Con"MUrder at 1600"di Dwight Little, dal romanzo omonimo di Margaret Truman, figlia dell'ex presidente Harry Truman, che dunque le dinamiche anche omicide del potere USA le conosceva molto bene, finalmente, nell'a.D:1997, si smonatava il mito, fin troppo coltivato dai cittadini USA, della grandezza, quasi"divina"del presidente USA, che la gran parte dei cittadini degli States, in specie se di condizione sociale e culturale bassa, tende appunto a mitizzare, anche se magari non l'ha votato, o anche addirittura avversato. Pur se ovviamente non è il presidente il colpevole(senza voler svelare chi realmnete lo sia, ci mancherebbe altro...)il fatto di aver"sverginato"l'ambiente della"White House", l'averlo sottoposto a una critica feroce, svelando scandali sessuali e non solo(ricordiamo che il film è stato realizzato negli anni, oltremodo controversi anche se amati da qualche eruopeol, della presidenza di Bill Clinton...)era, per gli USA, una novità, anche se , certo , c'erano stati film"situazionali"che smontavano certi meccanismi(ricordiamo i film sul"Watergate", in particolare...); c'era poi, anche il favore della cronaca(con lo scoppio dello scandalo Lewwinsky, dove lo scandalo non era nel fatto ma nella menzogna anche ufficiale, anche da parte della consorte del presidente, poi candidata presienziale sconfitta da Trump, la first Lady "preferita"degli anni 1990), . Tra action-,voie e film di detection, "Murder at 1600"è anche gradevole, divertente, ha un ritmo confacente alla storia, risulta dunque quanto mai "favorevole" a un'accoglienza che , forse in realtà diverse da quella italiana ed europea, salvo eccezioni(che si considerano anche a torto lontanissime dalle dinamiche di potere vigenti negli States), avrebbe potuta essere ben maggiore, soprattutto a livello di pubblico. Il fatto della morte di una giovane collaboratrice(ma anche ex-amante)del presidente USA, se il film, appunto, non fosse "piombato"in piena era clitoniana avrebbe potuto essere diversa, ma... certe dinamiche legate al pubblico sono francamente impreviste e imprevedibili... Wesley Snipes , quale "fanatico" agente di polizia, anchefin troppo interessato, sotricamente quanto urbanisticamente, alla verità ma anche alla storia della sua città(con un grafico minuziosissimo, quasi"maniacale")e l'agente dell'intelligence Diana Lane sono una coppia ideale, per la diversità di carattere che però poi converge e si convoglia nella comune ricerca della verità e del mandante e del moevente dell'assassinio, ma anche altre presenza di interpreti, come Alan Alda, Tate Donovan etc., rendono il film una notevole eccezione nel panorama filmico, sepcie se consideriamo che film successivi in tema, sono stati e sono soprattutto meri action-movies che , oltre qualche"emozion"non sono capaci francamente di trasmettere molto. Scelta anche musicale adeguata, questo film, senza attingere veritici altissimi(sarebbe una sciocchezza far passare il film per un capolavoro assoluto). rimane un esempio di cinema artiginae di ottimo livello, sia sul piano registico, sia su quello della scrittura, come anche tecnico, dell'intepretazione, del sound-track etc. El Gato
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