra, anche nel peccato, degno di chiamarsi "uomo".
"Un mondo perfetto" é un film grandissimo.
Dov'é il confine tra il bene e il male?
E chi può dirlo?
Solo Dio, nella Sua infinita misericordia.
Sì, il "mondo perfetto" non esiste.
Come non sono "perfetti" gli uomini.
La legge deve vincere, e vincerà.
Come sempre, nei suoi films.
Ma con un tocco di "pietas" umana che commuove ed incanta.
Eastwod. Talmente grande da avvicinarsi al mistero della redenzione, al perdono, sapendo toccare il cuore umano.
"Un mondo perfetto" è un film difficile da capire.
Non se si ha Dio nel cuore, il rispetto per i nostri simili e per noi stessi.
Un pò di bontà può esistere anche in un'anima distante dalla comunità civile.
Questo é un film sulla capacità di comprendere gli errori, di perdonarli, e sulla volontà di avvicinarsi alla Fede.
Clint. Grande e unico.
Ci fa scoprire la dignità di essere "uomini".
Con qualcosa dentro.
Il perdono.
Kevin Costner - l'uomo che ha sbagliato e che si avvicina, si piega al Fato e a Dio.
Il bambino - l'innocenza perduta e ritrovata.
Un film che emoziona, e che ci sa dare qualcosa di importante: un briciolo di dignità e la possibilità di avvicinarsi quasi al soprannaturale.
Eastwood.
Grande. Grandissimo. Immenso.
Nel cuore e nel modo di inchinarsi davanti al mistero del'anima umana.
Non perdendo di vista le esigenze della società.
Facendoci capire che, in fondo, siamo solo uomini.
E che, forse, Dio é un'altra cosa.
[-]
[+] teismo
(di arnaco)
[ - ] teismo
|
|
[+] lascia un commento a alessandra verdino »
[ - ] lascia un commento a alessandra verdino »
|
|
d'accordo? |
|
cinemalife
|
domenica 28 agosto 2011
|
i grandi sentimenti
|
|
|
|
Questo è sicuramente il più grande film di Eastwood dalla metà degli Anni Novanta sino ai primi Anni Duemila. Anche in questo caso il regista-attore – in un ruolo leggermente secondario – racconta con semplicità, linearità ma straordinaria bravura una storia verosimile nella quale giocano da protagonisti i sentimenti.
Kevin Costner interpreta il fuggiasco Butch Haynes che, assieme al compagno Terry Pugh, irrompe in una casa di testimoni di Geova e ne prende in ostaggio il figlio più piccolo. Tra quest’ultimo e Butch, accomunati dalla mancanza di una figura paterna nella loro vita, nasce un vero sentimento di amicizia e d’affetto, che si rivelerà ancor più forte nel tragico finale. Sulle loro tracce, un team capeggiato da Red Garnett (Eastwood).
[+]
Questo è sicuramente il più grande film di Eastwood dalla metà degli Anni Novanta sino ai primi Anni Duemila. Anche in questo caso il regista-attore – in un ruolo leggermente secondario – racconta con semplicità, linearità ma straordinaria bravura una storia verosimile nella quale giocano da protagonisti i sentimenti.
Kevin Costner interpreta il fuggiasco Butch Haynes che, assieme al compagno Terry Pugh, irrompe in una casa di testimoni di Geova e ne prende in ostaggio il figlio più piccolo. Tra quest’ultimo e Butch, accomunati dalla mancanza di una figura paterna nella loro vita, nasce un vero sentimento di amicizia e d’affetto, che si rivelerà ancor più forte nel tragico finale. Sulle loro tracce, un team capeggiato da Red Garnett (Eastwood).
Si potrebbe definire Costner, in altre parole, il criminale buono, in una vicenda dai risvolti classici ma di qualità nettamente superiore per la presenza dietro la macchina da presa di un intramontabile Clint Eastwood.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cinemalife »
[ - ] lascia un commento a cinemalife »
|
|
d'accordo? |
|
river
|
mercoledì 20 giugno 2007
|
il vecchio clint raramente nn ci azzecca
|
|
|
|
Premesso che nn sono un critico cinematografico nè ho l'inutile pretesa di esserlo, mi accingo a sciorinare le mie emozioni a seguito della visione di questo film.Anzittutto sono molto riusciti l'inizio e la fine con un'unica sequenza che lascia spazio a qualunque interpretazione(pace,purificazione,rassegnazione,redenzione morale,fine di un sogno...)che dar si voglia.Il tema che mi sembra dominante è quello del rapporto padre figlio,argomento antico ma sempre toccante se reso in questo modo.Butch è il padre che il bambino nn ha mai conosciuto ma il tutto nn scade mai nel melassoso tanto è vero che sarà proprio il piccolo Philip ad impedire all'altro di uccidere in una scena piuttosto emotiva e coinvolgente.
[+]
Premesso che nn sono un critico cinematografico nè ho l'inutile pretesa di esserlo, mi accingo a sciorinare le mie emozioni a seguito della visione di questo film.Anzittutto sono molto riusciti l'inizio e la fine con un'unica sequenza che lascia spazio a qualunque interpretazione(pace,purificazione,rassegnazione,redenzione morale,fine di un sogno...)che dar si voglia.Il tema che mi sembra dominante è quello del rapporto padre figlio,argomento antico ma sempre toccante se reso in questo modo.Butch è il padre che il bambino nn ha mai conosciuto ma il tutto nn scade mai nel melassoso tanto è vero che sarà proprio il piccolo Philip ad impedire all'altro di uccidere in una scena piuttosto emotiva e coinvolgente.Il rapporto che i due legano va oltre il sangue(che biologicamente nn condividono)e va anche oltre a ciò che stanno facendo(cioè fuggire da un maxi inseguimento di forze dell'ordine)ma va a prendere la parte più personale dei due facendoli vivere per istanti sensazioni sconosciute ad entrambi ma alla resa dei conti straordinarie.Vi rimando alla visione di Million dollar baby dello stesso Clint in cui viene sviluppato il medesimo tema sotto forma diversa del rapporto tra un genitore ed un figlio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a river »
[ - ] lascia un commento a river »
|
|
d'accordo? |
|
luca scialò
|
sabato 29 gennaio 2011
|
rapinatore gentiluomo
|
|
|
|
Siamo nel 1963 e il Texas si prepara ad ospitare inorgoglito la venuta del Presidente John Kennedy. Una cerimonia che si concluderà tragicamente per il Presidente. Qualche giorno prima, nella notte di Halloween, lo Stato viene però scosso da un altro avvenimento: il rapimento di un ragazzino ad opera di due evasi, Butch Haynes (Kevin Costner) e Terry Pug. Il primo, più pacato e in fondo ancora con qualche valore inconscio, finisce per sbarazzarsi del paranoico e cinico compagno d'avventura, proseguendo il viaggio solo col bambino ostaggio, Philip. I due finiranno per fare amicizia, mentre la polizia, tra errori e litigi, darà loro la caccia, capitanati da Red Garnett (Clint Eastwood).
[+]
Siamo nel 1963 e il Texas si prepara ad ospitare inorgoglito la venuta del Presidente John Kennedy. Una cerimonia che si concluderà tragicamente per il Presidente. Qualche giorno prima, nella notte di Halloween, lo Stato viene però scosso da un altro avvenimento: il rapimento di un ragazzino ad opera di due evasi, Butch Haynes (Kevin Costner) e Terry Pug. Il primo, più pacato e in fondo ancora con qualche valore inconscio, finisce per sbarazzarsi del paranoico e cinico compagno d'avventura, proseguendo il viaggio solo col bambino ostaggio, Philip. I due finiranno per fare amicizia, mentre la polizia, tra errori e litigi, darà loro la caccia, capitanati da Red Garnett (Clint Eastwood).
Con questo poliziesco che sfocia nel drammatico, Eastwood cerca di dare agli occhi dello spettatore un volto umano a chi in genere si ritiene un omicida e squilibrato. Ironizza sui Testimoni di Geova e le loro rinunce. Ironizza sull'Fbi e sui suoi modi rozzi e sbrigativi di agire. Ma soprattutto, ironizza su quell'America autocelebrativa e oltremodo orgogliosa, rendendo buffi quei politici che si preoccupano più della cerimonia in favore di Kennedy che di salvare il bambino.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scialò »
[ - ] lascia un commento a luca scialò »
|
|
d'accordo? |
|
vanessa zarastro
|
mercoledì 22 luglio 2015
|
i cattivi e i bambini
|
|
|
|
In questo film si ritrovano tanti elementi che Eastwood svilupperà nei suoi lavori più maturi.
Gli individui descritti da Clint non rientrano mai, o quasi mai, nella categoria del cattivo (ma neanche in quella del buono); sembra che lui voglia proprio trasmetterci l’impossibilità a giudicarli. Così in “Grand Torino” il vecchio Walt Kovalski, scorbutico reduce della guerra in Corea, si fa intenerire dal piccolo vicino asiatico, e così in “Million Dollar Baby” Eastwood mostra come l’eutanasia possa essere considerata una sorta di atto d’amore.
“Un mondo perfetto“ è un film del 1993 retrodatato di trent’anni all’epoca della campagna elettorale per il governatorato del Texas pochi mesi prima della famigerata “parata di Dallas“ dove venne ucciso John F. Kennedy. Il killer Butch - evaso con un compagno dal carcere – in qualche modo salva la famiglia di Phillip ma è costretto a portare con sè il bambino con il quale nasce una storia di amicizia. Butch (Kevin Costner) è un amante dei bambini e vedere trattare male un piccolo lo fa montare su tutte le furie e diventare violento; è anche un’idealista, un sognatore e vuole fuggire in Alaska come per rigenerarsi e cominciare una nuova vita. Di fronte alla famiglia di neri quando il padre dà un forte schiaffo al figlio, Butch ha una reazione esagerata: alla fine Phillip non sa decidere se è più violento il padre o lo stesso Butch.
La storia in mano a Clint presenta anche dei classici clichés del cinema americano: i cecchini dei Texas rangers, il poliziotto buono e quello cattivo, l’esperta criminologa che battibecca con il detective (lo stesso Clint Eastwood) e così via.
Il tema dell’infanzia innocente violata è molto spesso presente nei films di Clint Eastwood: in “Mystic River” la profanazione dell’innocenza infantile di uno dei tre protagonisti lo condizionerà negativamente per tutta la vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vanessa zarastro »
[ - ] lascia un commento a vanessa zarastro »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
mercoledì 11 gennaio 2012
|
butch & buzz.
|
|
|
|
Nonostante gli anni e la miriade di film eccellenti diretti da Clint Eastwood, questo rimane sempre speciale e personalmente va sul podio dei migliori diretti dal regista. La prima cosa che colpisce è la grande capacità di Eastwood di coinvolgere e raccontare, di essere sobrio ed efficace ma mai sopra le righe, di dare spazio ai suoi protagonisti e di saper rimanere sulle sue, quasi senza voler intralciare. I suoi protagonisti, per l'appunto, sono il criminale e il bambino: forte l'empatia che si forma tra i due, il loro rapporto cresce e si evolve con l'andare avanti della storia. Il personaggio di Costner è molto ben tratteggiato e caratterizzato, ne buono ne cattivo, sembra piuttosto intrappolato nel vero cattivo della storia che è il mondo degli adulti, che se ne frega della morale e della crescita dei più piccoli, di cui sia Butch che Buzz sembrano esserne vittime.
[+]
Nonostante gli anni e la miriade di film eccellenti diretti da Clint Eastwood, questo rimane sempre speciale e personalmente va sul podio dei migliori diretti dal regista. La prima cosa che colpisce è la grande capacità di Eastwood di coinvolgere e raccontare, di essere sobrio ed efficace ma mai sopra le righe, di dare spazio ai suoi protagonisti e di saper rimanere sulle sue, quasi senza voler intralciare. I suoi protagonisti, per l'appunto, sono il criminale e il bambino: forte l'empatia che si forma tra i due, il loro rapporto cresce e si evolve con l'andare avanti della storia. Il personaggio di Costner è molto ben tratteggiato e caratterizzato, ne buono ne cattivo, sembra piuttosto intrappolato nel vero cattivo della storia che è il mondo degli adulti, che se ne frega della morale e della crescita dei più piccoli, di cui sia Butch che Buzz sembrano esserne vittime. La narrazione è asciutta e non lascia troppo spazio a spettacolarizzazioni (a parte qualche rapida gag) come è nello stile del regista, che riesce a creare il paradosso perfetto: mentre sono in fuga, Butch monta con affetto e intelligenza il mondo perfetto intorno al piccolo, quello in cui i sogni diventano realtà e i desideri fanciulleschi sembrano sempre a portata di mano. Un road movie dal passo lungo e deciso della ballata, agli albori dell'America che sta per perdere la propria candida innocenza in cui l'apologia della paternità lo rende meno ovvio e convenzionale, basato su una sceneggiatura solidissima e una regia pressochè perfetta e un Costner in stato di grazia come non mai. Il tutto unito a musiche e fotografia eccezionali e scene commoventi e toccanti uniti a ritmo e intensità. Viene da pensare a cosa ne sarebbe uscito se fosse stato dato in mano a qualsiasi (anche bravissimo) regista di action: Eastwood ha saputo cogliere l'attimo, trasformando la violenza in tenerezza. Potente, straziante, meravigliosamente maturo e di grandissimo rigore etico, tanto da passare ignorato agli Oscar e affini.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
cimosa
|
venerdì 8 marzo 2013
|
una per salvare mia madre e una per salvare te
|
|
|
|
Butch,il galeotto evaso molto pericoloso,è chi prende come ostaggio un bambino molto sensibile,strappandolo alle braccia della madre;e una volta trovato un tiratore scelto lo uccide e il bambino si mette in salvo.
Questa sarebbe il titolo di un articolo in un giornale che,dopo averlo letto,verrebbe da pensare"giustizia è fatta".La facciata di cartapesta,che rassicura le persone di un mondo perfetto,viene distrutto e Clint Eastwood
costruisce un film saldo e meraviglioso.Il ranger Red(Eastwood)conosceva il padre di Butch(Kevin Costner)un delinquente abituale,senza principi,assente o peggio ancora, presente nell'esempio negativo che dà a Butch;il suo primo furto,è quello di una macchina e si scopre in seguito che fù Red a consigliare una condanna a 4 anni;perchè pensava di poter evitare di lasciare un ragazzo,che vede buono,a diventare un eterno criminale.
[+]
Butch,il galeotto evaso molto pericoloso,è chi prende come ostaggio un bambino molto sensibile,strappandolo alle braccia della madre;e una volta trovato un tiratore scelto lo uccide e il bambino si mette in salvo.
Questa sarebbe il titolo di un articolo in un giornale che,dopo averlo letto,verrebbe da pensare"giustizia è fatta".La facciata di cartapesta,che rassicura le persone di un mondo perfetto,viene distrutto e Clint Eastwood
costruisce un film saldo e meraviglioso.Il ranger Red(Eastwood)conosceva il padre di Butch(Kevin Costner)un delinquente abituale,senza principi,assente o peggio ancora, presente nell'esempio negativo che dà a Butch;il suo primo furto,è quello di una macchina e si scopre in seguito che fù Red a consigliare una condanna a 4 anni;perchè pensava di poter evitare di lasciare un ragazzo,che vede buono,a diventare un eterno criminale.Il perno del film è questo,si dipana costantemente ed con un ritmo non preciso ma altalenante,trà il legame che Bucht e il bimbo creano;Butch è un uomo consapevole,il bambino è timido sensibile ma innocente.Entrambi non hanno avuto un "padre";ma Butch,che stringe un legame forte con il bambino;non ha scopi,cerca di trovare un compagno di viaggio e insegnargli qualcosa sulla vita;senza mai farsi vedere violento,con la tematica padre-figlio,sempre costante. Una "caccia all'uomo" con una psicologa che legherà con Red,dopo un inizio non dei migliori.Il contesto storico è rilevante,ma ,nel finale;Eastwood dà un tocco di disincanto e un'emozione tangibile,che è si mostra pura nel bambino.Un uomo li trova a dormire in macchina in un campo di mais e,gentilmente,gli offre un alloggio.La mattina,al risveglio,Butch vede la famiglia dell'uomo e il comportamento violento dell'uomo su suo figlio,questo palesemente fà ritornare a Butch un istinto di protezione,lasciatogli da un padre da niente.Si vede Butch in un contesto familiare un giradischi,il ballo;il simil romanticismo si infrange quando ad un'altra violenza al bambino,Butch tira fuori la pistola,lega l'uomo,il bambino e la donna con cui pochi minuti prima aveva ballato,le intenzioni non sono così nitide.Nel vedere la scena,il bambino si "risveglia" e spara a Butch,egli torna lucido e mostra la sua natura di uomo.Il rapitore ferito gravemente,si trova trà le mani del rapito;paradossale quanto le pattuglie di polizia che arrivano al campo dove Butch,sanguinante lascia il bimbo che ,piangendo ,torna da lui.Qui si innalza il film,quando Red si avvicina e scoprendo il fatto che Butch sia disarmato,realizza una sorta di nobiltà nell'uomo che si rispecchia naturale nel bambino,che non vuole lasciare chi è riuscito a donargli qualcosa.Il tiratore spara,uccidendo il rapitore,ponendo fine alla "caccia all'uomo".Questo và bene in un mondo perfetto,ma non conta niente quando Butch,dopo tutte le lacrime del bambino sembra sdraiato nell'erba a sognare un mondo Migliore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cimosa »
[ - ] lascia un commento a cimosa »
|
|
d'accordo? |
|
supersantos
|
giovedì 10 agosto 2017
|
il bambino e il criminale
|
|
|
|
Nonostante il trascorrere del tempo, questo rimane uno dei migliori film di Eastwood.
Forse potrebbe sembrare non molto credibile,sicuramente i poliziotti di turno fanno la figura dei polli,ma complessivamente si rimane incantati dal rapporto che va a crearsi tra il rapitore ed il bambino,da una regia accurata,dall'assenza di tempi morti e da un rapimento che diventa un emozionante viaggio in strada.
L'inizio non è sfavillante, ma con il passare dei minuti, di fatto, potrestre ritrovarvi a versare ben più di una lacrima.
Merito del nostro Clint,che quando decide di colpire allo stomaco,raramente manca il colpo.
Un plauso anche alle interpretazioni del bambino e di Costner che non pensavo potesse sostenere la parte del "cattivo"anche se in fondo,tanto cattivo non è.
[+]
Nonostante il trascorrere del tempo, questo rimane uno dei migliori film di Eastwood.
Forse potrebbe sembrare non molto credibile,sicuramente i poliziotti di turno fanno la figura dei polli,ma complessivamente si rimane incantati dal rapporto che va a crearsi tra il rapitore ed il bambino,da una regia accurata,dall'assenza di tempi morti e da un rapimento che diventa un emozionante viaggio in strada.
L'inizio non è sfavillante, ma con il passare dei minuti, di fatto, potrestre ritrovarvi a versare ben più di una lacrima.
Merito del nostro Clint,che quando decide di colpire allo stomaco,raramente manca il colpo.
Un plauso anche alle interpretazioni del bambino e di Costner che non pensavo potesse sostenere la parte del "cattivo"anche se in fondo,tanto cattivo non è.
Senza effetti speciali o ambientazioni dal budget stellare,questo è il tipico film che viaggia sulle onde della emozioni e che rimane nel cuore di chi ,almeno una volta,vi ha posato sopra lo sguardo.
Consigliabilissimo anche alle nuove generazioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a supersantos »
[ - ] lascia un commento a supersantos »
|
|
d'accordo? |
|
giomo891
|
martedì 20 settembre 2022
|
costner non sopporta chi tocca i bambini giomo891
|
|
|
|
Se c'è un modo per creare un originale rapporto intergenerazionale, per sconfiggere pregiudizi etici di una certa parte della società americana, dell'epoca Kennediana, Eastwood, con questo film l'ha centrato in pieno. Gli eroi stavolta non sono gli Sceriffi o, meglio, i Texas Ranger (come quello qui impersonato da Clint stesso), duri e senza scrupoli; ma uno sfortunato quanto intelligente evaso, interpretato in maniera superba, da Costner. Con Un mondo perfetto, Eastwood riprende in mano uno ad uno i grandi temi etici e narrativi che più paiono essergli a cuore e li inserisce in una piccola storia tanto avventurosa quanto struggente.
All'interno della vastità dei territori texani, c'è abbastanza spazio per un racconto di evasione, di epica paesaggistica, di caccia all'uomo, di violenza e di redenzione, e al contempo per nessuno di questi; ma Eastwood ci regala ben altro che un'avventurosa e strana (in quanto coinvolge un bambino, anch'egli, per certi versi, privato della libertà) evasione da qualche carcere, bensì un' impossibile ricerca di una "perfetta" libertà, che non è attuabile neppure nei sogni e nei desideri di un bambino innocente, al pari di quelli di un adulto (Costner), forse un po' meno (ma non molto di più di tanti "impuniti") innocente.
[+]
Se c'è un modo per creare un originale rapporto intergenerazionale, per sconfiggere pregiudizi etici di una certa parte della società americana, dell'epoca Kennediana, Eastwood, con questo film l'ha centrato in pieno. Gli eroi stavolta non sono gli Sceriffi o, meglio, i Texas Ranger (come quello qui impersonato da Clint stesso), duri e senza scrupoli; ma uno sfortunato quanto intelligente evaso, interpretato in maniera superba, da Costner. Con Un mondo perfetto, Eastwood riprende in mano uno ad uno i grandi temi etici e narrativi che più paiono essergli a cuore e li inserisce in una piccola storia tanto avventurosa quanto struggente.
All'interno della vastità dei territori texani, c'è abbastanza spazio per un racconto di evasione, di epica paesaggistica, di caccia all'uomo, di violenza e di redenzione, e al contempo per nessuno di questi; ma Eastwood ci regala ben altro che un'avventurosa e strana (in quanto coinvolge un bambino, anch'egli, per certi versi, privato della libertà) evasione da qualche carcere, bensì un' impossibile ricerca di una "perfetta" libertà, che non è attuabile neppure nei sogni e nei desideri di un bambino innocente, al pari di quelli di un adulto (Costner), forse un po' meno (ma non molto di più di tanti "impuniti") innocente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giomo891 »
[ - ] lascia un commento a giomo891 »
|
|
d'accordo? |
|
paolo assandri
|
sabato 11 febbraio 2012
|
un mondo perfetto per i fantasmi
|
|
|
|
“Il paradosso è una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile”. (Mark Sainsbury)
Una storia paradossale, che solo lo stile rende “apparentemente accettabile”.
Le ultime parole pronunciate nel film dallo sceriffo Red Garnett (Eastwood) sono state spesso interpretate come una resa di fronte all’ineffabilità delle cose. “Io non so niente e non voglio saperlo”. Più semplicemente parrebbe essere la curiosa reazione che hanno gli uomini ogni qualvolta i fatti li costringono ad effettuare un repentino cambio di prospettiva (in questo caso morale).
[+]
“Il paradosso è una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile”. (Mark Sainsbury)
Una storia paradossale, che solo lo stile rende “apparentemente accettabile”.
Le ultime parole pronunciate nel film dallo sceriffo Red Garnett (Eastwood) sono state spesso interpretate come una resa di fronte all’ineffabilità delle cose. “Io non so niente e non voglio saperlo”. Più semplicemente parrebbe essere la curiosa reazione che hanno gli uomini ogni qualvolta i fatti li costringono ad effettuare un repentino cambio di prospettiva (in questo caso morale). È tipico del paradosso lasciare di stucco, e la realtà è molto spesso paradossale. Lo è senz’altro la realtà di A perfect world, che, scarnificando fino all’astratto, è la storia di un assassino evaso di galera che rapisce un bambino e durante una fuga in macchina verso il confine stringe un forte legame con lui diventandone il padre putativo. “Io non so niente e non voglio saperlo”.
L’approccio da duro di Red Garnett non può arrivare a concepire una storia di questo tipo a livello razionale, a livello istintivo si rende conto che l’ispettore dell’FBI ha commesso un’atrocità ingiustificabile ammazzando il padre di un bambino sotto i suoi occhi (infatti in un impeto d’ira lo colpisce con un destro), ma costretto a rifletterci su non trova più il bandolo della matassa. Non è un caso che dopo la sequenza del pugno il montaggio effettui un breve stacco tematico e temporale sull’elicottero per giustificare la riconquista della lucidità e della calma di Red e Sally prima di rimostrarceli. Dov’è il bene, dov’è il male? “Io non so niente e non voglio saperlo”.
Anche il modus operandi puramente scolastico, accademico di Sally appare insufficiente per capire a fondo le cose. Le sue tabelle che vogliono incasellare dentro stereotipi psicologico - comportamentali il mondo, quando il mondo se lo trovano davvero davanti, in tutta la sua imperfezione (o perfezione, a seconda dei punti di vista) e in tutta la sua proverbiale paradossalità, non servono più a niente. Quell’uomo è un assassino, in fondo. Stava per torturare un padre di fronte a suo figlio (e un figlio di fronte a sua madre) dopo averli accuratamente immobilizzati con del nastro adesivo. Non lo si può trattare come un qualsiasi onesto cittadino, riservargli premure ridondanti, giustificarlo, proteggerlo come prova a fare lei, pedantemente.
La logica non c’entra, il mondo è perfetto proprio in quanto, pur paradossale, alogico, e incomprensibile, esiste senza alcuno sforzo. Il titolo è il primo testimone di questa paradossalità e il film può essere letto come un progressivo dispiegarsi della medesima. Anche in questo film è lo spettro (simbolizzato nel costumino di Casper indossato da Phillip) l’unico abitante possibile del mondo-paradosso eastwoodiano. In altri casi il ricorso alla metafora fantasmagorico – spettrale è più sottile, per quanto non meno incisiva (Dave guarda Vampires di John Carpenter e assimila se stesso ad un vampiro, poi racconta la storia della suo abuso al figlio sottoforma di fiaba terrifica, in Mystic River; una delle battute conclusive di Scrap in Million dollar baby è “Io tornai in palestra pensando che prima o poi si sarebbe rifatto vivo. Quando mi apparve una specie difantasma”, vedendo tornare in palestra Barch, miracolosamente guarito).
Solo gli spettri possono abitare un mondo così perfetto, sembra dirci Clint, mentre a noi, di fronte alla realtà in tutto il suo splendore di nonsensi non resta che gettare la spugna, esattamente come fa Red Garnett. “Io non so niente e non voglio saperlo”.
Forse il miglior film di Eastwood.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo assandri »
[ - ] lascia un commento a paolo assandri »
|
|
d'accordo? |
|
|