elgatoloco
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giovedì 18 gennaio 2018
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manca un episodio, da quasi sempre
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iE' noto che di questo film di Luigi Zampa del 1970, "Contestazione generale", manca un episodio, quello di Gassman regista para-hippie che vuol fare un documentario(o film)sulla rivolta studentesca. C'è poi un mini-episodio che tratta lo stesso tema, con i 30"politici"a tre contestatori ad Architettura(roma). POi l'episodio di Nino Manfredi, che parla quattro lingue e deve accompagnare negli States un"cumenda", il suo capo, che a mala pena blatera l'taliano(uno straordinario Michel Simon, con Manfredi che non gli è inferiore, però), dove la riflessione degli autori è la seguente: se il padrone è così, meglio contestare forever, "ribellarsi è giusto", per dirla con la frase(quella completa, perà, è"Ribellarsi è giusto-ai reazionari"del presidente Mao, il cui"red book"era molto diffuso all'epoca, pur se forse non proprio letto e analizzato da tutti(e)coloro che l'avevano.
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iE' noto che di questo film di Luigi Zampa del 1970, "Contestazione generale", manca un episodio, quello di Gassman regista para-hippie che vuol fare un documentario(o film)sulla rivolta studentesca. C'è poi un mini-episodio che tratta lo stesso tema, con i 30"politici"a tre contestatori ad Architettura(roma). POi l'episodio di Nino Manfredi, che parla quattro lingue e deve accompagnare negli States un"cumenda", il suo capo, che a mala pena blatera l'taliano(uno straordinario Michel Simon, con Manfredi che non gli è inferiore, però), dove la riflessione degli autori è la seguente: se il padrone è così, meglio contestare forever, "ribellarsi è giusto", per dirla con la frase(quella completa, perà, è"Ribellarsi è giusto-ai reazionari"del presidente Mao, il cui"red book"era molto diffuso all'epoca, pur se forse non proprio letto e analizzato da tutti(e)coloro che l'avevano... POi c'è Sordi prete di campagna/montagna calunniato perhcé sospettato di avere una relazione con una cameriera del bar(Marina Vlady)che invece la relazione l'aveva, ma con un altro prete... Solitudine e povertà di un sacerdote dapprima ligio a ogni forma di autorità, poi invece a suo modo"in rvolta"(non à la Camus, comunque)ma desideroso persino(sic!)di sposarsi....cosa impensabile per il don Giuseppe di prima... In complesso, un film che non prende troppo posizione(penso che i produttori non l'avrebbero voluto/permesso), ma un cenno non del tutto negativo c'è, pur nella consapevolezza di Zampa di aver realizzato un film comico, anche meno incisivo del"Medico della mutua", capolavoro con Sordi...Film che a rivederli, però, fanno rimpiangere un cinema comunque intelligente e"combattivo", meno rinsecchito(mi riferiscon al panorama italiano), dove oggi spiccano solo poche eccezioni, tra l'altro penalizzate a livello di programmazione. El Gato
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elgatoloco
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venerdì 18 maggio 2018
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quasi a ridosso dell'evento
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Nel 1970, quasi a ridosso dell'evento 1968/che fosse un evento lo dimostrano le rievocazioni mezzo secolo dopo), esce questo film di Luigi Zampa, "Contestazione generale"(1970, infatti), che propone di riflettere scherzando sull'evento"contestazione"in chiave comica e di scherzare riflettendo: lo fa a livello popolare, con la capacità del cinema di comunicare direttamente(cinema=arte diretta, Walter Benjamin), lo fa in tre episodi: quello del regista hippy o comunque quasi tale(Vittorio Gassman)che pare abbia subito qualche taglio e che comunque risulta disuguale, quello di Sordi prete che crede (causa voci e calunnie)che la cassiera di un bar si sia "presa"di lui, ma poi scopre di essere a sua volta sensibile alle"illecebrae mundi", straordinario e quello del Dottor Beretta(nNno Manfredi), che accompagna il suo chef, un industriale milanese volgare e prepotente(un bravissimo Michel Simon, ovviamente doppiato), dove, causa incomprensioni ulteriori con il principale, il Beretta si rende conto delle ragioni del figlio, un contestatore impegnato.
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Nel 1970, quasi a ridosso dell'evento 1968/che fosse un evento lo dimostrano le rievocazioni mezzo secolo dopo), esce questo film di Luigi Zampa, "Contestazione generale"(1970, infatti), che propone di riflettere scherzando sull'evento"contestazione"in chiave comica e di scherzare riflettendo: lo fa a livello popolare, con la capacità del cinema di comunicare direttamente(cinema=arte diretta, Walter Benjamin), lo fa in tre episodi: quello del regista hippy o comunque quasi tale(Vittorio Gassman)che pare abbia subito qualche taglio e che comunque risulta disuguale, quello di Sordi prete che crede (causa voci e calunnie)che la cassiera di un bar si sia "presa"di lui, ma poi scopre di essere a sua volta sensibile alle"illecebrae mundi", straordinario e quello del Dottor Beretta(nNno Manfredi), che accompagna il suo chef, un industriale milanese volgare e prepotente(un bravissimo Michel Simon, ovviamente doppiato), dove, causa incomprensioni ulteriori con il principale, il Beretta si rende conto delle ragioni del figlio, un contestatore impegnato. Il migliore degli episodi è quello del prete che si pone domande sulla liceità del celibato ecclesiastico obbligatorio, quello di Manfredi-Simon è un apologo, decisamente intelligente, ma non sempre molto comprensibile(ritengo)da parte del pubblico, quello con Gassman un episodio che possiamo/dobbiamo(direi)considerare di per sé"monco", incompleto, comunque carente di un completamento che non c'è. Il fatto che Manfredi e Simon siano grandi interpreti in qualche modo non basta, perché c'è qualche "pecca"a livello di sceneggiatura nonché di scrittura dei dialoghi, dove bisogna comunque osservare che essi sono di buon livello(Zampa scriveva con Sonego, De Bernardi, Benvenuti, Ambrogi, dunque con validi autori di cinema dell'epoca). Tra le tante"fonti"sul'68(che lo si voglia esaltare, demonizzare o analizzare criticamente)possiamo tenere anche questa, ovviamente, però non come fonte prima, insieme a molte altre e dopo le altre...Ma il cinema comico era capace di affrontare quella che allora(1968 e dintorni)era l'attualità, cosa che oggi non si riesce a fare più con la stessa coerenza, anche, appunto, a lviello di arte divulgativa e"popolare" El Gato
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