figliounico
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martedì 28 novembre 2023
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spettacolare
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Un film spettacolare anzi spettacoloso e cosa altro si sarebbe potuto pretendere dal venerando Scott, forse una pedante e noiosa ricostruzione storiografica degli avvenimenti complessi dell’epoca, ma allora meglio sarebbe stato rimanere a casa e vedersi un documentario alla Tv, ed invece Ridley ci regala l’emozione del campo di battaglia, mentre scoppia nella sala IMax il fragore delle bombarde, tra una carica delle cavallerie contrapposte e la presa della fortezza di Tolone con la brutale violenza dei combattimenti corpo a corpo, i momenti più concitati dell’azione politica, la conquista del potere ai danni del Direttorio, la tenerezza e la sensualità della passione per Giuseppina, insomma un Napoleone a tutto tondo, geniale stratega militare e bambino capriccioso che gioca alla guerra ma si rifugia tra le sottane della madre per risolvere la questione della discendenza, un tiranno spregevole che, come recitano le didascalie finali, ha fatto tre milioni di morti oppure l’uomo che i francesi hanno amato alla follia e che ha regalato loro un Impero e l’orgoglio di appartenere alla Nazione, cosa che in Italia ci sogniamo.
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Un film spettacolare anzi spettacoloso e cosa altro si sarebbe potuto pretendere dal venerando Scott, forse una pedante e noiosa ricostruzione storiografica degli avvenimenti complessi dell’epoca, ma allora meglio sarebbe stato rimanere a casa e vedersi un documentario alla Tv, ed invece Ridley ci regala l’emozione del campo di battaglia, mentre scoppia nella sala IMax il fragore delle bombarde, tra una carica delle cavallerie contrapposte e la presa della fortezza di Tolone con la brutale violenza dei combattimenti corpo a corpo, i momenti più concitati dell’azione politica, la conquista del potere ai danni del Direttorio, la tenerezza e la sensualità della passione per Giuseppina, insomma un Napoleone a tutto tondo, geniale stratega militare e bambino capriccioso che gioca alla guerra ma si rifugia tra le sottane della madre per risolvere la questione della discendenza, un tiranno spregevole che, come recitano le didascalie finali, ha fatto tre milioni di morti oppure l’uomo che i francesi hanno amato alla follia e che ha regalato loro un Impero e l’orgoglio di appartenere alla Nazione, cosa che in Italia ci sogniamo. Che dire di Phoenix e della Kirby, semplicemente perfetti e del resto sono gli unici personaggi del dramma ad avere un rilievo contornati come sono da una marea di comparse senza spessore e caratterizzate alla meglio tra cui spicca l’arcigno Duca di Wellington interpretato da Everett.
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imperior max
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martedì 28 novembre 2023
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una grande leggenda, ma un piccolo uomo.
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NAPOLEON di Ridley Scott. Dopo un trascurato, ma profondissimo The Last Duel e un sottovalutato e frainteso House of Gucci, il regista torna a raccontare la sua storia su Napoleone Bonaparte e la sua vita dal 1793 al 1821.
Nelle sue 2 ore e 40 di durata si alternano da una parte con scene di battaglie campali, eventi storici, discussioni politiche e prese di potere con un Napoleone sicuro di sé, deciso, fermo, fiero, strategico, calcolatore, condottiero, indifferente degli affari francesi caotici e concentrato di più all’estero a conquistare. Dall’altra con scene di vita privata, pettegolezzi, gelosie, bisticci, inciuci e rapporti di coppia con un Napoleone sentimentalmente inetto, un amante mediocre, ipocrita, possessivo, patriarcale, a tratti capriccioso e desideroso di un figlio maschio.
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NAPOLEON di Ridley Scott. Dopo un trascurato, ma profondissimo The Last Duel e un sottovalutato e frainteso House of Gucci, il regista torna a raccontare la sua storia su Napoleone Bonaparte e la sua vita dal 1793 al 1821.
Nelle sue 2 ore e 40 di durata si alternano da una parte con scene di battaglie campali, eventi storici, discussioni politiche e prese di potere con un Napoleone sicuro di sé, deciso, fermo, fiero, strategico, calcolatore, condottiero, indifferente degli affari francesi caotici e concentrato di più all’estero a conquistare. Dall’altra con scene di vita privata, pettegolezzi, gelosie, bisticci, inciuci e rapporti di coppia con un Napoleone sentimentalmente inetto, un amante mediocre, ipocrita, possessivo, patriarcale, a tratti capriccioso e desideroso di un figlio maschio. A fare da fulcro è la sua moglie Giuseppina all’apparenza mite e pacata, ma che saprà farsi valere di fronte al marito con compostezza, pazienza e saggio opportunismo. Il tutto con un evolversi umano da una parte e un involversi dall’altra con un finale che lascia al solito un sapore amaro, ma stavolta con un aroma poetico.
Va detto che la messinscena delle battaglie è incredibile e spettacolare. La violenza c’è, l’impatto sanguinolento si vede bello chiaro più di una volta. Il montaggio è notevole con una buona fotografia che mantiene una base desaturata in linea con la personalità fredda di Napoleone. Le musiche non sono da meno, tra l’altro pure con un sorprendete omaggio a Stanley Kubrick. Le interpretazioni di Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby sono più che lodevoli. Perciò il livello tecnico è praticamente indiscutibile.
E qui arriviamo al punto più discusso, ossia l’attendibilità storica. È vero che non tutti i fatti sono dettagliatamente accurati, ma ciò non va’ a creare chissà quali paradossi spazio-salcazzi che si sono inventati i pignoli studiosi di storia. L’interesse di Scott era quello di raccontare un Napoleone umano, lui insieme agli altri personaggi, con i loro sentimenti e le loro emozioni senza inutili retoriche e mantenendo il contesto dell’epoca. Senza contare una dicotomia diametralmente opposta tra il Napoleone visto da tutti e il Napoleone visto da pochi che darà valore e significato al fatto che delle persone sono morte per lui.
Certo, oggettivamente i difetti più evidenti stanno in stacchi di montaggio, trattati dignitosamente con delle buone dissolvenze, che fanno percepire delle parti mancanti. Parti che vedremo nella director’s cut a breve su Apple tv. In più, personalmente, ho avvertito un calo di ritmo a quindici minuti dalla fine nella parte della vita privata che forse andava sminuzzata un po’.
Consigliato? Certo che sì. Basta avere una mentalità aperta e i libri di storia un attimo chiusi.
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ale
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martedì 28 novembre 2023
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che delusione
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Era tanto tempo che aspettavo questo film desideroso come un bambino di vederlo,ma è stata una delusione enorme; non viene esaltata la figura di Napoleone anzi anche l attore che lo interpreta,seppur bravissimo in altri film,in questo caso mi è sembrato molto sterile senza evidenziare la bramosia di potere l audacia e l intelligenza di stratega che lo caratterizzava ;è stato a mio avviso incentrato molto sulla storia d amore anziché esaltare il personaggio che è stato
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petrossi
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domenica 26 novembre 2023
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napoleone irriconoscibile
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La parte iniziale - quella della Rivoluzione Francese - e le due battaglie principali sono gli unici punti interessanti del film.
Di napoleone non c'è nulla se non il suo rapporto fisico con Giuseppina.
Non il genio militare, non il grande fascino, non l'intelligenza, non ciò che ha portato in Europa.
Si fa solo alla fine un rapporto contabile dei morti, come se di morti non ce ne fossero stati abbastanza prima e dopo anche senza Napoleone.
Del resto, se il contratto di matrimonio è scritto in inglese e le distanze si contano a miglia, che ci si potrebbe aspettare?
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the moon
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domenica 26 novembre 2023
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un dramma amoroso e salottiero
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Non l'ho apprezzato, c'erano molte aspettative su questo film ma si è ridotto ad un melodramma storico sugli isterismi di Giuseppina e Napoleone.Molto salottiero, poco avvincente e storicamente frettoloso.Mi è sembrato quasi che Redley Scott volesse proprio sminuire il valore militare storico e portare alla luce un uomo debole e instabile.Una rappresentazione sbagliata completamente.
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navarra tommaso
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domenica 26 novembre 2023
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"napoleon" alias l'acredine genetica di un britannico.
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Film non all'altezza del regista e del personaggio storico. Napoleone è descritto sostanzialmente come un uomo rozzo e violento. La narrazione appare rapsodica, i riferimenti storici risultano anche ad un pubblico non attento palesemente errati, le scene di battaglia sono appena tre, di corto respiro e non reggono né la storia vera né la sua narrazione filmica. Un velo pietoso sugli attori. Solo l'acredine genetica di un britannico poteva strutturare una rappresentazione così riduttiva ed umiliante per Napoleone. Le didascalie finali tradiscono, più di ogni altra considerazione, l'atavico disprezzo britannico per l'imperatore francese.
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tfd.ferrari
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domenica 26 novembre 2023
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forse la waterloo di scott?
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Ho pensato a come potrei sintetizzare, in una sola frase, un giudizio motivato su questo film, che a mio avviso è un (mezzo) fallimento. Potrebbe essere questa: un lungometraggio ch'è errato, quando vuol essere un film storico, e ch'è inverosimile, quando vuol essere un film di fantasia.
Perlomeno sul fronte della storicità, suppongo che il difetto stia nel regista: Scott è infatti inglese e, da buon inglese, odia a morte Napoleone, che (sulla terraferma) ha quasi sempre battuto Britannici, Austriaci, Prussiani, Russi... insomma, tutti.
Per il resto, il film è ineccepibile: buone scenografie, buoni costumi, buona musica ecc. Ecco il perché gli do comunque due stelle.
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Ho pensato a come potrei sintetizzare, in una sola frase, un giudizio motivato su questo film, che a mio avviso è un (mezzo) fallimento. Potrebbe essere questa: un lungometraggio ch'è errato, quando vuol essere un film storico, e ch'è inverosimile, quando vuol essere un film di fantasia.
Perlomeno sul fronte della storicità, suppongo che il difetto stia nel regista: Scott è infatti inglese e, da buon inglese, odia a morte Napoleone, che (sulla terraferma) ha quasi sempre battuto Britannici, Austriaci, Prussiani, Russi... insomma, tutti.
Per il resto, il film è ineccepibile: buone scenografie, buoni costumi, buona musica ecc. Ecco il perché gli do comunque due stelle.
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nino pellino
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sabato 25 novembre 2023
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le diverse fasi di napoleone in modo essenziale
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Il film "Napoleon" nonostante la sua durata di circa 2 ore e mezza non mi è risultato pesante o particolarmente prolisso nella narrazione. Anzi, ho avuto quasi l'impressione che i 150 minuti di pellicola abbiano sufficientemente reso l'idea nell'evidenziare le diverse fasi della vita dell'Imperatore francese. Ho particolarmente gradito le scene di guerra, tra cui quella iniziale in cui i soldati francesi lottano per rimpossesarsi della città di Tolone oppure quella conclusiva con delle belle inquadrature di lotte tra soldati all'aperto in mezza campagna ed è qui che si nota tutta l'esperienza e la bravura di un regista del calibro di Ridley Scott.
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Il film "Napoleon" nonostante la sua durata di circa 2 ore e mezza non mi è risultato pesante o particolarmente prolisso nella narrazione. Anzi, ho avuto quasi l'impressione che i 150 minuti di pellicola abbiano sufficientemente reso l'idea nell'evidenziare le diverse fasi della vita dell'Imperatore francese. Ho particolarmente gradito le scene di guerra, tra cui quella iniziale in cui i soldati francesi lottano per rimpossesarsi della città di Tolone oppure quella conclusiva con delle belle inquadrature di lotte tra soldati all'aperto in mezza campagna ed è qui che si nota tutta l'esperienza e la bravura di un regista del calibro di Ridley Scott. Parallelamente ai momenti più tipicamente storici e politici del periodo, il film focalizza molto l'attenzione tra Napoleone e la sua prima moglie, Giuseppina di Beauharnais, dove, nonostante vari ostacoli che si interpongono e diverse incomprensioni momentanee, il loro è stato un amore che è durato negli anni. il film nell'insieme non mi è dispiaciuto, l'ho trovato gradevole e scorrevole, forse anche sbrigativo in certi momenti, soprattutto per quanto riguarda le parti conclusive della storia in cui le morti dei due protagonisti ci vengono mostrate in maniera essenziale, quasi accademica
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silvano bersani
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sabato 25 novembre 2023
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inutilmente brutto
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L'ambizione di raccontare in due ore la complessità di un uomo come Napoleone non paga Scott.
Se ci togliamo le scene di battaglie, le uniche belle sequenze memorabili, rimane poco, troppo poco.
E per il dipiù l'autore ci ha voluto pure mettere gli aspetti macchiettistici, che rimangono tali e non sfondano il diaframma dello psicologismo d'accatto.
Ambizione che non poteva premiare perché sicuramente l'impresa nella quale Scott si è impegnato era un'impresa pressoché impossibile.
Allora rimane una domanda di fondo: perché?
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(di petrossi)
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rosmersholm
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venerdì 24 novembre 2023
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menomato
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Meglio evitare questa versione menomata per la sala ed aspettare la versione completa di 4,30 ore per poter dare una valutazione del lavoro di Ridley Scott. Così conciato film è un'inane bigino napoleonico che può solo irritare/annoiare e il regista e Phoenix non lo meritano.
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