Il mucchio selvaggio

Alessandro Cappabianca

Se Chuka di Gordon Douglas e The stalking moon di Robert Mulligan, tendono ad ampliare il campo stilistico del western, annettendogli i territori del fantastico (cfr. F. Ferrini: “West by Northwest”, in Cinema e Film n. 9) il film di Peckinpah opera invece all’interno del “genere” tentandone un graduale rinnovamento tematico (sulla linea, quindi dei Gries, degli Hale, ecc.). Il mucchio selvaggio, d’altra parte, fa venire a galla, in primissimo piano, il tema che tormenta attualmente le coscienze americane (l’impegno nel Vietnam), metaforizzato, cioè nell’unico modo in cui oggi a Hollywood è possibile parlarne senza uscire dalle sue strutture produttive (l’accenno, molto più vago, era già nei Professionisti di Richard Brooks . [...]

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