Oppenheimer |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Cillian Murphy, Emily Blunt, Robert Downey Jr., Matt Damon.
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Biografico,
Ratings: Kids+13,
durata 180 min.
- USA 2023.
- Universal Pictures
uscita mercoledì 23 agosto 2023.
MYMONETRO
Oppenheimer
valutazione media:
3,98
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Nolan colpisce ancoradi OsservatoreFeedback: 200 | altri commenti e recensioni di Osservatore |
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mercoledì 6 settembre 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Con questo film Nolan conferma di essere il più credibile erede (nonostante le notevoli differenze di stile, contenuti, approccio e filosofia) dell'inimitabile Stanley Kubrick. Questo si denota nella sua capacità di unire l'intrattenimento ad un contenuto intellettualmente importante e "pesante". Sapere intrattenere dicendo qualcosa di importante. In Nolan forse la capacità di "coinvolgere" lo spettatore è persino a livelli più alti specie, come in questo caso, quando non si lascia andare a "virtuosismi" che in altri suoi film hanno reso la trama a tratti troppo complessa e difficile da seguire. In Ophenaimer il talento del regista si esprime nel parlarci di uno dei momenti più importanti della storia dell'umanità, la nascita della bomba atomica, affrontando la complessa relazione tra etica, scienza e politica. Fin dove può spingersi la sete di conoscenza, l'ambizione dello scienzato? Fino a quando egli è responsabile? Deve lo scienziato porsi problemi politici circa il come verrà utilizzata la sua scoperta? E' legittimo porsi questi dubbi? Deve essere esso stesso un politico? E a sua volta la politica ha dei limiti morali o deve essere soltanto pragmatica? Mentre il dilemma tra etica e scienza rimane tutto sommato insoluto e Nolan è attento a non sbilanciarsi particolarmente da una parte o da un'altra (certo si intuisce come la pensa), quella che ne esce con le ossa rotte è la politica rappresentata in maniera spietata nellle figure di Truman (che ne esce malissimo) e di Strauss. Il film non è un vero e proprio biopic perchè pur non nascondendo ed offrendo al pubblico senza reticenze le fragilità e le debolezze dell'uomo ne inquadra la parabola in un discorso molto più ampio e complesso. Importante la scelta, che ne dimuisce il livello di banale retoricità, di non mostrare immagini dell'attacco ad Hiroshima e a Nagasaki perchè questo avrebbe dato una piega militante al film che evidentemente non vuole avere. Il film non condanna nè assolve l'uomo ma sembra condannare in maniera spietata l'umanità e in particolare la politica con le sue viltà, ambizioni egoistiche, miopie e immoralità. Uno sguardo pessimistico ancora una volta simile a Kubrick che però risultava meno politico nella sua analisi ma molto più antropologico. Nel film ritroviamo le ossesioni di Nolan per la scienza e il tempo (scegliendo ancora una volta una linea narrativa dal punto di vista temporale non lineare) nonchè l'utilizzo dell'impatto visivo e soprattutto sonoro come strumenti narrativi importanti, sempre stumentali a quelllo che si vuole raccontare e mai gratuiti. La storia è avvicente e rende la pellicola quasi simile ad un thriller per il livello di tensione che non si abbassa mai fino alla fine con quella attesa per la famosa frase che pronuncia nei confronti di Einstein (sul quale sarebbe stato affascinante osare qualcosa di più ma a forte rischio ancora una volta di retorica). Il materiale attoriale è di primo ordine ma l'interpretazione di Cillian Murphy è di assoluta grandezza. Ottime prove anche di Damon e Downey J.
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