Il sorpasso

Caro Francesco, la mia personale opinione è che la riflessione sull'ambiguità dei concetti di "bene" e "male" non fosse assolutamente nelle intenzioni più sentite dal regista. Questo film esprime la sua grandezza, a mio avviso, non tramite un confronto di valori cosmici, ma per mezzo di allegorie prettamente sociali, temporalmente e geograficamente collocabili e riconoscibili. Non mi sprecherò nell'esporre la mia personale interpretazione, che coincide, sostanzialmente con quella di mikelangelo, ma vorrei aggiungere che è questo è il cinema che contribuì a riaffermare, dopo il fascismo, una vera e propria identità culturale italica. Ed al pubblico della penisola piacque proprio perchè sentiva che quel film parlava del SUO paese, della SUA storia e della SUA individualità contingente.