105mascalzone
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sabato 23 dicembre 2023
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anche gli alieni avevano... fretta, social film.
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Storia raccapricciante di fantasy. Nel mondo...
si notando degli esseri alieni, e sembra che
non si notano e non s'accorgano di
loro e del loro modo di comunicare,
con il quale sembrano invadere il posto spettante a altre
persone. Asseblato con mestiere le
storie degli alieni che vogliono comandare il mondo
sprecando risorse e opportunità a favore
di follie dal costo di conflitti e altre
cose facendo finta di niente nonchè cercando
le loro verifiche... con le fantasie delle
loro cronache, 4 chiacchiere, e altre cose
che si scontrano con la realtà dei fatti, che non
riflette le loro fantasie, e che non
volevano accettare per seguitare a
inquinare il mondo senza voler pagare il costo
del loro alienismo, per il danaro, il posto
e barzeccole, sin quando, non cominicano a
combatterli faccia a faccia.
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Storia raccapricciante di fantasy. Nel mondo...
si notando degli esseri alieni, e sembra che
non si notano e non s'accorgano di
loro e del loro modo di comunicare,
con il quale sembrano invadere il posto spettante a altre
persone. Asseblato con mestiere le
storie degli alieni che vogliono comandare il mondo
sprecando risorse e opportunità a favore
di follie dal costo di conflitti e altre
cose facendo finta di niente nonchè cercando
le loro verifiche... con le fantasie delle
loro cronache, 4 chiacchiere, e altre cose
che si scontrano con la realtà dei fatti, che non
riflette le loro fantasie, e che non
volevano accettare per seguitare a
inquinare il mondo senza voler pagare il costo
del loro alienismo, per il danaro, il posto
e barzeccole, sin quando, non cominicano a
combatterli faccia a faccia... Senza
sottovalutarli e considerandoli se non criminali
degli alieni, che guardacaso
volevano essere impenitenti. Scarno di effetti per il
periodo, in quanto non sapevano ancora come
raffigurare... gli alieni, con gli effetti speciali. Con
qualche riferimento alla società
e a tal situazioni e il possibile spettacolo del film.
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"joss"
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martedì 13 aprile 2021
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becky... non addormentarti!
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Sì, Becky Driscoll, la splendida eroina di questo straordinario film di fantascienza anni '50 di Don Siegel, non deve assolutamente addormentarsi, altrimenti... È interpretata da Dana Wynter, che insieme al Dottor Miles Bennell (Kevin McCarthy) scopre con orrore quello che sta succedendo nella cittadina di Santa Mira in California. La gente si comporta in modo strano e questo viene notato dal Dottor Bennell, che riconosce comportamenti anomali in persone che conosce bene, vicini di casa e amici di vecchia data. Incontra poi Becky Driscoll, con la quale c'è sempre stata un'affettuosa amicizia. I due si recano poi da una coppia di amici e parlando con loro capiscono che in città c'è una strana atmosfera.
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Sì, Becky Driscoll, la splendida eroina di questo straordinario film di fantascienza anni '50 di Don Siegel, non deve assolutamente addormentarsi, altrimenti... È interpretata da Dana Wynter, che insieme al Dottor Miles Bennell (Kevin McCarthy) scopre con orrore quello che sta succedendo nella cittadina di Santa Mira in California. La gente si comporta in modo strano e questo viene notato dal Dottor Bennell, che riconosce comportamenti anomali in persone che conosce bene, vicini di casa e amici di vecchia data. Incontra poi Becky Driscoll, con la quale c'è sempre stata un'affettuosa amicizia. I due si recano poi da una coppia di amici e parlando con loro capiscono che in città c'è una strana atmosfera. Cominciano a indagare senza troppa convinzione. In particolare alcuni abitanti sembrano cambiati, non provano sentimenti, sono gelidi e cinici e hanno lo sguardo assente. Ben presto in giardino, di notte, scoprono uno strano baccello che, dopo essere stato aperto, mostra all'interno una figura umana parzialmente delineata. Miles e Becky sono inorriditi e scoprono la verità. Nei baccelli vi sono copie identiche degli abitanti di Santa Mira, che prenderanno il posto dei veri abitanti non appena loro si addormenteranno. Le copie non provano sentimenti, non ridono e non piangono, sono però persone tranquille. Non hanno emozioni e dunque non possono neppure soffrire. Anzi invogliano gli umani rimasti tali ad accettare la situazione e a trasformarsi non appena possibile. Nel film sono presenti curiosità, paura e sconcerto, tre peculiarità indispensabili per un film horror, e in più c'è la fantascienza! Don Siegel ha giocato benissimo le carte a disposizione e il risultato è un piccolo capolavoro che tiene attaccato allo schermo lo spettatore. Il bianco e nero esalta ancora di più angoscia e terrore. Indimenticabile la sequenza dove Miles e Becky, dopo una notte insonne, vedono dalla finestra arrivare dalle tre strade principali moltissimi camion carichi di baccelli e fermarsi al centro dell'incrocio. Nel doppiaggio originale è presente una curiosità. Quando viene chiamato l'F.B.I. per chiedere aiuto, il famoso ente americano viene tradotto con -Effe-Bi-I- e non -Effe-Bi-Ai- come poi sarebbe diventato consuetudine. Si tratta dunque di un film da vedere, un vero classico imperdibile. - di "Joss" -
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samanta
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domenica 1 marzo 2020
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il pericolo ci sovrasta
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Il film del 1956 considerato un cult della fantascienza nel suo genere può considerarsi un capolavoro nel suo genere . La regia è di Don Siegel che da alcuni anni aveva iniziato l'attività di regista e che firmò molti film di successo. tra l'altro lanciò in USA Clint Eastwood dopo il suo successo in Italia con Sergio Leone (L'uomo dalla cravatta di cuoio. Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo) con cui diresse ben 5 film, firmò anche l'ultimo film di John Wayne Il Pistolero un Western malinconico e molto bello.
[Spoiler] La trama del film vede il ritorno del dr. Miles Bennel (Kevin McCarthy) nella sua città Santa Mira dopo un lungo congresso medico, ma trova la città cambiata durante la sua assenza il suo studio era affollato di persone che volevano essere visitate e all'improvviso è deserto, ci sono casi di persone che dicono che i loro stretti parenti (madre, zio) non sono in realtà loro.
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Il film del 1956 considerato un cult della fantascienza nel suo genere può considerarsi un capolavoro nel suo genere . La regia è di Don Siegel che da alcuni anni aveva iniziato l'attività di regista e che firmò molti film di successo. tra l'altro lanciò in USA Clint Eastwood dopo il suo successo in Italia con Sergio Leone (L'uomo dalla cravatta di cuoio. Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo) con cui diresse ben 5 film, firmò anche l'ultimo film di John Wayne Il Pistolero un Western malinconico e molto bello.
[Spoiler] La trama del film vede il ritorno del dr. Miles Bennel (Kevin McCarthy) nella sua città Santa Mira dopo un lungo congresso medico, ma trova la città cambiata durante la sua assenza il suo studio era affollato di persone che volevano essere visitate e all'improvviso è deserto, ci sono casi di persone che dicono che i loro stretti parenti (madre, zio) non sono in realtà loro. La verità la scopre grazie a un paio di amici: enormi baccelli generano persone che hanno l'aspetto degli abitanti della città, sono baccelli provenienti dallo spazio. Bennel aiutato dalla ex moglie Becky (Dana Winter) scopre che l'invasione è diffusa ormai in tutta la città e si allarga alle zone vicine e disperatamente cerca di opporsi di dare l'allarme. Non racconto il finale per coloro che intendono comprarsi il DVD o vederlo in TV.
Il film che al'inizio ebbe un successo discreto ma non travolgente, negli anni è stato considerato come uno dei capolavori della fantascienza in un periodo in cui uscirono molti bei film di questo genere (Il Pianeta proibito per tutti), i critici cercarono di dargli significati politici per taluni l'accenno è al pericolo comunista (in quello stesso anno scoppiava la rivolta in Ungheria e venivano per la prima volta svelati i crimini orrendi di Stalin) per altri è una critica al Maccartismo ma non si comprende bene il perché Delle due interpretazioni (gli autori hanno sempre negato valenze politiche) ritengo la prima accettabile ma con un 'integraione. Infatti ormai nella letteratura si diffondeva la previsione di un mondo futuro unificato, con un unico pensiero, con gli uomini privati delgi interessi e delle passioni (per citare alcuni:Orwell !984, Huxley Il mondo nuovo), in parole povore il mondo attuale globalizzato, con il pensiero unico del politically correct. Certe frasi nel film lo fanno capire "L'uomo perde poco alla volta l'umanità", il dialogo verso la fine del film tra Becky e Bennell, così come l'elogio fatto dalle persone invase del vivere senza passioni, tutti a pensare allo stesso modo in pace, anche se il dissenso viene soppresso brutalmente.
La fotografia in bianco e nero è eccezionale, alcune scene come il dottore che corre disperato nell'autostrada chiedendo aiuto inutilmente agli automobilisti, sono memorabili. Ottima l'interpretazione di Kevin McCarthy che lavorò molto in televisione e al cinema come caratterista (Intrigo a Soccolma, Gli spostati) che passa dall'interpretazione del tranquillo dottore di paese al volto del disperato in cerca di aiuto, e di Dana Winter brava attrice inglese (Affondate la Bismark, i 5 volti dell'assassino) che lavorò poco per il cinema optando la tv.
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onufrio
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lunedì 7 ottobre 2019
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come noi, meglio di noi
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Poco apprezzato all'epoca, il film col passare dei decenni divenne un cult per quanto riguarda il genere fantascienza. Tratto da un romanzo, la storia racconta la particolare avventura capitata al Dottor Bennell giunto nella sua natia cittadina colpita da strani casi di malessere generale, persone che non riconoscono più i loro cari, pur essendo sempre gli stessi. La verità che si cela dietro questi turbamenti è sorprendente.
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david mano
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giovedì 8 novembre 2018
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l'invasione degli ultra corpi
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È uno dei più bei film di tutti i tempi! Un capolavoro assoluto! David.
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paride86
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lunedì 6 gennaio 2014
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bello
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B-Movie degli anni '50 diventato, col tempo, un vero e proprio cult. Vanta più di un remake e ancora oggi si lascia vedere senza annoiare.
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m.raffaele92
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mercoledì 9 ottobre 2013
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fantascienza e guerra fredda
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“Il comunismo non è un partito politico: è un morbo. Corrompe l’anima, trasformando anche l’uomo più gentile in un tiranno feroce e malvagio. Siamo di fronte a un dilagante disprezzo per l’ordine e la legalità. Il tasso di criminalità è alle stelle e ovunque si sfida apertamente la nostra autorità e questo, se non si contrasta, sprofonderà di nuovo il nostro paese nell’abisso dell’anarchia”. Questo diceva J. Edgar Hoover nel film (2011) diretto da Eastwood. Erano anni dove questo era un pensiero diffuso, condiviso da tutti. O meglio quasi da tutti. Ed è proprio questo “quasi” a fare la differenza.
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“Il comunismo non è un partito politico: è un morbo. Corrompe l’anima, trasformando anche l’uomo più gentile in un tiranno feroce e malvagio. Siamo di fronte a un dilagante disprezzo per l’ordine e la legalità. Il tasso di criminalità è alle stelle e ovunque si sfida apertamente la nostra autorità e questo, se non si contrasta, sprofonderà di nuovo il nostro paese nell’abisso dell’anarchia”. Questo diceva J. Edgar Hoover nel film (2011) diretto da Eastwood. Erano anni dove questo era un pensiero diffuso, condiviso da tutti. O meglio quasi da tutti. Ed è proprio questo “quasi” a fare la differenza. È da esso, e non da chissà quale pianeta sperduto nello spazio, che provengono i baccelli. Il baccello, infatti, non è un corpo, né uno spirito, ma bensì un pensiero: la materializzazione stessa del pensiero comunista.
Di tutti gli infiniti film di fantascienza realizzati negli anni 50, “L’invasione degli ultracorpi” è sicuramente il più politico e il più efficace. Efficace nel presentare il comunismo appunto come un morbo e, soprattutto, come un contagio, in grado di lasciare immutate le persone esteriormente per cambiare il loro modo di pensare. È quindi più di una semplice minaccia: è una cospirazione. E ciò che rende questa cospirazione allarmante e maggiormente degna di essere temuta è il suo carattere fortemente insidioso (l’ultracorpo è dappertutto e potrebbe insidiarsi o essersi già insidiato in chiunque: nel nostro vicino, nel nostro datore di lavoro, nei nostri genitori e nei nostri figli).
Entrando nella mentalità e nella concezione storico-politica di quegli anni, quello di Siegel è un film che “insegnava” al singolo cittadino a temere un pensiero radicato (in maggiore o minore portata) nella società americana di allora e quindi a diffidare di tutti.
Nessun film prima di allora (e penso di poter dire neanche dopo) ha mai saputo con tale efficacia e perfezione mostrare la diffusione di un pensiero (quindi di un ideale) come una malattia, e nessun film è mai stato capace di trasformare un budget ridotto in un punto di forza dal potenziale così spiazzante (fatta eccezione, forse, per “Radiazioni BX: distruzione uomo” di Jack Arnold uscito l’anno successivo che, è giusto precisarlo, affronta tutt’altri argomenti).
È più di tutti il film per il quale l’aggettivo “coinvolgente” risulta più appropriato: lo spettatore, infatti, viene indirettamente chiamato in causa, insieme ai protagonisti, a diffidare di tutti i personaggi circostanti, sospettandone ogni mossa o frase allo scopo di smascherare l’ultracorpo.
È interessante poi notare come quest’ultimo venga riconosciuto (da chi non né è ancora stato posseduto, così come da noi spettatori) grazie alla manifestazione di un comportamento passivo, una carenza di emozioni e di un qualsiasi carattere, quasi a voler (ulteriormente) accentuare la critica (il disprezzo) contro un pensiero considerato (allora) come sbagliato e dannoso a prescindere.
Nonostante l’opinione più diffusa sia quella inerente alla metafora comunista, molte altre sono state le voci riguardo al significato simbolico (sempre politico e/o sociale) del film: c’è chi vi ha visto, tanto per fare un esempio, una critica all’American Way of Life.
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hatecraft
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martedì 12 aprile 2011
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classico
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un classico, solido e riuscitissimo.
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renato c.
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domenica 17 ottobre 2010
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stupendo film di fantascienza anni '50!
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I films di fantascienza degli anni '50 erano pieni di marziani, marzianetti e dischi volanti, ma ecco che arriva Don Siegel a fare un film di fantascienza diverso dal solito, seppur in bianco e nero, che però a questo film dona molto. Gli "invasori" dallo spazio son esseri vegetali che prendono il posto di terrestri assumendone l'aspetto, con l'dea di farne esseri freddi, senza sentimenti, quasi degli automi. Il protagonista e la sua ragazza si ribellano cercando di fuggire! La sua ragazza cede al sonno e diventa ultracorpo; il protagonista invece si salva e raccontando tutto ad uno psichiatra che lo crede pazzo, poi alla scoperta dei bacelli extraterrestri dovuta ad un casuale incidente automobilistico capisce che aveva detto la verità e da l'allarme generale! Oltre all'insolito soggetto, il film è molto bello per l'avvio quasi da commedia con poi un crescendo di suspance accompagnato da un'ottima colonna sonora! (Il film è stato riproposto negli anni '70 al teatro Carcano di Milano in sesnsorround e gli effetti musicali erano ottimi!) Girato con pochi mezzi è un film che coinvolge dall'inizio alla fine! Non ci vedo significati politici anticomunisti ed antimaccartisti (la critica ed il pubblico degli anni '50 erano forse ancora sotto l'effetto della "caccia alle streghe"!) Ci vedo invece un'idea contro la filosofia stoica, un mondo in cui farebbe comodo essere indifferenti alle sofferenze ma sarebbe triste senza le gioie piccole e grandi, l'amore e la fede!
Il film di Siegel termina con "happy-end" mentre nei remake gli ultracorpi hanno il sopravvento (più fedeli al romanzo!).
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I films di fantascienza degli anni '50 erano pieni di marziani, marzianetti e dischi volanti, ma ecco che arriva Don Siegel a fare un film di fantascienza diverso dal solito, seppur in bianco e nero, che però a questo film dona molto. Gli "invasori" dallo spazio son esseri vegetali che prendono il posto di terrestri assumendone l'aspetto, con l'dea di farne esseri freddi, senza sentimenti, quasi degli automi. Il protagonista e la sua ragazza si ribellano cercando di fuggire! La sua ragazza cede al sonno e diventa ultracorpo; il protagonista invece si salva e raccontando tutto ad uno psichiatra che lo crede pazzo, poi alla scoperta dei bacelli extraterrestri dovuta ad un casuale incidente automobilistico capisce che aveva detto la verità e da l'allarme generale! Oltre all'insolito soggetto, il film è molto bello per l'avvio quasi da commedia con poi un crescendo di suspance accompagnato da un'ottima colonna sonora! (Il film è stato riproposto negli anni '70 al teatro Carcano di Milano in sesnsorround e gli effetti musicali erano ottimi!) Girato con pochi mezzi è un film che coinvolge dall'inizio alla fine! Non ci vedo significati politici anticomunisti ed antimaccartisti (la critica ed il pubblico degli anni '50 erano forse ancora sotto l'effetto della "caccia alle streghe"!) Ci vedo invece un'idea contro la filosofia stoica, un mondo in cui farebbe comodo essere indifferenti alle sofferenze ma sarebbe triste senza le gioie piccole e grandi, l'amore e la fede!
Il film di Siegel termina con "happy-end" mentre nei remake gli ultracorpi hanno il sopravvento (più fedeli al romanzo!). Comunque qesto film rimane di gran lunga il migliore di tutti i rifacimenti!
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(di arnaco)
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