Titolo originale | Tadpole |
Anno | 2002 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 78 minuti |
Regia di | Gary Winick |
Attori | Sigourney Weaver, Aaron Stanford, Bebe Neuwirth, John Ritter . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,58 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 15 maggio 2023
Oscar Grubman non è decisamente un ragazzo comune. Quindicenne, è appassionato dei classici e in particolar modo di Voltaire, ama il francese molto pi... Al Box Office Usa Tadpole - Un giovane seduttore a New York ha incassato 2,9 milioni di dollari .
CONSIGLIATO NÌ
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Oscar Grubman non è decisamente un ragazzo comune. Quindicenne, è appassionato dei classici e in particolar modo di Voltaire, ama il francese molto più dell'inglese e - soprattutto - ha una gran passione per donne decisamente più mature di lui. Tra le quali Eve, effettivamente bella e di gran classe, che però ha la ventura di essere la sua matrigna. Tornato a casa per il Thanksgiving, si darà comunque da fare per sedurla. Ma i suoi sforzi lo condurranno a letto con Diane, migliore amica dell'amata. Tra equivoci e inutili tentativi di nascondere l'accaduto, Oscar tornerà all'accademia, forse avendo imparato qualcosa di più su se stesso.
Tadpole - un giovane seduttore a New York ha conquistato il premio per la migliore regia al Sundance. Premio peraltro abbastanza inspiegabile. Siamo di fronte all'ennesima variazione sul canovaccio ormai frusto del cinema indipendente newyorchese: molto dialogato, con "padrini" importanti (Truffaut e Allen su tutti) ma poche o punte idee cinematografiche interessanti. E Sigourney Weawer continua a sprecare una splendida maturità in ruoli insignificanti. Girato in digitale.
Oscar, giovane quindicenne introverso, torna da scuola a New York per la festa del ringraziamento. Deve assolutamente trovare il modo di confessare il suo passionale amore a Eve, la sua dolce matrigna. Nel mentre, in preda a fervori ormonali e ebrezza, ha una scappatella con la bella amica della matrigna, Diane. In circostanze poco felici ho scoperto il regista di questa pellicola, Gary Winick, scomparso [...] Vai alla recensione »
E' un film raro per capacità registica e per felice sceneggiatura. Tutto è ridotto all'essenziale, il tocco è leggero ma profondo, l'amore per l narrazione esemplare. La piccola grande storia è tenuta insieme splendidamente da una psicologia acuta, senza fronzoli, diritta allo scopo e rispettosa delle varie personalità.
E' un film raro per capacità registica e per felice sceneggiatura. Tutto è ridotto all'essenziale, il tocco è leggero ma profondo, l'amore per l narrazione esemplare. La piccola grande storia è tenuta insieme splendidamente da una psicologia acuta, senza fronzoli, diritta allo scopo e rispettosa delle varie personalità.
Si possono fare anche oltreoceano bei film in 14 giorni con quattro soldi e una telecamerina digitale. Magari ispirandosi a Truffaut, scegliendo un attore che somiglia a JeanPierre Léaud (segnatevi il suo nome. Aaron Stanford: ne risentiremo parlare) e tuffandosi nelle calde atmosfere di mezza stagione della Grande Mela. Tadpole (che significa girino, nel senso della rana) ha tutta l’aria infatti di [...] Vai alla recensione »
A favore dei non anglofoni, cominciamo dal titolo, che equivale a “girino” ed è appunto il nomignolo del giovane protagonista del film di Gary Winick, anche se ormai nessuno lo chiama più così, tranne il corpulento portiere del condominio di lusso dove vive la famiglia del ragazzo. Il plot comincia col ritorno a New York di Oscar per passare il giorno del ringraziamento con il padre, Stanley Grubman, [...] Vai alla recensione »
Quindicenne sofisticato, Oscar parla correntemente francese, ha una passione per Voltaire e per le quarantenni: soprattutto per la matrigna, di cui è segretamente innamorato. Ma, per caso, finisce a letto con la migliore amica della signora... Il soggetto poco plausibile di Tadpole, che evoca a distanzaIl laureato, esaurisce in sé tutte le risorse di un filmetto a basso costo girato in video e di [...] Vai alla recensione »