Schiavo d'amore [1]

Film drammatico con venature fortemente malinconiche come il suo protagonista maschile interpretato da Leslie Howard già all’epoca star affermata di Hollywood.
La pellicola che è tratta da un romanzo omonimo dello scrittore britannico William Somerset Maugham, narra una storia d’altri tempi (il romanzo è in effetti risalente al 1915) che però tratta tematiche talmente connesse all’essere umano da non tramontare mai. Gli aspetti psicologici della storia sono descritti in modo ficcante, riuscendo a lasciare un’impronta determinante sull’opera.
Il film, ben diretto dall’americano John Cromwell, segue una narrazione fluida che ha il merito di tenere costantemente sulle spine lo spettatore, interessato alle evoluzioni della storia e spaventato che il protagonista possa subire ripercussioni a causa della sua infatuazione per una donna odiosa e senza cuore. Quest’ultima è senz’altro il personaggio femminile di maggiore rilievo; il ruolo è affidato alla leggendaria Bette Davis, che non era ancora una star di prima grandezza nel firmamento cinematografico statunitense, ma lo diverrà proprio a cominciare da questa pellicola che ne sancisce la definitiva affermazione.
L’opera si regge proprio sulle interpretazioni dei due fantastici attori: intensa e struggente quella di Howard, che si conferma attore di talento e grande mestiere; ancora più incisiva e straordinariamente riuscita la performance della Davis che riesce a risultare odiosa e spregevole oltre ogni misura, centrando perfettamente l’obiettivo.
Del cast si ricorda anche l’attraente Frances Dee.
Musiche meste, adatte alla pellicola.
Il film ha una durata che al giorno d’oggi può apparire contenuta (si resta sotto l’ora e mezzo di durata), ma in realtà non inconsueta per le pellicole dell’epoca.