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l'unica nota di merito di questo film è la prima morte sullo schermo di steven seagal: una morte talmente impossibile per la di lui "paradossale invincibilità" che può e deve essere inferta solo e soltanto da se stesso. da applausi. ma il resto? apparte la ormai diventata classica comparsata di De niro che ultimamente cerca in tutti i modi di autodistruggersi con interpretazioni di certo non alla sua altezza... il film potrebbe far sorridere all'inizio, le battute di Trejo e il suo personaggio sono indubbiamente irresistibili, ma sembra una forzatura ricercare un ironico che si vorrebbe imporre per l'intera durata del film. l'uso della violenza può far sorridere, ma un ripetizione talmente banale di sangue-budella-tette-testatranciata-artotranciato-ancoratette stanca, è insensata e risulta alla fin fine anche sadica. un divertissment? uno scherzo del regista? una presa in giro dell'eroe forte e macho? bè 105 minuti sembrerebbero troppi per un film che si potrebbe ridurre ad una barzelletta.
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