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                Un film che si basa sulla storia di un artista nella società polacca e nella transizione dalla fine della seconda guerra mondiale alla democrazia.Ma quale democrazia?
 Un regime occhiuto soffoca ogni legittima aspirazione artistica e
 di libertà, in un socialismo reale interpretato dalla burocrazia meglio in Polonia che nella stessa madre patria. Persino la sua iscrizione alla associazione degli artisti gli viene negata, quando non si allinea.
 Insomma il povero maestro, non può più dipingere, ne insegnare ad un gruppo di studenti che apprezzano la sua lezione.
 Anticipatore dell'arte astratta ma con solide basi culturali, bellissima la spiegazione agli alunni di un quadro di Vincent Van Gogh, non può avere vita facile nel paese dove l'unico realismo possibile è quello socialista.
 Fotografia impeccabile e ambientazione disperata dalla miseria di un uomo di valore che per la fame si ammala di tubercolosi, rendono merito ad un grande regista di esprimere affetto, simpatia e malinconia per un artista che avrebbe meritato ben altro destino.
 
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