28 anni dopo

Un film di Danny Boyle. Con Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Cillian Murphy.
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Titolo originale 28 Years Later. Horror, durata 115 min. - Gran Bretagna, USA 2025. - Eagle Pictures uscita mercoledì 18 giugno 2025. MYMONETRO 28 anni dopo * * * - - valutazione media: 3,39 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Boyle, perch??cosa vuoi dire dopo tutto sto tempo? Valutazione 3 stelle su cinque

di finmat92


Feedback: 449 | altri commenti e recensioni di finmat92
giovedì 3 luglio 2025

Una pellicola a tema "zombie" che riesce a intrattenere comunque dall'inizio alla fine, non l'ho trovato particolarmente noioso come film, anzi, diversi colpi di scena hanno tenuto l'attenzione alta e qualche momento di terrore c'è stato, ma questa pellicola, che esce fuori tempo massimo rispetto all'ultimo capitolo della saga, tenta di portare sullo schermo troppi temi perdendosi dopo il "primo tempo" e non andando a parare da nessuna parte in particolare.
Il regista qui è come un novello cuoco, il quale butta dentro alla pentola quanti più ingredienti possibili nella speranza che ne esca qualcosa di particolarmente buono ma il risultato è mediocre, nella pellicola questo viene rappresentanto, a mio parere, da momenti in cui si introducono certi personaggi o certi temi, toccandoli superficialmente anche a causa della brevità del film (non si raggiungono le 2 ore) e che ti fan dire alla fine "Si ma se sta cosa non ce la metteva proprio il film poteva scorrere bene lo stesso e non avrebbe perso niente".
Boyle cerca di riportare la cinepresa nella sua terra amata, il regno unito, dove vuole tirare fuori tematiche come la religione, l'anticristo, l'opposizione alla chiesa, l'esplorazione della sessualità negli adolescenti, il culto eretico della morte.
E' un film che scorre sì, ma non è un capolavoro e delude un po' le aspettative se si son visti prima 28 giorni dopo e 28 settimane dopo.

###INIZIO SPOILER###
Il film apre con la scena della famiglia che si nasconde dagli infetti, il bambino è l'unico che sopravvive, ma quando corre dal padre prete gli dice "sono tutti morti", nessun bambino preso così tanto dalla paura e dall'ignoranza direbbe una cosa del genere, piuttosto direbbe "sono arrivati i mostri papà, hanno preso la zia e gli altri" senza dare per scontata la loro morte. Non so, l'ho trovata una battuta un po' forzata.
Si cambia scena e viene detto che, passati 28 anni, questa pandemia si è limitata al regno unito, venendo contenuta e respinta nel resto del mondo, spiegazione frettolosa buttata lì e mai spiegata. 
Il padre del protagonista appare come un padre affettivo ma anche tutto d'un pezzo, un vero uomo che propone al figlio la sua prima battuta di caccia fuori dal villaggio alla sola età di 12 anni, ma dopo la parte della festa scompare dalla scena, ti aspetteresti che vada ad inseguire il figlio e la moglie appena non li ritrova in casa, e invece se ne sta con le mani in mano come se fosse incapace di cavarsela anche da solo. Da uomo cacciatore a uomo cujone.
Gli svedesi militari che appaiono armati fino ai dentri e ben organizzati si scoprono essere una banda di scappati di casa che hanno rubato i fucili da un'armeria per puro caso dato che sparano all'impazzata come gli americani anzichè usare raffiche controllate e precise alla testa, sopravvive solo il più scemo, ossia Eric, che muore anche lui un po' dopo, giusto il tempo per fare il discorsetto sul fratello corriere che ti fa dire "Eh sì, questo è proprio un cujone, spero schiatti".
Mi ha fatto spaccare la scena "Fermiamoci per riprendere fiato" e fanno il picnic con tanto di telo in mezzo al prato aperto, posto ideale dove fermarsi, come qualsaisi sopravvissuto farebbe.
Una comparsa quasi inutile la loro, come fa una nave MILITARE a prendere uno scoglio non si sa, anche perchè non succede mai, non viene spiegato.
Il tema della tecnologia a disposizione del regista che appare solo quando gli fa comodo, tipo per far vedere la foto della tipa sullo smartphone e basta. Allora o la tecnologia c'è ed esiste o non c'è, perchè se c'è essa viene usata in modo intelligente e l'esercito svedese non perde una nave ed un equipaggio così...operazioni di recupero? ed i sopravvissuti inglesi non vivono con archi e frecce, anche loro usano le armi da fuoco che esistono in UK.
La figura del prete poi....questo sopravvive da solo senza l'aiuto di nessuno per 28 anni solo grazie ad un po' di iodio? cos'è? il medico più intelligente del mondo? stupidi tutti gli altri che si difendono dietro le palizzate? bastava così poco per fregare gli infetti? e anche lì, il tema della morte e il discorso fatto a Spike...puro momento filosofico fatto tanto per fare, doveva trovare la scusa per continuare la sua pila di teschi, perchè era troppo difficile dopo la diagnosi del cancro dire al duo "Scusate, ma non posso aiutarvi, prego proseguite per la vostra strada, addio". No, donna malata di cancro? magari ha ancora un mese di vita, magari 3, chissà, no meglio ucciderla subito e dare il suo teschio al figlio, il quale non si arrabbia minimamente...io boh. "Mamma mamma" ma poi posa fieramente il suo teschio in cima ad una pila di teschi, ma chi reagirebbe così? spacca il teschio di tua madre sulla testa di sto pazzo che te l'ha uccisa con la scusa del cancro.
Scene clichè come la spiata post-festa del rapporto intimo con Spike che guarda, risparmiabili.
Il tema degli infetti classificati, con l'Alpha che domina in cima alla catena, ci sta alla base, ma cosa vuole dire? perchè sono così? si possono riprodurre? cosa? hanno istinti di sopravvivenza pur se affetti da rabbia? poi i neonati che condividono letteralmente il sangue della madre non rimangono infetti? sulla base de che?
Ed infine la scena finale di Spike che fa il finto spaccone e l'uomo vissuto andandosene dal villaggio con una quindicina di frecce, sta per morire inseguito dagli infetti quando la plot armor interviene per l'ennesima volta ed il bambino del prologo torna a mo' di arancia meccanica con la tuta ed il gruppo di strafatti con le mazze da golf, tipico gruppetto di periferia che trovi dopo 28 anni di pandemia....sì, molto ben contestualizzato e vero.
Cosa vuol dire il regista dopo 23 anni dal suo primo film? quali temi vuole approfondireì? sto virus cosa racconta di sè? perchè nessuno va a recuperare ste comunità inglesi che sanno difendersi? specialmente quelle vicine alla costa? cosa mi dice di più rispetto a 28 giorni dopo?
 ###FINE SPOILER###

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finmat92 giovedì 3 luglio 2025
errata corrige
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Non prete ma medico.

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