ipno74
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lunedì 21 febbraio 2011
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donne di polso!!!
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Sono passati quasi 50 anni da questo film, ma è attuale in ogni suo fotogramma.
Forse non si parla più di donne vergini al matrimonio, e neanche di padri - padroni, ma la donna che cerca l'uomo ricco per poi far carriera è attualissimo.
Lei si sposa con un imprenditore di auto, e alla fine ne diventa la proprietaria uccidendo il marito.
Comunque ferreri fa un gran film, girato bene e con un buon ritmo.
Un Tognazzi eccezionale che da uomo d'affari intelligente e capace diventa stupido e inerme di fronte alla moglie, non riuscendo a capire le sue intenzioni.
Una moglie che ha calma e pazienza pur di raggiungere il suo scopo.
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Sono passati quasi 50 anni da questo film, ma è attuale in ogni suo fotogramma.
Forse non si parla più di donne vergini al matrimonio, e neanche di padri - padroni, ma la donna che cerca l'uomo ricco per poi far carriera è attualissimo.
Lei si sposa con un imprenditore di auto, e alla fine ne diventa la proprietaria uccidendo il marito.
Comunque ferreri fa un gran film, girato bene e con un buon ritmo.
Un Tognazzi eccezionale che da uomo d'affari intelligente e capace diventa stupido e inerme di fronte alla moglie, non riuscendo a capire le sue intenzioni.
Una moglie che ha calma e pazienza pur di raggiungere il suo scopo.
Una novità che vedo in questo film è che la moglie alla fine non si mette con il socio ma vuole la gestione dell'azienda tutta per se.
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teodosio
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mercoledì 22 giugno 2011
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ferreri ovvero il cinema a tesi pregiudiziale
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Il 1963 è sicuramente un anno importante, il boom economico culturale italiano è in corso, l'Italia sta per cambiare pelle e sostanza. Da paese semplice, onesto, sincero, povero e prolifico. Paese di fantasia e inventiva con le sue vecchie sane regole (cattoliche) che lo governano da quasi 2 millenni (da quando cadde l'Impero Romano). Stati e governi sono cambiati per secoli, ma la natura degli italiani no. C'erano già prima dell'Italia. Paese cristiano e cattolico che trova nella Fede e nella Chiesa le ragioni della sua storia bimillenaria di centro culturale del mondo. L'arte in tutte le sue forme ed anche la tecnologia, la scienza, il sapere e lo scoprire in profondità si sposano con la sua assoluta cattolicità.
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Il 1963 è sicuramente un anno importante, il boom economico culturale italiano è in corso, l'Italia sta per cambiare pelle e sostanza. Da paese semplice, onesto, sincero, povero e prolifico. Paese di fantasia e inventiva con le sue vecchie sane regole (cattoliche) che lo governano da quasi 2 millenni (da quando cadde l'Impero Romano). Stati e governi sono cambiati per secoli, ma la natura degli italiani no. C'erano già prima dell'Italia. Paese cristiano e cattolico che trova nella Fede e nella Chiesa le ragioni della sua storia bimillenaria di centro culturale del mondo. L'arte in tutte le sue forme ed anche la tecnologia, la scienza, il sapere e lo scoprire in profondità si sposano con la sua assoluta cattolicità. Ed i limiti umani, la fragilità, i suoi errori, il suo peccato si infrangono e si dissolvono come il catrame sugli scogli, il mare, la volontà purificatrice del Creatore sono più forti della debolezza degli italiani (e dell'uomo in genere). Ma in quegli anni stavano arrivando i nuovi demoni portatori delle nuove idee. L'egoismo, la vanagloria di sé, il pregiudizio ideologico partigiano e irrazionale stanno scavando la fossa che neppure l'italietta borghese e imperialista di fine '800 o il fascismo o baratro culturale bolscevico comunista erano riusciti a fare.
L'italiani erano riusciti a superare anche questo, solo le classi dirigenti nobili e borghesi ci erano cascate. L'Italia contadina o quella cittadina artigiana era ancora sana e proletaria. Ma ancora per poco. Questo film in modo non feroce (cos'ha di feroce? nulla!)ma con un ironia tutta ideologica e forzata, già scritta e quindi irreale, non credibile, assolutamente falsa, ritrae una famiglia cattolica e matriarcale dove la religione, la tradizione e la presunta "cultura matriarcale italiana" (cioè la vituperata "Italia mammona") si innesta col femminino dell'emancipazione alle porte e quindi il maschio ridotto a inutile "fuco" si dissolve e muore perché ormai non serve più...è l'eterno ragionamento di Marco Ferreri che poi ogni volta ci propinerà in altre salse (vedi "ciao maschio" etc. etc..). Gente come Ferreri hanno rubato e distrutto (valori e verità) tutta la vita, senza mai dare e dire nulla...
Tuttavia questo film mediocre si fa apprezzare per la recitazione sia di Tognazzi che della Vlady come anche degli altri. Inoltre l'affresco di questa Italia che forse Ferrari giudicava ignobilmente ipocrita, bigotta e perbenista oggi appare una boccata d'aria fresca e pura nello schifo in cui viviamo. Sicuramente la nuova Italia che Ferreri & Compagni radical chic hanno contribuito a far nascere è un paese morente a crescita negativa, svuotato di speranza come di volontà e di desiderio. Un paese che sicuramente puzza di morto dentro e non come quello che film ci rappresenta in modo grossolano e rozzo nel senso religioso della morte. Un paese che è l'ombra di ciò che fu, dove le arti sono scomparse insieme all'onestà delle persone ed alla Fede Cattolica. Un paese dove si parla sempre di cultura e l'ignoranza la fa da padrona...Qui adesso non si pensa più ai matrimoni, ai figli, ne alle famiglie, si cerca solo si emergere dalla m...inghiottendo tutto e di più. I tanto odiati (da Ferreri e C.) "valori morali" cristiani cattolici sono scomparsi e siamo liberi di sbranarci tra di noi.. quanto alle responsabilità della vita fesso chi se prende...viva la vita alla giornata. Ma va tutto bene tanto è solo colpa di quel "porco" di Berlusconi, tolto di mezzo lui saremo perfetti !!!
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