Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Cristiano Anania |
Attori | Salvatore Esposito, Marta Gastini, Vincenzo Nemolato, Enrica Guidi, Cristina Donadio Paolo Sassanelli, Fabio Ferrari, Franklin Steven Carrero, Paolo De Giorgio, Silvia Mazzotta, Fabio Vitta Ferrari, Mimmo Mancini, Pino Quartullo, Erminio Truncellito, Anna Maria Fittipaldi, Davide Folino, Amedeo Trotta, Andrea Marozzo, Giuseppe Limongi, Vincenzo Mirabella, Giacoma Ciagola. |
Uscita | giovedì 21 marzo 2019 |
Distribuzione | Mescalito Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 25 marzo 2019
La storia di Giorgio, giornalista trentenne disposto a tutto per conoscere la verità. In Italia al Box Office L'Eroe ha incassato 3,9 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Giorgio è un giornalista di cronaca che scrive romanzi ritenuti "non idonei alla pubblicazione". Quando una sua inchiesta dà troppo fastidio a un potente, il giovane uomo viene declassato ad un oscuro quotidiano di provincia. Ma il caso vuole che proprio nella località dove risiede il giornale abbia luogo un fatto di cronaca degno dell'attenzione nazionale: il rapimento del nipote di Giulia Guidi, proprietaria di un'importante azienda vinicola locale. E i sospetti ricadono su alcuni membri della comunità in cui Giorgio sta cominciando ad ambientarsi, fra cui Francesco, un disabile che si occupa delle consegne di bombole a gas, che Giulia Guidi descriverebbe come un "acino indifeso", di quelli che bisogna pigiare forte perché ne esca il mosto che "fa buono il vino".
L'eroe è il lungometraggio di debutto di Cristiano Anania, classe 1985, che ha alle spalle una gavetta come assistente di alcuni registi di nome e la realizzazione di molti corti, in particolare Pollicino, apprezzato dal circuito festivaliero internazionale.
Qui Anania si occupa di regia, soggetto e sceneggiatura e, nonostante le ristrettezze del budget, per il suo debutto ha potuto contare sulle interpretazioni di un gruppo di attori di talento, in primis Salvatore Esposito nei panni del protagonista e Cristina Donadio in quelli della nonna del bambino rapito.
La sceneggiatura rivela parecchie ingenuità e la messinscena artigianale tradisce la povertà di mezzi con i quali è stata realizzata, ma la storia principale "tiene" da un punto di vista drammaturgico e la regia compie alcune scelte interessanti. Meno riusciti la caratterizzazione del disabile Francesco, affidata a Vincenzo Nemolati, e il tono generale della trama, che avrebbe potuto funzionare meglio con meno melodramma e più tensione noir.
Sarebbe stato lecito anche inserire una nota satirica, visto che si parla di mostri da sbattere in prima pagina e di editori pavidi e servili. Ma è comunque interessante la riflessione che apre il film, su cosa sia un eroe e come si possa diventarlo, che lo si voglia (o lo si meriti) o meno. E l'ambiguità dei personaggi è uno dei pregi di scrittura e di interpretazione del film. Con un budget più ampio e la possibilità di circondarsi di professionalità tecniche di maggiore esperienza, Anania potrà trovare il suo spazio nel panorama cinematografico italiano , mantenendo al centro la ricerca di una verità non edulcorata e non banale.
Cambia completamente ruolo Salvatore Esposito, il tracotante boss Genny Savastano della serie tv Gomorra. Qui è un depresso cronista, nonché scrittore fallito, retrocesso per punizione in Basilicata. Dove trova l'amore e si riscatta con articoli in esclusiva sul sequestro di un bambino. La storia è più che improbabile, ma si segue fino in fondo. Tra le domande senza risposta: perché si scopre solo [...] Vai alla recensione »
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Giorgio è un giornalista. Forse non una cima però è tenace e si appassiona alla "verità". Per questo il direttore del giornale Paolo Sassanelli lo caccia in una redazione defilata, chiamata a sorpresa a seguire la scomparsa di un bambino, evidentemente rapito da qualcuno. Interessante film scritto e diretto da Cristiano Anania, che si sposta nella provincia profonda, tra i suoi misteri; parte guardando [...] Vai alla recensione »