Anno | 2005 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Florestano Vancini |
Attori | Manlio Dovì, Sabrina Colle, Ruben Sigillo, Marianna De Micheli, Vincenzo Bocciarelli . |
Uscita | venerdì 15 aprile 2005 |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 3,24 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ferrara, inizi del 1500, Corte Estense, una delle più illustri del Rinascimento. In Italia al Box Office E ridendo l'uccise ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 35,4 mila euro e 8,6 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Ferrara, inizi del 1500, Corte Estense, una delle più illustri del Rinascimento. Pochi mesi dopo la morte del duca Ercole I, si scatenano le gelosie e i rancori sopiti tra i quattro figli: Alfonso erede del ducato e sposo di Lucrezia Borgia, Ippolito, Giulio nato al di fuori del matrimonio, e Ferrante. La vita di corte procede tra festini, lussi e cortigiane. Durante una festa Ippolito si vede rifiutato dalla bella Angiola a favore di Giulio. Ippolito ordina di sfigurare il fratello che insieme a Ferrante covano vendetta e decidono di congiurare contro Ippolito ed Alfonso. Benemerito tentativo di uscire dai binari convenzionali del cinema italiano.
Finalmente un film diverso dal solito! Sono contento di aver scoperto questo regista,che fino ad adesso non e' stato sufficientemente apprezzato e raccontato! Sono certo che vancini avra' il riconoscimento dovuto dalla storia e dal tempo! Questo e' l'ultimo fil di vancini,un capolavoro di poesia e giustizia! Si capisce dalla filmografia che vancini ha sempre lottato contro le ingiustizie! [...] Vai alla recensione »
Il film di florestano Vancini è un vero capolavoro nè parleRó di più in seguito
Ferrara, corte degli Estensi, primo 500: il duca Ercole I è morto lasciando i suoi vivaci figlioli a spartirsi il potere. Il giovane cardinale Ippolito, alleato del nuovo duca Alfonso, fa sfregiare il fratello Giulio per una banale questione di donzelle; Giulio e l’altro fratello Ferrante tramano per uccidere Alfonso e Ippolito. È la famosa “Congiura di Giulio d’Este” raccontata da Riccardo Bacchelli [...] Vai alla recensione »
Erano anni che Florestano Vancini non girava un film. Più o meno da quando aveva preso dalle mani del primo regista Damiano Damiani le redini di La piovra, al secondo episodio e prima che la serie ideata da Ennio De Concini diventasse la popolare saga televisiva che sappiamo. Ferrarese come Antonioni, Vancini appartiene alla generazione di esordienti che fa irruzione nel cinema italiano degli anni [...] Vai alla recensione »