Silvio Danese
Quotidiano.net
Come Moretti, meglio di Moretti. La sparizione del marito (annegato? fuggito?) lascia in una donna la traccia della presenza come segno indelebile, fisico e mentale, nello spazio e nel tempo. Abilissimo nel suggerire che la nevrosi delirante di questa moglie abbandonata è uno stratagemma psicologico per raccontare l'inossidabile unione interiore con l'altro, quando " due è come uno", il francese Ozon spinge la regia ai limiti del visibile cinematografico sfidando la letteratura (romanzo e poesia), che può, per diversa natura semiologica, descrivere la percezione di un personaggio nell'intimità del lettore-spettatore. [...]
di Silvio Danese, articolo completo (1144 caratteri spazi inclusi) su Quotidiano.net 27 aprile 2001