Considerato l entusiasmo generalizzato che si è respirato attorno al film, sono rimasto molto deluso. Un fim mediocre, furbesco e superficiale. Un' operazione commerciale che sfrutta i codici più semplicistici e diretti della narrazione cinematografica, alla ricerca della commozione e della presa facili, quanto plasticosamente ricercati a tavolino. La figura di Driss pare essere ideata appositamente per fare facile presa su un certo immaginario giovanile. Molti passaggi sono forzati, varie circostanze non credibili e lontane dalla realtà. Si anela a una profondità che tuttavia si evita accuratamente, in nome di battute tamarre, di facile presa. Non è correndo a 300 Km/h sull’ autostrada, minacciando chi parcheggi di fronte al tuo portone, fumando marjuana, rapportandosi con modalità da bullo di periferia, imponendo gusti e modalità comunicative “fighe” che si riscopre un autenticità nel rapportarsi con l’handicap e con un altro essere umano in genere. Lo scrive uno che da anni lavora da educatore nel settore. Film splendidi si sono prodotti e ancora si producono su tematiche come queste, ma con l'onestà di chi non sfrutta determinate condizioni di vita per facilonerie narrative. Sorridete e ridete pure di questo film, ma con la consapevolezza che la realtà è un’ altra e domandatevi cosa è stato messo lì per trasmettervi qualcosa, per raccontarvi qualcos'altro o per compiacervi e credere i soldi del biglietto ben spesi. Non tutti i fini vantano medesima nobiltà. Saluti
[+] lascia un commento a =stefano2= »
[ - ] lascia un commento a =stefano2= »
|