Titolo originale | The Front Page |
Anno | 1974 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Billy Wilder |
Attori | Jack Lemmon, David Wayne, Susan Sarandon, Carol Burnett, Vincent Gardenia Walter Matthau, Charles Durning, Martin Gabel, Austin Pendleton, Jon Korkes, Joshua Shelley. |
Tag | Da vedere 1974 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,71 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 maggio 2023
Chicago, anni Trenta. Un giornalista sta per sposarsi e per ritirarsi dal mestiere, ma un avvenimento di grande richiamo richiederebbe di nuovo il suo intervento professionale. Ha vinto 2 David di Donatello, Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office Prima pagina ha incassato 4,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Chicago, anni Trenta. Un giornalista sta per sposarsi e per ritirarsi dal mestiere, ma un avvenimento di grande richiamo richiederebbe di nuovo il suo intervento professionale: è scappato un condannato a morte, un anarchico a suo modo candido e idealista, del cui caso il protagonista si è a suo tempo interessato. Il terribile direttore del giornale inventa trucchi di ogni genere per convincere il giornalista a riprendere il suo posto: quando finalmente quest'ultimo si farà persuadere, renderà pubbliche tutte le losche manovre elettorali che stanno alla base della vicenda. Impagabile l'accoppiata Lemmon-Matthau nella terza edizione di un famoso soggetto tratto da una commedia di Charles MacArthur e Ben Echt, già usato per The Front Page di Milestone, mai giunto in Italia, e per La signora del venerdì di Hawks (in quest'ultimo caso, il ruolo principale era sostenuto da una donna, la bravissima Rosalind Russell).
Chicago, 1929. Hildy Johnson, cronista di punta del quotidiano Examiner, è in procinto di abbandonare l'attività di giornalista per convolare a nozze con la fidanzata Peggy, nonostante i tentativi di boicottaggio da parte del suo direttore Walter Burns. Ma poco prima del matrimonio, Hildy assiste per caso alla rocambolesca evasione di un condannato a morte, e si ritrova fra le mani il più grosso scoop della sua carriera.
The front page è una famosa commedia teatrale scritta da Ben Hecht e Charles MacArthur e andata in scena per la prima volta nel 1928; da questo fortunatissimo testo, nel corso degli anni sono state tratte ben quattro pellicole, fra cui il classico La signora del venerdì (1940), di Howard Hawks, con Cary Grant e Rosalind Russell. Nel 1974, il mitico regista Billy Wilder ha riadattato la versione originale in collaborazione con il suo fedele co-sceneggiatore I.A.L. Diamond, realizzando una delle opere più divertenti e beffarde della sua intera produzione, Prima pagina. Protagonisti del film, ancora una volta insieme uno accanto all'altro, i due principali mattatori del cinema americano dell'epoca, Jack Lemmon e Walter Matthau, che proprio Wilder aveva lanciato in coppia nel 1966 in Non per soldi... ma per denaro; li affianca una galleria di ottimi caratteristi, tra cui Vincent Gardenia, Carol Burnett, Charles Durning e una giovane Susan Sarandon.
Dietro le apparenze della commedia brillante in tipico stile anni '30, Prima pagina è in realtà una ferocissima satira del giornalismo-spettacolo, nella quale Wilder torna a denunciare le meschinità della stampa scandalistica come aveva già fatto, con tono ben più drammatico, nel film L'asso nella manica (1951). L'impianto teatrale della trama, caratterizzato dall'unità di spazio e di tempo (la storia si svolge tutta nell'arco di una notte nella sala stampa del palazzo di giustizia, alla vigilia dell'esecuzione capitale di un detenuto), non compromette in alcun modo l'eccellente riuscita della pellicola, che si rivela un meccanismo comico perfetto. Lemmon e Matthau, due dei più grandi attori della loro generazione, formano un'accoppiata a dir poco impagabile, e danno vita ad alcuni formidabili duetti che evidenziano le differenze fra i rispettivi personaggi: Hildy Johnson, un reporter di razza intenzionato a lasciare il lavoro per amore di Peggy (Susan Sarandon), ma che non riesce a sopprimere il suo istinto da cronista; e Walter Burns, direttore cinico e senza scrupoli, pronto a ricorrere alle trovate più assurde e paradossali pur di mettere a segno uno scoop... perfino tenere nascosto un evaso all'interno di una scrivania!
Ma oltre all'impietosa descrizione del carnevale mediatico, Prima pagina non esita a rivolgere la sua mordace ironia pure su altri temi, quali la connivenza fra giustizia e politica, l'ottusità dei presunti difensori della legge (emblematico il personaggio dello sceriffo corrotto e reazionario, che vede dovunque minacce di complotti bolscevichi) e, non ultimo, la barbarie della pena capitale. Alla straordinaria vivacità degli interpreti si aggiungono alcune battute memorabili e una serie di gag assolutamente esilaranti, che si succedono con ritmo incalzante in un climax di avvenimenti via via più bizzarri e imprevedibili. Una vera e propria perla nella carriera di Billy Wilder, che con Prima pagina ha firmato uno dei suoi film più spassosi e allo stesso tempo caustici; e, senza dubbio, anche uno dei migliori.
Siamo a Chicago nel 1929, un "sovversivo bolscevico" viene condannato a morte. Un appassionato giornalista (Lemmon) vuole sposarsi e trasferirsi altrove, e per farlo vuole lasciare la vita da "scribacchino". Il direttore del giornale (Matthau) non vuole assolutamente che il suo pupillo levi le tende e fa di tutto per trattenerlo almeno per questo ultimo servizio.
Un pilastro della commedia made in USA, senza pudore nel mostrare la realtà di un sistema profondamente immorale e mascherato da cadenze ridanciane assai poco gradevoli. Quasi odioso, infatti, il bravissimo Walter Matthau, specie nella versione italiana doppiata da Ferruccio Amendola in sostituzione di Renato Turi: una spietata caricatura dello squalo, che non si smentisce nemmeno nello scherzetto [...] Vai alla recensione »
Hildy (Jack Lemmon), brillante cronista di Chicago, decide di abbandonare il suo mondo per sposarsi ed andare a vivere a Philadelphia (cambiando radicalmente lavoro) con la nuova moglie. Il problema è che decide di licenziarsi in prossimità di uno degli avvenimenti più importanti per la cronaca cittadina: l'esecuzione di uno sprovveduto e supposto comunista (siamo nel 1929) reo di aver ucciso un agente [...] Vai alla recensione »
Commedia parodistica del 1974 tratta da una piece teatrale del 1928 e secondo remake di The Front Page essendo stata portata la stessa sullo schermo una prima volta nel 1931 e una seconda nel 1940 rispettivamente da Milestone e Hawks. Wilder si diverte a prendere in giro il cosiddetto quarto potere puntando soprattutto sulle irresistibili gags della formidabile coppia Lemmon - Matthau.
"The Front Page"di Billy WIlder(1974)rimane un caposaldo del cinema "umoristico"(non"comico"o meglio non solo comico)di sempre: A)Vi si accusano il ruolo impertiennte e "di sfruttamento della notiza"da parte dei giornali(vista l'ambientazione nel 1929 c'ernao solo giornali, radio e cinema, oggi si dovrebbe parlare di TV, Internet e "social media")e [...] Vai alla recensione »
"The Front Page"(Billy Wiilder, scritto per lo schermo dallo stesso regista con I:A.DIamond e tratto dalla pièce teatrale omonima del 1928, altre due volte "tradotta" per lo scherno, di Ben Hecht e Charles Mac Arthur, 1974)è veramente un capolavoro assoluto, dove lo humor gorttesco(quando si ricercano le origini dlelo spettaoclo"demenziale"è qui che [...] Vai alla recensione »
Probabilmente il più divertente dei 4 adattamenti della commedia di Hecht e MacArthur.Uno strappo alla regola per Wilder,notoriamente contrario ai remake.Che ha inoltre retrodatato la vicenda nel'29,e trasformato il personaggio di Hildy in un uomo(dopo che Hawks aveva cambiato sesso),azzeccando entrambe le scelte.Oggi appare un pò teatrale e invecchiato,ma resta [...] Vai alla recensione »