5 stagioni, dal 2011 al 2016.
Una intelligenza artificiale "senziente", tramite il suo creatore Harold Finch, tenta, con successo, di sventare reati e crimini che si perpetrano ogni giorno, principalmente a New York, fino ad arrivare a scontrarsi con un altra i.a, chiamata "Samaritan" che ha idee piuttosto stringenti sul futuro dell' umanità, ma possiede ingenti risorse e mezzi per sovverchiare Finch e la sua creazione.
Ispirandosi alla sceneggiatura della saga del "Cavaliere Oscuro", diretta da Christopher Nolan, il fratello Jonathan, elabora questa convincente serie su di un mondo a rischio, causa intelligenze artificiali che soppiantano le azioni e l intelletto umano (libero arbitrio docet). Se nelle prime stagioni il taglio è prettamente poliziesco, alla morte della poliziotta Joss Carter il plot vira sorprendentemente bene, verso il complottismo filo governativo basandosi sulle caratterizzazioni ben marcate dei protagonisti, in primis la squadra dei vigilante che collaborano con Finch, composta da: John Reese (molto carismatico Jim Caviezel ), l' agente di polizia Fusco (che cresce di stagione in stagione), Amy Acker e Sarah Shahi ( due bellissime e letali bocche da fuoco).
Se le prime 4 stagioni, ognuna di più di 20 episodi, pagano qualche ripetitività, l' ultima, di sole 13 puntate, chiude notevolmente tutte le trame e sottotrame lasciate aperte nel corso degli anni.
La serie è molto bella, con un crescendo del pathos che trova vette filosofiche e metafisiche.
Il dialogo tra Finch e la macchina, il sacrificio di Reese, la faida tra bande malavitose old e new school toccano vette sublimi, quasi cinematografiche in senso estetico e positivo. C'è ne fossero di serial così, prima che gli algoritmi di Netflix decidessero cosa farci vedere.
Siamo tutti soli e videosorvegliati.
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