Ultima notte a Warlock

Gli anni '50 rappresentano il periodo nel quale si è avuta la più ricca produzione di grandi film western (titoli come "il cavaliere della valle solitaria", "Mezzogiorno di fuoco", "Sentieri selvaggi", "Un dollaro d'onore", "Vera Cruz", valgono da soli a chiarire questa mia personale impressione). "Ultima notte a Warlock" si presenta per essere citata come degna chiusura del decennio. L'atmosfera della cittadina western è qui rappresentata in una particolarmente limpida idealizzazione (paragonabile a quella di "Un dollaro d'onore" o "Sfida all'OK corral"), con i suoi accesi colori pastello, i fumosi saloons, la main street polverosa, gli abbeveratori per i cavalli. Le psicologie dei personaggi rientrano negli schemi classici dell'epoca: gli amici che diventano nemici (talvolta avviene il contrario), la donna dal passato poco virtuoso, l'eroe che la vita del west ha reso cinico, e così via. Sono schemi non più ripetibili, ma che hanno caratterizzato i film di allora e che oggi si ricordano con molta nostalgia.