lizzy
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giovedì 31 ottobre 2024
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un inutile e noioso spottone...
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Diciamola tutta: la Buy è una di quelle artiste abbastanza "monocordi", come la Morante o la Bruni Tedeschi, la quale caratteristica principale è di mettere in scena se stesse e le proprie fobie e/o nevrosi in qualunque personaggio venga messo in scena.
La Buy in questo è particolarmente brava: a cominciare da "La Stazione" per (non) finire a questo "Volare", l'attrice gira e rigira la solita frittatina che non è saporita, ma nemmeno bruciata, non è colorata, ma nemmeno attaccata.
Tralascerei comunque eventuali giudizi su altre opere per tornare su questa "opera prima".
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Diciamola tutta: la Buy è una di quelle artiste abbastanza "monocordi", come la Morante o la Bruni Tedeschi, la quale caratteristica principale è di mettere in scena se stesse e le proprie fobie e/o nevrosi in qualunque personaggio venga messo in scena.
La Buy in questo è particolarmente brava: a cominciare da "La Stazione" per (non) finire a questo "Volare", l'attrice gira e rigira la solita frittatina che non è saporita, ma nemmeno bruciata, non è colorata, ma nemmeno attaccata.
Tralascerei comunque eventuali giudizi su altre opere per tornare su questa "opera prima".
Opera prima della quale, onestamente, tutti noi ne avremmo fatto volentieri a meno viste le premesse e il proseguimento dell'azione.
Azione ho scritto? Ma quale azione.
In questo film non solo non c'è azione, ma non c'è verve, non c'è sensualità, non c'è un filo logico, non c'è umorismo.
Qua abbiamo solo una "vecchia babbiona" che non vuole rendersi conto che le sue nevrosi sono il principale pericolo per la propria esistenza, e non un volo in aereo.
Ci sono i soliti tic nervosi, i soliti dialoghi piatti, le solite inquadrature banali...
E c'è la figlia, Caterina: degna erede di tanta madre. E come la madre sullo schermo passa dritta senza fare nessun effetto allo spettatore, senza colpo ferire.
Non c'è molto da dire sulla trama in quanto... appunto... il tutto è basato sulla fobia della protagonista per il volo.
L'unica cosa (anche abbastanza fastidiosa) è l'intensivo "product placement" che è il vero leit motiv di tutta l'opera.
E la fine del film è così tristemente scontata che il sospirone finale (per la fine della visione) è veramente esteso e liberatorio.
Volevo premettere all'inizio che ho sempre apprezzato la Buy come attrice, ma, appunto, date le sue caratteristiche professionali e il tipo di gestione dei personaggi che di volta in volta impersona, se non si trova un film adatto a lei si rischia di cadere nella noia.
E questo film non è solo di una speciale noia, anche "mortale", ma veramente inutile per quel che racconta e per come lo racconta.
Non vorrei essere cattiva, ma qualora la Buy non avesse idee molto differenti mi augurerei che questa opera resti un fatto ben circoscritto e singolare nella vita professionale della Buy.
Non raccomando la visione di questo film, nemmeno in mancanza d'altro.
Poi...beh...vedete voi!
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vivaelleon
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lunedì 21 ottobre 2024
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film di questo genere
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dovrebbero essere vietati per legge. Traviano la gioventù, ancora ingenuamente fiduciosa nella bellezza e nella "intelligenza" dell'arte cinematografica.. A parte l'indicibile marchetta a beneficio dell'ex Alitalia - ma ancora devo capire se è la Buy che ha pagato ITA Airways per utilizzare le locations o ITA che ha pagato la Buy per uno squallidissimo spot pubblicitario lungo un film -, c'è una bella lotta per assegnare la palma della desolazione: alle "attrici" - di cui una imperdonabilmente anche "regista" - o alla "trama"? Anche in Italia dovrebbero attivare un premio come il Razzies Award: questo "film" e tutti i suoi "protagonisti" avrebbero sicuramente ampie chances in tutte le categorie.
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dovrebbero essere vietati per legge. Traviano la gioventù, ancora ingenuamente fiduciosa nella bellezza e nella "intelligenza" dell'arte cinematografica.. A parte l'indicibile marchetta a beneficio dell'ex Alitalia - ma ancora devo capire se è la Buy che ha pagato ITA Airways per utilizzare le locations o ITA che ha pagato la Buy per uno squallidissimo spot pubblicitario lungo un film -, c'è una bella lotta per assegnare la palma della desolazione: alle "attrici" - di cui una imperdonabilmente anche "regista" - o alla "trama"? Anche in Italia dovrebbero attivare un premio come il Razzies Award: questo "film" e tutti i suoi "protagonisti" avrebbero sicuramente ampie chances in tutte le categorie. In confronto, le reclames del Carosello erano vette inarrivabili di pura arte drammaturgica.
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magicaroma
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mercoledì 16 ottobre 2024
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film di una nullità imbarazzante
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Film imbarazzante, sopratutto considerando la stima che ho della Margherita Buy attrice.
Non è divertente, non è ironico, non è intelligente, recitato in maniera infantile da tutti, la scena del corso per vincere la paura di volare contornata da attori famosi è di una banalità e noia senza confini. Basterebbe la figura della psicologa che dice banalità da bar dello Sport.
A cosa serve questo film? A far lavorare la figlia?
Molto deludente, mi spiace e non me lo aspettavo.
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nino pellino
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domenica 2 giugno 2024
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saper combattere le proprie paure
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Margherita Buy, al suo esordio cinematografico come regista, sembra promettere bene portando in primo piano il tema narrativo che da sempre l'ha contraddistinta nel corso della sua longeva carriera di attrice, ossia quello di analizzare le proprie paure inconsce. Non conoscendo bene la sua biorgrafia, è inevitabile il mio accostamento della protagonista di questa sua opera prima, Anna B., al personaggio ansiogeno da lei interpretato nel famoso film di Carlo Verdone del 1991 dal titolo "Maledetto il giorno che ti ho incontrato". Vi ho infatti ritrovato le stesse fobie, le stesse angosce ma soprattutto la stessa irresistibile ironia e simpatia. Secondo le mie impressioni "Volare" è un film che non presenta punti deboli, anzi lo definirei piuttosto originale e molto particolare per quanto concerne il tema trattato.
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Margherita Buy, al suo esordio cinematografico come regista, sembra promettere bene portando in primo piano il tema narrativo che da sempre l'ha contraddistinta nel corso della sua longeva carriera di attrice, ossia quello di analizzare le proprie paure inconsce. Non conoscendo bene la sua biorgrafia, è inevitabile il mio accostamento della protagonista di questa sua opera prima, Anna B., al personaggio ansiogeno da lei interpretato nel famoso film di Carlo Verdone del 1991 dal titolo "Maledetto il giorno che ti ho incontrato". Vi ho infatti ritrovato le stesse fobie, le stesse angosce ma soprattutto la stessa irresistibile ironia e simpatia. Secondo le mie impressioni "Volare" è un film che non presenta punti deboli, anzi lo definirei piuttosto originale e molto particolare per quanto concerne il tema trattato. Semmai l'unica critica che si potrebbe eccepire è (forse) un'eccessiva essenzialità nella struttura narrativa che qui ci viene proposta tutta concentrata nel mettere in primo piano la paura di volare che la protagonista decide di condividere in un incontro terapeutico con altre persone che soffrono della sua stessa insicurezza. Io penso che il senso e la vera bellezza di questa pellicola vadano analizzati sotto l'aspetto del profondo messaggio positivo che la regista abbia voluto trasmetterci attraverso questa sua pellicola. E' una sorta di spinta psicologica affinché nella vita reale molte persone trovino le soluzioni e il coraggio di poter superare le proprie paure claustrofobiche o quanto meno di riuscire a raggirarle affinché non si è costretti, in maniera perenne, a restare indietro nel proprio cammino, rischiando così di non poter gioire di quei maggiori traguardi che possano rendere la vita più completa e dunque più felice. Per tali motivi io elogio Margherita Buy dichiarandole la mia condivisione e convinzione per questo suo primo film come regista. Ovviamente per la prossima volta magari la regista potrebbe arricchire le sue argomentazioni anche con temi secondari che potrebbero attrarre un pubblico che ama farsi cullare anche con delle fesserie di secondo piano. Ma preciso che quest'ultimo aspetto non è comunque d'obbligo. In ogni caso a me questo film è piaciuto.
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gabriella
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lunedì 18 marzo 2024
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nel blu dipinto di blu
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L'esordio alla regia di Margherita Buy, è divertente, autoironico e leggero, senza pretese e senza forzature, un piacevole intrattenimento che scherza sulle paure, in questo caso quella di volare. Avevamo appena lasciato la brava e simpatica attrice nel ruolo della dottoressa Giovanna Brabanti ad affrontare la sua " paura " a cucinare e ce la ritroviamo ad affrontare la fobia di prendere un volo. AnnaBi è un'attrice di fiction televisive, un volto amato e noto al pubblico, ma purtroppo , proprio per questo motivo, si perde importanti occasioni , come quella di partecipare a un film d'autore in Corea, ruolo che le verrà soffiato da Elena Maria Ricci ( nei panni di sè stessa), ma quando la figlia Serena deve andare negli Stati Uniti per frequentare l’università, fa vacillare la sua irremovibile decisione e s’iscrive a un corso organizzato da ITA Aieways per affrontare il suo mostro.
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L'esordio alla regia di Margherita Buy, è divertente, autoironico e leggero, senza pretese e senza forzature, un piacevole intrattenimento che scherza sulle paure, in questo caso quella di volare. Avevamo appena lasciato la brava e simpatica attrice nel ruolo della dottoressa Giovanna Brabanti ad affrontare la sua " paura " a cucinare e ce la ritroviamo ad affrontare la fobia di prendere un volo. AnnaBi è un'attrice di fiction televisive, un volto amato e noto al pubblico, ma purtroppo , proprio per questo motivo, si perde importanti occasioni , come quella di partecipare a un film d'autore in Corea, ruolo che le verrà soffiato da Elena Maria Ricci ( nei panni di sè stessa), ma quando la figlia Serena deve andare negli Stati Uniti per frequentare l’università, fa vacillare la sua irremovibile decisione e s’iscrive a un corso organizzato da ITA Aieways per affrontare il suo mostro. I suoi compagni di corso sono ovviamente, come lei terrorizzati all’idea di volare e tra esilaranti motivazioni e battibecchi, specie quello tra lei e Fabio, un critico cinematografico, che fa di tutto per denigrarla e gli elogi di una sua fan accanita , Roberta, l’areo finalmente si alza da terra. Un decollo prudente, che tuttavia non evita qualche turbolenza, qualche manovra maldestra , ma che tiene d’occhio l’indicatore di assetto e rimane in quota, senza picchi o cabrate, un volo piacevole e distensivo. Gli attori sono tutti in parte, seppure con qualche sbavatura, ma coesi e comici, sconosciuti tra loro e infine amici e pronti ad aiutarsi l’un l’altro per vincere le proprie paure e allacciare le cinture. E’ un film con le incertezze di un’opera prima, ma che ha il pregio di essere garbato e mai eccessivo, un volo di 100 minuti e si atterra con dolcezza.
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alexia62
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sabato 9 marzo 2024
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mediocre
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Film mediocre, ne' comico ne' drammatico, direi una commedia, qualche risata si fa... ma a parte l'interpretazione della Buy sempre bravissima per il resto niente di che...sono andata visto che anch'io ho la fobia dell'aereo, risultato adesso ce ne ho più di prima!!!
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lunedì 4 marzo 2024
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stroncature ingiuste
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Non capisco la veemenza di certe stroncature. Certo, si tratta di una commedia. Certo, la sponsorizzazione di una nota compagnia aerea è evidente. Tuttavia, se Margherita Buy come regista ha qualcosa da farsi perdonare, continuo ad apprezzarla come attrice (anche qui). Non dimentichiamo poi il messaggio che il film sa trasmettere in modo leggero: ogni paura si può superare esponendosi a ciò che si teme e non evitandolo. Non è un messaggio da poco.
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lunedì 4 marzo 2024
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stroncature ingiuste
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Non capisco la veemenza di certe stroncature. Certo, si tratta di una commedia. Certo, la sponsorizzazione di una nota compagnia aerea è evidente. Tuttavia, se Margherita Buy come regista ha qualcosa da farsi perdonare, continuo ad apprezzarla come attrice (anche qui). Non dimentichiamo poi il messaggio che il film sa trasmettere in modo leggero: ogni paura si può superare esponendosi a ciò che si teme e non evitandolo. Non è un messaggio da poco.
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bizuoco
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sabato 2 marzo 2024
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lento e angoscioso
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Non è detto che una brava attrice possa essere una buona regista, questo film ne è la dimostrazione : angosciante, lento, confuso e inconcludente.
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roberto
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giovedì 29 febbraio 2024
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soldi buttati
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Quasi una presa in giro o forse solo uno spot sgangherato per pubblicizzare ITA AIRWAYS. In ogni caso inguardabile.
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