luigi chierico
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domenica 23 giugno 2013
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soprattutto per chi sa leggere e sa scrivere !
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La trama banale, ma unica, è anacronistica, infatti lega una lettrice americana
Helene Hanff (Anne Bancroft) al responsabile di una libreria inglese Frank Doel (Anthony Hopkins) attraverso una fitta corrispondenza di lettere e libri particolari, anche in latino e greco!!.
Il film, particolarmente bello per chi ama la lettura ed i libri, trasmette sensazioni ed emozioni che sono proprie di chi coltiva questo hobby.
L’amante della lettura è amante anche della corrispondenza, sa attendere e sa amare da lontano anche senza possedere; tuttavia il rapporto con il libro lo definirei carnale.
Il libro, come una lettera, lo puoi infatti toccare, accarezzare, puoi sentirne il profumo mentre lo sfogli, portarlo con te ovunque, anche a letto, se credi !
Quando vi annoti qualcosa è come se dialogassi con lui che vive ed è pronto ad ascoltarti e a risponderti, è il compagno di tutte le tue ore, quelle belle, quelle tristi, quelle terribili.
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La trama banale, ma unica, è anacronistica, infatti lega una lettrice americana
Helene Hanff (Anne Bancroft) al responsabile di una libreria inglese Frank Doel (Anthony Hopkins) attraverso una fitta corrispondenza di lettere e libri particolari, anche in latino e greco!!.
Il film, particolarmente bello per chi ama la lettura ed i libri, trasmette sensazioni ed emozioni che sono proprie di chi coltiva questo hobby.
L’amante della lettura è amante anche della corrispondenza, sa attendere e sa amare da lontano anche senza possedere; tuttavia il rapporto con il libro lo definirei carnale.
Il libro, come una lettera, lo puoi infatti toccare, accarezzare, puoi sentirne il profumo mentre lo sfogli, portarlo con te ovunque, anche a letto, se credi !
Quando vi annoti qualcosa è come se dialogassi con lui che vive ed è pronto ad ascoltarti e a risponderti, è il compagno di tutte le tue ore, quelle belle, quelle tristi, quelle terribili.
Pronto a farsi sciupare, trascurare, lasciare , ma mai a farsi dimenticare.
Quando lo leggi e lo sfogli è come spogliarlo dei suoi segreti, da pagina in pagina.
Sei preso dal desiderio di arrivare alla fine per conoscere quel che ti ha celato e che si è riservato di svelarti solo quando, letta l'ultima pagina, ti avrà appagato di ogni tua curiosità.
Tutta qui l’ossatura del magnifico film che trasmette queste sensazioni ed impressioni allo spettatore, consegnando agli spettatori amanti della lettura tanta poesia, tanta incantevole suggestione.
Gli interpreti partecipano alle emozioni con tale vigore e sensibilità che ti sembra di respirarne l’aria e di non stare solo assistendo a qualcosa che non ti riguarda.
Il bibliotecario inglese,Frank Doel, riceve invece soltanto lettere dalla poetessa americana, Helene Hanff.
La lettera è la trasposizione dei sentimenti, dei desideri, degli stati d’animo del momento in cui è scritta; è la voce del cuore che in silenzio arriva lontano in una eco tanto attesa; chi la riceve, l’attende con ansia, con trepidazione. Se non giunge una folla di pensieri lo turba, e si pone domande a cui non sa rispondere.
Quando, invece, arriva, spesso sostituisce un abbraccio una carezza, un bacio.
Quale abissale differenza con una fredda e generica immagine di una pagina su internet che appartiene a tanti al tempo stesso, mentre il libro appartiene soltanto a te, è il tuo libro.
Quale squallore un freddo messaggio sul telefonino a confronto di una lunga bella lettera con il suo calore, che porta il calore di chi l’ha scritta e di chi l’ha ricevuta e conservata in un cassetto o nel cuore.
Tra i due nasce un’amicizia che è più che amore, con tanta ironia e rispetto, mantenendo sempre le dovute distanze, ma il dolore ed il rimpianto sono sempre dietro l’angolo.
forse per queste semplici ma immediate considerazioni….
il film e’ stato prodotto da Mel Brooks come regalo per il 21 anniversario di nozze alla moglie Anne Bancroft ( Anna Maria italiana ) che recita in maniera superlativa la parte della sentimentale protagonista, la scrittrice Helene Hanff, autrice dell’omonimo libro autobiografico.
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paolp78
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domenica 30 luglio 2023
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delicato e triste
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Alcune pellicole hanno lo scopo di toccare i sentimenti e suscitare emozioni; per riuscirci vengono solitamente rappresentate storie d’amore o che riguardano rapporti familiari, in particolare tra genitore e figlio, che come ben si sa sono adatte a toccare il cuore.
In questo film diretto dal semisconosciuto David Hugh Jones, per colpire i sentimenti del pubblico si punta ad un insolito rapporto totalmente platonico, costituito unicamente da una lunghissima corrispondenza epistolare, che poi non è altro che la storia vera della scrittrice Helene Hanff, protagonista femminile del film.
La storia è raccontata in modo estremamente aggraziato ed intelligente e riesce a far presa sul pubblico proprio grazie a tale stile narrativo, nonostante che in realtà non ci sia un granché da raccontare.
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Alcune pellicole hanno lo scopo di toccare i sentimenti e suscitare emozioni; per riuscirci vengono solitamente rappresentate storie d’amore o che riguardano rapporti familiari, in particolare tra genitore e figlio, che come ben si sa sono adatte a toccare il cuore.
In questo film diretto dal semisconosciuto David Hugh Jones, per colpire i sentimenti del pubblico si punta ad un insolito rapporto totalmente platonico, costituito unicamente da una lunghissima corrispondenza epistolare, che poi non è altro che la storia vera della scrittrice Helene Hanff, protagonista femminile del film.
La storia è raccontata in modo estremamente aggraziato ed intelligente e riesce a far presa sul pubblico proprio grazie a tale stile narrativo, nonostante che in realtà non ci sia un granché da raccontare. Il punto forte della pelllicola è costituito dai dialoghi a distanza contenuti nelle lettere che si scambiano i due protagonisti e non solo; la scrittura di questi testi e la lettura recitata che ne viene fatta sono ammalianti.
La sceneggiatura veramente ottima, esalta l’amore per la lettura e per i libri e induce una certa nostalgia per un mondo che oggigiorno è morto e sepolto ahimè.
L’opera è certamente un film d’attori, puntando principalmente sulla bravura davvero eccezionale della coppia protagonista, costituita da Anne Bancroft, che interpreta la Hanff, e Anthony Hopkins. I due grandi interpreti autori entrambi di performance di altissimo livello artistico; curiosamente non sono mai in scena insieme né tantomeno compaiono mai in una stessa inquadratura o hanno un dialogo diretto, in quanto la peculiarità di questa strana storia di affinità intellettuale e sentimentale è che i due personaggi non riusciranno mai a conoscersi personalmente. Questo elemento è anche quello che diventa più toccante sul piano emotivo, introducendo la tematica del rimpianto che soprattutto nelle sequenze finali si impone con particolare forza.
Del resto del cast si ricorda la bravissima Judy Dench ed anche Mercedes Ruehl in una piccola parte.
Una tematica della pellicola è possibile rintracciarla nell’argomento malinconico delle occasioni perse e della vita non vissuta in modo pieno fino in fondo, a causa delle troppe rinunce; questo aspetto del film mi ha riportato alla mante altre pellicole, tra cui il capolavoro di James Ivory “Quel che resta del giorno” forse anche perché anch’esso aveva Hopkins come protagonista.
Molto apprezzabili arredi, abiti e ambienti che ricostruiscono egregiamente Londra e New York anni ’50 e ’60.
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