Still Life

Credo di aver visto pochissimi film come Still Life, capaci di essere incisivi pur con la loro apparnte semplicità. Dico apparente, perché la meticolosità con cui è stata girata ogni scena è a dir poco grandiosa. Quella che appare la quotidianità che si ripete giorno giorno, diventa un rito che inneggia alla vita. Anche una confezione di cibo precotto merita una tavola apparecchiata in modo quasi "maniacale", ma che dà rispetto al quel momento che nutre lo stomaco del protagonista e l'anima dello spettatore. Un meticoloso uso del tempo, come mai fosse scontato il suo scorrere. Poi, c'è il bellissimo elogio funebre alla signora col gatto. Credo che sia stato un bel esempio di come ci si drovebbe conoscere e riconoscere. Molto particolare l'incontro tra il protagonista e la figlia dell'ex militare. Un intreccio di solitudini che si intendono senza far pesare l'uno all'atra la propria, di solitudine.  Insomma, un film che pur trattando il tema difficile della morte lo fa con così tanto rispetto da darle la leggerezza e il senso che si merita: quello di essere imprescindibile dalla vita. Geniale l'ultima scena, carica di sentimento e di riminescenze: "lasciate che i morti seppelliscano i loro morti...". 
Insomma, un capolavoro sulla vita!

 Carlo Alberto