salvatore
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venerdì 1 dicembre 2023
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divorzio all'' inglese
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Scene di battaglie magistralmente girate e che rimangono impresse. Ma l'imperatore francese che combatte gli inglesi e poi firma il foglio di divorzio scritto in inglese è un dettaglio che non passa inosservato. Ridle Ridle, che combini 😀
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goldy
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giovedì 30 novembre 2023
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strepitoso
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Nella rtecensione precedente ho dimenticato il voto .
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goldy
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giovedì 30 novembre 2023
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strepitoso
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Dissento profondamente dal credere che intento del regista fosse quello di dire la parola definitiva sulla complessa figura del generale. Ridley Scott si sente prima di tutto un regista cinematografico capace come nessuno di muovere masse enormi e poi magari anche un pò, ma molto poco uno storico. Un atteggiamento che avrebbe avuto senz'altro Stanley Kubrich che aveva raccolto un archivio dove ogni giorno della vita di Napoleone era descritto nei dettagli.Non fosse morto troppo presto avremmo probabilmente avuto il film più bello e definitivo su Napoleone. Scott ha scelto un punto di vista, tra i tanti, quello dell'uomo e amante e lo ha fatto come meglio non si piteva.
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Dissento profondamente dal credere che intento del regista fosse quello di dire la parola definitiva sulla complessa figura del generale. Ridley Scott si sente prima di tutto un regista cinematografico capace come nessuno di muovere masse enormi e poi magari anche un pò, ma molto poco uno storico. Un atteggiamento che avrebbe avuto senz'altro Stanley Kubrich che aveva raccolto un archivio dove ogni giorno della vita di Napoleone era descritto nei dettagli.Non fosse morto troppo presto avremmo probabilmente avuto il film più bello e definitivo su Napoleone. Scott ha scelto un punto di vista, tra i tanti, quello dell'uomo e amante e lo ha fatto come meglio non si piteva. Sul filone sentimentale si inseriscono le libere ricostruzioni delle battaglia che riempiono gli occhi di bellezza e stupore per l'abilità inarrivabile. A ognuno il suo mestiere. E che dire della stringatezza dei dialoghi!. Mai una lungaggine immotivata, mai una scena ridondante o inutile , niente per compiacere un publico popolare. Tutto giocato per sottrazione e grandiosità. Questo è grande cinema!
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tozkino
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giovedì 30 novembre 2023
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napolèon: grandeur et misère d''un roi
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L’anziano e geniale regista inglese, sir Ridley Scott, ha fatto di nuovo centro. Credevo che il suo capolavoro fosse e rimanesse Il Gladiatore, anche grazie alla meravigliosa interpretazione fornita da Russel Crowe, credo, invece che, ancora una volta, il grande maestro si sia superato. Nonostante i suoi 85 anni il celebre regista inglese ha voluto affrontare un personaggio storico davvero difficile e intrigante: Napoleone Bonaparte. L’impresa era ardua, insidiosa: descrivere la vita e le opere di uno dei più grandi e geniali e condottieri della storia dell’umanità, l’ascesa e il declino del generale e imperatore corso Napoleone.
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L’anziano e geniale regista inglese, sir Ridley Scott, ha fatto di nuovo centro. Credevo che il suo capolavoro fosse e rimanesse Il Gladiatore, anche grazie alla meravigliosa interpretazione fornita da Russel Crowe, credo, invece che, ancora una volta, il grande maestro si sia superato. Nonostante i suoi 85 anni il celebre regista inglese ha voluto affrontare un personaggio storico davvero difficile e intrigante: Napoleone Bonaparte. L’impresa era ardua, insidiosa: descrivere la vita e le opere di uno dei più grandi e geniali e condottieri della storia dell’umanità, l’ascesa e il declino del generale e imperatore corso Napoleone. Il film è meraviglioso, affascinate e conturbante. Alla fine, dopo oltre due ore di film, con una grandiosa recitazione e un’immensa struttura filmica, della narrazione di Scott risuona angosciante nel mio cuore (ma credo anche nel cuore, e nell’immaginario, degli spettatori che hanno affollato la nostra sala), rimane un potente interrogativo, quello che ispirò il grande Alessandro Manzoni nella sua più sublime e famosa ode poetica: fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza, nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui del creator suo spirito, più vasta orma stampar. Come un bravo studente liceale, il buon regista, oltre a porre tante domande agli spettatori del suo kolossal, si limita a dare pochissime risposte; vuole solo descrivere con intelligente passione letteraria, uno dei personaggi più importanti della storia europea degli ultimi secoli: Tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio: due volte nella polvere, due volte sull’altar… a dirla ancora col Manzoni. Ma torniamo al grandioso film di Ridley Scott e alle interessanti interpretazioni dei bravi attori Joaquin Phoenix, nei panni dell’imperatore generale e di Vanessa Kirby, nelle vesti della moglie Giuseppina.In questo senso si tratta di un Napoleone moderno, cioè di un uomo di oggi con molti problemi e caratteristiche simili alla maggior parte dei politici di oggi, il cui statuto e la cui preminenza vengono ampiamente rivisti alla luce dei valori che soggiacciono al governo di tante nazioni europee odierne. Scott ci presenta non un modello di virilità e di abilità nel governo, anzi talvolta sembra esattamente il suo contrario.
Abilissimo ma anche maldestro e maleducato nelle relazioni diplomatiche, viene descritto quasi timido e impacciato nei rapporti e nelle relazioni interpersonali, insicuro, ansioso ed estremamente vulnerabile. Nella sua regia Ridley Scott di Napoleone alterna la grandezza delle imprese all’ordinaria piccolezza: ottima la scelta di far interpretare, in maniera anche eccessiva, Napoleone al bravissimo attore Joaquin Phoenix, che riesce a rendere in modo assolutamente naturale la genialità militare, il carattere aggrovigliato e la naturale irrequietezza di uno dei più grandi personaggi storici degli ultimi secoli. Un gran bel film: n'est pas?
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[+] il domestico di napoleone
(di samanta)
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daniella tron
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mercoledì 29 novembre 2023
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flop
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Brevemente,gli americani dovrebbero occuparsi dalla loro storia e a casa loro.Un personaggio di grande importanza storica enunciato come quello di Napoleone che si rivela invece un flop hollywodiano spettacolare e ambizioso.
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gustibus
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mercoledì 29 novembre 2023
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sara''questo il vero napoleone?
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La domanda se dopo tanti films di Napoleone Bonaparte sia corretta la visione di Ridley Scott?Questo e'il quesito.Ovvio che bisogna vedere i 150 minuti di questo film piuttosto dettagliato sui sentimenti della sua adorata Giuseppina che non poteva(o voleva)dargli un erede.Sul personaggio Napoleone ci sono ombre.Qui viene raffigurato timido,scontroso,impacciato deboluccio con le donne.In Francia e'stato male accolto.Per i francesi il capitano che divento'imperatore non era affatto cosi'!Sicuramente facendo un raffronto tra Rod Steiger(Waterloo) e J.Phoenix ce'un po' di differenza.La pecca che in questa visione 2023 non viene enfatizzato il condottiero nella guerra aperta(simil Patton)ma l'uomo con tutte le sue debolezze almeno nella regia del regista Scott che a me piace tantissimo.
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La domanda se dopo tanti films di Napoleone Bonaparte sia corretta la visione di Ridley Scott?Questo e'il quesito.Ovvio che bisogna vedere i 150 minuti di questo film piuttosto dettagliato sui sentimenti della sua adorata Giuseppina che non poteva(o voleva)dargli un erede.Sul personaggio Napoleone ci sono ombre.Qui viene raffigurato timido,scontroso,impacciato deboluccio con le donne.In Francia e'stato male accolto.Per i francesi il capitano che divento'imperatore non era affatto cosi'!Sicuramente facendo un raffronto tra Rod Steiger(Waterloo) e J.Phoenix ce'un po' di differenza.La pecca che in questa visione 2023 non viene enfatizzato il condottiero nella guerra aperta(simil Patton)ma l'uomo con tutte le sue debolezze almeno nella regia del regista Scott che a me piace tantissimo.Il film si e'salvato molto nella battaglia di Austerlitz..magistrale vedere gli eserciti russi/austriaci che cadono a centinaia nel lago ghiacciato.Purtroppo siamo ad una parte del film..poi molto si perde..troppo!con i lunghi dialoghi con la sua amata Giuseppina.Sempre un film da vedere anche se l'emozione rimane sempre sufficiente.
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luciano sibio
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mercoledì 29 novembre 2023
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film che va apprezzato per le scenografie
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Film che va apprezzato per le scenografie che ricostruiscono il periodo in modo assai coinvolgente nel pieno dello stile da Kolossal Holliwoodiano e secondo i temi ricorrenti di Ridley Scott. Purtroppo però la ricostruzione psicologica di Napoleone e Giusepppina non coinvolge.
E' evidente la scarsa dimestichezza con la Storia da parte del regista e forse anche del cinema americano. Non viene infatti colto quell'aspetto di modernità per l'epoca che comunque presentava la figura di Napoleone senza del quale rimane il tutto una mediocre e scontata descrizione della vita di un dittatore qualunque sempre attento a soddsfare, anche nella vita personale, le sue personalssime esigenze di autoaffermazione con le contraddizioni inevitabili che ciò comporta.
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Film che va apprezzato per le scenografie che ricostruiscono il periodo in modo assai coinvolgente nel pieno dello stile da Kolossal Holliwoodiano e secondo i temi ricorrenti di Ridley Scott. Purtroppo però la ricostruzione psicologica di Napoleone e Giusepppina non coinvolge.
E' evidente la scarsa dimestichezza con la Storia da parte del regista e forse anche del cinema americano. Non viene infatti colto quell'aspetto di modernità per l'epoca che comunque presentava la figura di Napoleone senza del quale rimane il tutto una mediocre e scontata descrizione della vita di un dittatore qualunque sempre attento a soddsfare, anche nella vita personale, le sue personalssime esigenze di autoaffermazione con le contraddizioni inevitabili che ciò comporta.Giuseppina invece rimane nel film un personaggio senza un definito riscontro, in una indecisa posizione tra una peccatrice avida di successi e una gentile cortigiana vittima dei soprusi maschilisti di Napoleone.
Peccato, un'occasione persa per il cinema per raccontare al mondo un qualcosa di nuovo su un notissimo personaggio e la sua vita.
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jashinhidan
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mercoledì 29 novembre 2023
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recensione film joséphine (aka napoleon)
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Il titolo "Joséphine" sarebbe stato più appropriato. Veramente una delusione, personalmente il peggior film visto sulla vita di Napoleone, mancano la maggior parte dei momenti chiave della sua vita e il film lo fa apparire come un folle anche un po' stupidotto, che lascia che la sua vita e le sue decisioni siano guidate dal fantomatico amore per Giuseppina. Decisamente bocciato.
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montefalcone antonio
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martedì 28 novembre 2023
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i volti di napoleone nel ritratto inedito di scott
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Kolossal tutt’altro che celebrativo dell’iconico generale e imperatore francese Napoleone.
Quest’epopea storica-romanzata, seppur imperfetta e priva di autentico/intenso pathos, è molto interessante non soltanto per l’allegorico tratteggio del suo protagonista (nonché del psichico/sentimentale legame, tormentato e turbolento, con la moglie Giuseppina), egotista, narcisista e dalle ambizioni smisurate, focalizzata anche e soprattutto sotto l’aspetto umano e non su quello prettamente storiografico/agiografico (da qui le inutili accuse di scarsa onestà/fedeltà storica e di poca veridicità in tal senso); ma anche per l’affascinante e accattivante estetica che offre in fatto di spettacolo e intrattenimento la stessa magniloquente pellicola.
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Kolossal tutt’altro che celebrativo dell’iconico generale e imperatore francese Napoleone.
Quest’epopea storica-romanzata, seppur imperfetta e priva di autentico/intenso pathos, è molto interessante non soltanto per l’allegorico tratteggio del suo protagonista (nonché del psichico/sentimentale legame, tormentato e turbolento, con la moglie Giuseppina), egotista, narcisista e dalle ambizioni smisurate, focalizzata anche e soprattutto sotto l’aspetto umano e non su quello prettamente storiografico/agiografico (da qui le inutili accuse di scarsa onestà/fedeltà storica e di poca veridicità in tal senso); ma anche per l’affascinante e accattivante estetica che offre in fatto di spettacolo e intrattenimento la stessa magniloquente pellicola.
L’opera ridimensiona il ritratto canonico di Napoleone Bonaparte: l’85enne Ridley Scott e il suo sceneggiatore David Scarpa ci presentano il controverso, sfumato condottiero e conquistatore francese nella sua interiorità, mostrandone debolezze, mancanze e zone oscure. Napoleone è tanto vittorioso in battaglia quanto fragile e pieno di vizi e difetti nella vita privata. Al centro del film ci sono l'uomo piuttosto che il personaggio storico; i limiti e le debolezze di un personaggio demitizzato, vittima della sua stessa idea di grandezza, e del suo ego dominante e dominato al tempo stesso (stratega geniale ma anche politico di poco intuito, marito innamorato ma anche possessivo, imperatore di pace ma anche tiranno autoritario).
Descrivere (o ridisegnare) un personaggio così sfaccettato e a tratti contradditorio non era impresa facile, e Ridley Scott vi riesce solo in parte.
Libertà autoriali e licenze poetiche audaci, malgrado aspetti narrativi/introspettivi molto riusciti, danno purtroppo vita ad un’opera in sé diseguale, poco equilibrata [il tono troppo oscillante tra satira, (anti)epica e vena grottesca], e in fondo dal respiro corto.
La dimensione spettacolare e mozzafiato della visione (dovuto all’apporto superlativo della regia, di tutto il comparto tecnico – dalle scenografie ai costumi, passando per il trucco e la fotografia – e dello stile sontuoso dell’estetica) di battaglie e guerre, si alterna a momenti più intimistici e privati della vita di Napoleone (bravissimo il cupo Joaquin Phoenix ma anche l’intensa Vanessa Kirby – vero motore della trama e delle azioni di Bonaparte), non del tutto compiuti e approfonditi.
“Napoleon” ha dunque il suo principale punto di forza nelle magnifiche e avvincenti sequenze belliche coreografate con maestria per ritmo e inquadrature (assomigliano anche a molti dipinti dell’epoca); però nel suo complesso il film non risulta del tutto riuscito, efficace o ben approfondito, sia nell’approccio dell’impostazione, sia soprattutto nella struttura e nella scrittura della sceneggiatura.
Obbligati da un minutaggio inferiore alle tre ore (ma il Director’s Cut di oltre quattro ore arriverà su Apple TV+), il film cerca di coprire 30 anni di Storia, ma qui soffre di eccessiva condensazione, di tagli netti, sequenze omesse e sconnessione; difetti questi che, malgrado il montaggio fluido e scorrevole, penalizzano un po’ l’offerta della mole di informazioni/spiegazioni, nonché la qualità, l’analisi e la valutazione generale.
In conclusione, l’ultimo film di Ridley Scott, malgrado alcune imperfezioni di base, rimane in sé molto dignitoso, imponente e interessante; e merita la visione, soprattutto per la sua estetica sontuosa, nonché per l’inedito ritratto che fa dell’ascesa e della caduta del suo storico protagonista all’interno di una specifica, autoriale prospettiva concettuale. Voto (in decimi): 7.50
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[+] il cameriere
(di samanta)
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corebo
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martedì 28 novembre 2023
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deludente
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A mio avviso a questo film ho dato un voto più basso di quello di Mymovies, della critica e del pubblico, Ridley Scott è l’ingegnere degli effetti speciali e Jaoquin Phoenix a superato Caligola con la sua interpretazione più matura, al contrario, non mi sono piaciute le caratterizzazioni di Vanessa Kirby, Tahar Rahim e Rupert Everett, molto stereotipate. Il film non ha aggiunto niente al nostro sapere, basandosi quasi esclusivamente su la storia d’amore fra il re e la regina, oltretutto melensa e non originale! Pertanto out!
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