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RECENSIONE
Il film un giallo thriller in b/n del 1954, è un esempio tipico della Hollywood dei tempi d'oro che oltre a produrre film cult rimasti nella storia del cinema e una valanga di film di serie B, realizzava anche una notevole quantità di film di buon livello bene sceneggiati e diretti con una recitazione di classe, uno di questi è Criminale di turno in cui si vede l'esordio cinematografico di Kim Novak.
La vicenda inizia con una rapina in banca che frutta 200.000 $ (adesso più di 2 milioni), uno dei 2 banditi uccide una guardia. La polizia individua uno dei rapinatori è Willers noto gangster, allora sorveglia la sua donna Lona (Kim Novak) con 2 turni di 3 poliziotti ciascuno che da un appartamento di fronte sorvegliano l'appartamento della ragazza e controllano il telefono.Il film si sofferma su 2 poliziotti addetti alla sorveglianza: Sheridan (Fred McMurray) e McAllister (Philip Carey discreto attore che non riuscì ad emergere, La maschera di fango, La nave matta di Mr. Roberts), quest'ultimo è attratto da Ann (Dorothy Malone) la vicina di casa di Lona, il terzo poliziotto del turno è Dolan un alcolizzato. Sheridan è incaricato di avvicinare la ragazza per cercare di capire la situazione, l'avvicina, l'approccio avviene, passano la notte insieme e lui cede al fascino di Lona innamorandosi, ricambiato. Lona scopre che è un poliziotto e si arrabbia ma poi ritorna da lui e gli propone di uccidere Willers e di fuggire insieme con i soldi., Sheridan che è onesto e povero, dapprima rifiuta poi cede alla passione e acconsente. Ritiene che sia "un colpo facile" però commette un errore: si fa vedere da Ann mentre esce dall'appartamento di Lona, mentre avrebbe dovuto essere nell'appartamento di fronte. Da questo si suseguono altri incidenti: Dolan è presente quando Sheridan arresta Willers, ma poi fingendo un attacco al collega uccide il criminale. Dolan s'insoppettisce per la ritrosia di restituire i soldi da parte di Sheridan che lo uccide fingendo un suicidio. Ann che lo ha riconosciuto informa la polizia che lo ricerca accanitamente, nella fuga con Lona che non vuole più i soldi perché le è sufficiente il loro amore, Sheridan invece cerca di recuperare il bottino ma viene ucciso dal suo capo il tenente Eckstrom (E. G. Marshall).
La regia del film è di Richard Quine bravo e versatile artigiano del cinema (Una cadillac tutta d'oro, Una strega in paradiso, Il mondo di Suzie Wong) che morì suicida ancora giovane, la direzione della pellicola è abile e serrata senza pause, il regista riesce a creare un atmosfera di suspence e di incertezza quasi da noir, qualche scena è prevedibile come quando Ann vede Sheridan, si comprende che questa sarà la chiave di volta degli avvenimenti successivi e dei conseguenti guai del poliziotto corrotto. La vicenda ha come protagonisti un quartetto di bravi attori: Fred McMurray attore oggi dimenticato ma che era una star di Hollywood (Primo amore, La fiamma del peccato, L'appartamento, Un professore tra le nuvole) alternando personaggi cinici e corrotti a personaggi brillanti se non comici, E.G. Marshall e Dorothy Malone. Infine c'è l'esordio cinematografico di Kim Novak che non solo era una delle più belle attrici del cinema USA, ma professionista eccellente che dimostra in questo film di essere una dark lady convincente, nel prosieguo della carriera interpreterà con bravura sia personaggi drammatici (Picnic, L'uomo dal braccio d'oro, Vertigo, Nel mezzo della notte) che brillanti (Una strega in paradiso, Baciami stupido) rivelandosi una delle migliori attrici di Hollywood. In conclusione un buon film la cui morale è che il delitto non paga e non esistono colpi facili.
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