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"Sreet western", poliziesco, d'azione: tutte queste definizioni di genere valgono(possono valere)per"Four Brothers"di John Singleton, 2005 o forse sono anche(o invece?) pletoriche o inutili, non so dirlo, anche per il fatto che non ho visto il fim-capostipite, che quasi certamente era un western. Bene tutto, in questo film, che volendo si puù riallacciare al primo"Death Wish"di M.Winner con Bronson(1974), ossia al tema della vendetta che si ritiene giustificata dall'uccisione della persona più cara, in questo casa la madre di quattro figli adottivi, che decidono di scovare e uccidere il responsabile dell'uccisione della donna, che si trovava nel supermarket ed era stata testimone della brutale uccisione del gestore del locale da parte di due rapinatori, Mark Wahlberg è interprete solido e convincente, come gli altri, tra cui spicca Fionnula Flannagan quale révenant(nella doppia accezione del lemma), oltre alla sua apparizione fantasmatica nel corso del film. Da vedere e apprezzare, questo film, forse passato un po'troppo rapidamente sugli schermi(nel 2005 era ancora facile che un film passasse prima al cinema che come video, complessivamente). nel quale anche Tyrese Gibson e André Benijamin, coem anche Sofia Vergara(tra gli altri/le altre) sono interpreti più che apprezzabili. e nel quale l'empatia"fatale"verso i personaggi non può far dimenticare le condizioni socioeconomiche spaeventose che "creano" questo come altri simili delitti, dove, insomma, la riflessione, comunque, non può essere accontanata a favore dei meri(quanto importantissimi)sentimenti. El Gato
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