
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Belgio, Francia, Lussemburgo |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Joachim LaFosse |
Attori | Daniel Auteuil, Laurent Bozzi, Emmanuelle Devos, Salomé Dewaels, Larisa Faber Matthieu Galoux, Béatrice Paquet, Elsa Rauchs, Denis Simonetta. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 settembre 2023
I figli di un celebre avvocato intraprendono un loro personale percorso di giustizia. Il film è stato premiato a Roma Film Festival,
CONSIGLIATO N.D.
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Argomento scomodo: l’abuso famigliare e il silenzio. Il belga Joachim Lafosse, al suo decimo lungometraggio, plasma un film sensibile e profondo affidandosi alle sfumate interpretazioni di Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos. L’equilibrio familiare di un celebre avvocato crolla improvvisamente dopo venticinque anni, quando i figli decidono di iniziare la loro personale ricerca di giustizia.
Il belga Joachim Lafosse (che con Un silence firma il suo decimo lungometraggio) è un cineasta avvezzo a trattare il tema dei segreti e dei rimossi famigliari, sin dal primo film che lo ha reso noto anche da noi, Proprietà privata (Nue Propriété, 2006). In questo suo ultimo lavoro, "il silenzio" è al tempo stesso la causa e la conseguenza di un dramma inaffrontabile, per i componenti della famiglia [...] Vai alla recensione »
"Un Silence", ultima fatica del regista belga Joachim Lafosse, è un film drammatico in concorso nella sezione Progressive Cinema alla 18ª Festa del Cinema di Roma. Un dramma familiare fatto di silenzi, ingombranti e torbidi, fulcro principale un argomento tanto complesso quanto squallido: la pedofilia, o più precisamente la pedopornografia. Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos sono i protagonisti assoluti [...] Vai alla recensione »
Ancora un Belgio nervoso nel cinema complesso di Joaquim LaFosse (che bello il suo esordio Proprietà privata nel 2006), uno dei pezzi grossi del Concorso con il suo Un silence. È un dramma borghese su ricca famiglia coinvolta in uno scandalo a tema pedofilia. Ricorda Holiday di Gabriellini (borghesi sotto assedio mediatico) ma è realizzato con maggior qualità attoriale.
Appaiono interminabili gli spostamenti in macchina di Un silence a cominciare da quello iniziale di Astrid, interpretata da Emmanuelle Devos. La casa non è più un rifugio ma l'inferno. Marito e moglie quasi non si parlano, s'incrociano nei silenzi quasi per mantenere il loro segreto. Lafosse scardina l'intimità domestica, rivela gradualmente cosa si nasconde nel buio.
La famiglia non è affatto il nucleo fondativo della società civile più o meno contemporanea. Bensì un luogo astratto dove si annidano bugie o silenzi, variegati drammi quando non orrori veri e propri. Ne è consapevole il regista belga Joachim Lafosse il quale, nel puntare lo sguardo cinematografico verso il privato dell'ambito famigliare, ha creato un'autentica poetica personale.