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the moon
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mercoledì 5 aprile 2023
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grazioso
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Film grazioso e raffinato, dove personalmente c'è poco o niente dei maestri di un tempo ma credo che ci sia Salvatores e basta. Film rischioso ma senza eccessi, sempre godibile, diviso fra due epoche che si confondono fino a diventare un'unica cosa, fino a diventare un film nel film. Non è un film sulla vecchiaia ma sulla giovinezza che non ha tempo. Scorre tutto con grazia e un umorismo sottile che mi allontana dal catalogarlo film drammatico, anzi non capisco il perché di questa classificazione che non ci sta proprio.Interpretazione magistrale di Servillo e Bentivoglio.
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the moon
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mercoledì 5 aprile 2023
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grazioso
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Film grazioso e raffinato, dove personalmente c'è poco o niente dei maestri di un tempo ma credo che ci sia Salvatores e basta. Film rischioso ma senza eccessi, sempre godibile, diviso fra due epoche che si confondono fino a diventare un'unica cosa, fino a diventare un film nel film. Non è un film sulla vecchiaia ma sulla giovinezza che non ha tempo. Scorre tutto con grazia e un umorismo sottile che mi allontana dal catalogarlo film drammatico, anzi non capisco il perché di questa classificazione che non ci sta proprio.Interpretazione magistrale di Servillo e Bentivoglio.
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gabriella
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martedì 4 aprile 2023
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il fantasma di casanova
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Gabriele Salvatores ha la camaleontica capacità di calarsi ogni volta in situazioni diverse,l di cambiare pelle/film con estrema naturalezza , non teme le sfide, anzi, ce le racconta. IL ritorno di Casanova ci parla della giovinezza che sfuma, dell’incalzare della vecchiaia con tutti gli aspetti dolenti e stizziti rimpianti. Leo Bernardi è un regista che ha conosciuto il suo periodo d’oro, adesso è in crisi artistica ed esistenziale,fortunatamente è assistito dal suo infaticabile montatore( un bravissimo e intenso Natalino Balasso), che si dà da fare giorno e notte per ricostruire le scene e stare dietro ai capricci narcisistici e le ripetute lagnanze del regista.
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Gabriele Salvatores ha la camaleontica capacità di calarsi ogni volta in situazioni diverse,l di cambiare pelle/film con estrema naturalezza , non teme le sfide, anzi, ce le racconta. IL ritorno di Casanova ci parla della giovinezza che sfuma, dell’incalzare della vecchiaia con tutti gli aspetti dolenti e stizziti rimpianti. Leo Bernardi è un regista che ha conosciuto il suo periodo d’oro, adesso è in crisi artistica ed esistenziale,fortunatamente è assistito dal suo infaticabile montatore( un bravissimo e intenso Natalino Balasso), che si dà da fare giorno e notte per ricostruire le scene e stare dietro ai capricci narcisistici e le ripetute lagnanze del regista. Il film in questione è un adattamento di Arthur Schnitzler sul ritorno di Casanova, che dopo aver viaggiato tanto, vorrebbe tornare nella sua Venezia, è stanco, affaticato, vecchio,ma alla vista della bella e giovane Marcolina, cerca di riguadagnare l’allure e il fascino seduttivo di cui godeva in gioventù. Allo stesso modo, Bernardi cerca di tenere il passo con la modernità, infatti vive in una casa domotica super tecnologica . Ma entrambi dovranno fare i conti con l’evidenza, Casanova dovrà confrontarsi con il suo giovane e aitante rivale , il tenente Lorenzi, mentre Leo dovrà confrontarsi con un giovane regista emergente molto apprezzato dalla critica e verso il quale nutre un risentito disprezzo che poi è solo invidia. E’ un duello tra giovinezza e senilità, se ne esce vincitori solo accettando di lasciare andare ciò che è stato e apprezzare cosa la vita può ancora offrire, magari, inaspettatamente un figlio e di vivere la vita vera, non più in bianco e nero, ma a colori, così come quell’alba rosa e delicata che sorge in una Venezia eternamente antica ed eternamente nuova.
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[+] sempre apprezzabili le sue recensioni gabriella
(di antonio montefalcone)
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(di gabriella)
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riccardo
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domenica 2 aprile 2023
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è una cagata pazzesca
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Mi dispiace che si siano sprecati soldi pubblici (produzione RAI movie) per una cosa che definire film è addirittura assurdo. È un racconto noioso, ripetitivo, senza trama logica, Sceneggiatura e soggetto scritti da qualcuno che farebbe meglio a rivolgersi a uno psichiatra bravo.
Mi chiedo perché dobbiamo continuare a sovvenzionare queste opere da niente, invece di spendere i soldi pubblici in altro modo?
Complimenti anche al Mibac..... che tristezza!
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enzo70
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sabato 1 aprile 2023
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servillo e bentivoglio in stato di grazia
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Gabriele Salvatores dirige due attori in stato di grazia. Questo film sembra, infatti, pensato per Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio. Il tema della vecchiaia, della decadenza del fisico, del tempo in cui non c’è più tempo viene inquadrato attraverso gli occhi di due personaggi: Leo Bernardi, un regista depresso, che vive con difficoltà l’ascesa di un giovane astro del cinema, Lorenzo Marino, e la storia con la giovane Silvia e Giacomo Casanova, il protagonista del film che Bernardi sta dirigendo. Bernardi è interpretato da Servillo e Casanova da Bentivoglio. Le due storie si intrecciano lungo tutto il film in cui risalta tutta la classe di Salvatores di coniugare tutti gli ingredienti di un gran film.
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Gabriele Salvatores dirige due attori in stato di grazia. Questo film sembra, infatti, pensato per Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio. Il tema della vecchiaia, della decadenza del fisico, del tempo in cui non c’è più tempo viene inquadrato attraverso gli occhi di due personaggi: Leo Bernardi, un regista depresso, che vive con difficoltà l’ascesa di un giovane astro del cinema, Lorenzo Marino, e la storia con la giovane Silvia e Giacomo Casanova, il protagonista del film che Bernardi sta dirigendo. Bernardi è interpretato da Servillo e Casanova da Bentivoglio. Le due storie si intrecciano lungo tutto il film in cui risalta tutta la classe di Salvatores di coniugare tutti gli ingredienti di un gran film. Fotografia, musica, interpretazioni, sceneggiatura, tutto fila nel migliore dei modi, un film intenso che riesce a far sorridere, un film semplice che induce lo spettatore a riflettere. L’atmosfera, spesso onirica, in cui si svolgono i fatti viene spesso mossa da spunti, l’avvocato che vive in ospedale e che prova a curare Bernardi, la scena del regista intrappolato all’interno della stanza di un bancomat, lo splendido duello finale. Ma questo film è anche un momento di riflessione sul cinema, sugli eccessi, sulle fragilità. E Salvatores riesce a muoversi con una regia piena di citazioni, da Pasolini a Fellini. Consigliatissimo.
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rosmersholm
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venerdì 31 marzo 2023
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piacione
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Quello che frega Salvatores è la sua piacioneria. Prepara il terreno per un gran film e poi cade col desiderio di compiacere il pubblico, vedasi -a parte alcuni sketch dimenticabili- la scena del duello: potenzialmente memorabile ed infine invece un penoso balletto che manca tutte le sue potenzialità cinematografiche. E poi, il buon Bentivoglio per quanto belloccio, non ha mai avuto il carisma per interpretare un, sia pure in decadenza, Casanova... Voleva essere il suo 8 e 1/2? Diciamo che è arrivato a 4 e 1/4.
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