Anno | 1999 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Mimmo Calopresti |
Attori | Silvio Orlando, Fabrizia Sacchi, Paolo Cirio, Michele Raso, Mimmo Calopresti, Andrea Occhipinti, Eugenio Masciari Paola Rota, Sara D'Amario, Marcello Mazzarella, Stefano Venturi, Toni Mazzara. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,45 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Un film degli anni Cinquanta, Amici per la pelle,raccontava l'amicizia di due ragazzi delle medie di diversissima estrazione sociale (uno era ... Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO NÌ
|
Un film degli anni Cinquanta, Amici per la pelle,raccontava l'amicizia di due ragazzi delle medie di diversissima estrazione sociale (uno era figlio di un proletario, l'altro di un diplomatico). Calopresti ripropone un po' quella storia, in una Torino dei giorni nostri, dove le condizioni sociali "devono" essere diverse. Dunque Rosario (Raso) sarà figlio di un malavitoso e Matteo (Cirio) di un benestante. Alla fine, proprio "quelle" diversità faranno sì che l'amicizia non possa reggere. Al terzo film (dopo La seconda volta e La parola amore esiste) Calopresti rallenta, nonostante (o forse per colpa di) Silvio Orlando.
Luigi è un uomo che, partito dalla Calabria, ha fatto la sua fortuna a Torino. E’ un industriale ricco ma infelice. E’ separato, un figlio adolescente problematico ed una relazione con una giovane donna che porta avanti a fatica. Durante una vacanza nella tua terra di origine conosce Rosario, un ragazzo adolescente, parente alla lontana, che ha perso la madre e che ha il padre in carcere.
Mi è capitato per caso di vedere qualche film di Mimmo Calopresti e sono rimasta molto colpita dal suo modo di raccontare. Quello che lui racconta è il vero e rappresenta perfettamente il cinema italiano e allora mi chiedo: perchè i suoi film non si vedono mai in TV? Ultimamente ho potuto apprezzare " Preferisco il rumore del mare" e l'ho trovato toccante.
Ho fatto uno sforzo a guardarlo fino alla fine...personaggi tristi, che mettono quasi angoscia addosso. No, non mi è piaciuto affatto...l'ho trovato molto noioso. Peccato, perchè l'idea non era male. Voto 4-
Il titolo, direbbero in un giornale, "canta" (e giustamente, è un verso di Dino Campana). L'affiche è elusivamente poetica (un mare blu, particolare di un quadro di Guccione). Lo stile, esaltato dalla bella fotografia di Luca Bigazzi, è pudico, austero, elegante. E il soggetto mira alto, a toccare corde che parlano a tutti e di tutti, perché attraverso un'amicizia tra due ragazzi molto diversi fa confluire [...] Vai alla recensione »
Mimmo Calopresti ha scelto, per il terzo film che comincia a girare in settembre a Torino, un titolo bellissimo: Preferisco il rumore del mare. È una citazione dai Canti Orfici di Dino Campana (“ Lavorare, lavorare, lavorare/ preferisco il rumore del mare”) e insieme è forse un motto che si oppone alle migrazioni dal Sud verso il Nord in cerca di lavoro, per rivendicare a ciascuno il luogo e il destino [...] Vai alla recensione »
Il "talento di mister Rosario" (l'attore-non attore è Michele Raso) non ha niente a che fare con l'imitazione di altri, con il furto di personalità e di conti in banca. Come molti "ragazzi di Calabria" in età fragile, l'ostinazione che fa attrito con la testardaggine diventa la sua unica spinta propulsiva (obiettivo? la dignità, valore demodé), rendendo implacabile la sua voglia di crescere e di sapere [...] Vai alla recensione »
Il rumore della vita è il suono preferito dal cinema di Calopresti. Sommesso, sgradevole, armonico, acuto, malinconico, quel rumore accompagna il passaggio in questa nuova storia, dall'adolescenza all'età adulta. Tra Torino e la Calabria, il sud e il nord dell'anima, le tonalità grigie e quelle azzurre, la cultura della solidarietà e quella della forza, i dubbi silenziosi e le sicurezze dell'orgoglio, [...] Vai alla recensione »
“Ho messo un po’ d’ordine qui in casa. È incredibile quante cose inutili ci sono, compreso me”, dice prima di tentare il suicido Matteo a Rosario. Matteo (Paolo Cirio) è il figlio del protagonista Luigi Guarnieri (Silvio Orlando), un calabrese che ha fatto fortuna a Torino, diventando dirigente di una grande azienda, e che divide i suoi problemi fra una moglie da cui si è separato, un’amante che si [...] Vai alla recensione »
Michele Anselmi Mimmo Calopresti, al suo terzo film, si dimostra regista tra i più bravi della nuova scena italiana. Ma cosa vuole dire con il suo nuovo Preferisco il rumore del mare (il titolo viene da un suggestivo verso di Dino Campana: "Fabbricare, fabbricare, fabbricare / Preferisco il rumore del mare")? Che tra Nord e Sud non c'è vera possibilità di capirsi; che dietro la squilibrio economico [...] Vai alla recensione »